Ernia discale recidiva molto dolorosa

Buongiorno! I dolori alla schiena non accennano a diminuire (spesso insopportabili) malgrado le cure farmacologiche, l'uso di fascia, etc. Cercando in rete stiamo valutando pro e contro della chirurgia classica, di interventi miniinvasivi e di terapie alternative (ozono, etc). Quale potrebbe essere la miglior soluzione? Il forte dimore è di sbagliare approccio e di perdersi in mille opinioni diverse.
Cosa potrebbe essere maggiormente risolutivo in questi casi?
Terapie alternative quali l'ozonoterapia potrebbero essere efficaci?
Di seguito il referto RMN.
Grazie anticipatamente.
RM COLONNA LOMBOSACRALE ..... Indagine condotta con apparecchiatura operate a 1,5 T con sequenze sagittali SE T1, turbo SE T2 e STIR, sequenze assiali turbo SE T2 da L3 aS1. In anamnesi esiti di intervento chirurgico per asportazione di ernia espulsa L4-L5. Permane dolore sciatalgico bilaterale con irradiazione anteriore. Esame confondato con la precedente indagine del 02-07.11. Attenuazione della lordosi lombare con canale vertebrale di normale ampiezza. Normale l' intensita di segnale del cono midollare e delle radici della cauda che risultano normodecorrenti. Il midollo spinale termina a livello di L2. sono rilevabili alterazioni degenerative con modesta ipertrofia dei massicci articolari di entrambi i lati. Si associano alterazioni dei dischi interposti da L3 ad S1 con disidratazione del nucleo polposo, riduzione in spessore e protrusione posteriore; in particolare A D11 D12 alterazione disco-artrosico con conferma di lieve mediana paramediana dx del disco intersomatico che impronta lo spazio subaracnoideo premidollore dx del disco intersomatico che impronta lo spazio subaracnoideo premidollore senza evidenti formazioni erniarie. Lieve protrusione discale a carico di D12- L1, L1-L2 a L3-L4,disco intersomazione erniaria pregressa a tuttoggi apprezzabile focalita erniaria mediana paramediana dx con impronta dell'emerdenza radicolare omolaterale e parziale impegno del ricesso L5. a L5-S1 ernia mediana, sottoligamnetosa, che importa la parete anteriore del sacco durale. Alivello L4-L5 il midollo osseo del piatto vertebrale mostra basso segnale nelle sequenze T1W e altro segnale T2W per fenomeni di degenerazione di Modic tipo I correlati alla discopatia cronica.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Per quanto concerne l'ozono, il suo utilizzo è stato sempre messo in forte discussione per gli scarsissimi effetti positivi riscontrati e, comunque, assolutamente passeggeri (e sempre nel caso che l'infiltrazione avvenga in sede intradiscale, quindi in ambiente, quale è una sala operatoria, sterile e con l'ausilio di apparecchiature idonee che consentano la necessaria visione delle manovre dell'Operatore che lavora "al buio").

Il trattamento mininvasivo potrebbe essere una soluzione e credo che nella Sua città vi siano dei Colleghi che lo eseguono. Questa soluzione intermedia dovrebbe darLe il massimo beneficio col minimo trauma chirurgico.

Se ha piacere, dia ulteriori notizie in merito.
Cordiali saluti.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Ringraziamo intanto per la celerita' della risposta! Andando quindi sull'ipotesi del trattamento chirurgico miniinvasivo...quale sarebbe il piu' appropriato? Sarebbe risolutivo o permarrebbe comunque alto il rischio di nuove cure a brebe distanza di tempo (cosi' come e' stato in questo caso...nuovi problemi dopo poco tempo dall'intervento)?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Dovrebbe essere valutata dal Neurochirurgo che La tratterà.
Il risultato dovrebbe essere migliorativo/fortemente migliorativo e, sostanzialmente, anche permanente.

Una buona previsione verrebbe anche dagli effetti della infiltrazione circa la quantità risolutiva che si evidenzierà.
Faccia, intanto, un'infiltrazione diagnostica, al massimo starà meglio/molto meglio per un breve periodo e, da questo si capirà.
Cordialità
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Dr. Nicola Boari Neurochirurgo 3
Buona sera,
nella sua richiesta non specifica se il dolore è solo lombare di tipo gravativo oppure se è irradiato agli arti inferiori. Nel primo caso questo potrebbe essere legato a microinstabilità in esito della nota discopatia L4-L5 e del pregresso intervento; nel caso sia presente una irradiazione sciatica bisogna cercare di capire se la compressione radicolare sia ancora a livello L4-L5 o a livello L5-S1.
In considerazione di un pregresso intervento chirurgico e della conseguente presenza di aderenze cicatrizali, in caso di fallimento di tutte le terapie conservative andrebbe presa in considerazione la soluzione chirurgica che potrebbe richiedere un intervento a cielo aperto di stabilizzazione ed artrodesi intersomatica (PLIF o TLIF). Le tecniche miniivasive (percutanee) le ritengo personalmente poco applicabili nel suo caso.
Cordiali saluti
Nicola Boari

Dott. N. Boari - Neurochirurgo
Dirigente Medico Senior
U.O. di Neurochirurgia e Gamma Knife - I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele - Milano