Il disco intersomatico l4/l5, aumentato nei suoi diametri, presenta ernia posterolaterale dx che
Salve, grazie per l'ospitalità. Circa sei sette mesi fa ho iniziato ad avere fastidi al gluteo che si irradiavano lungo la gamba sino al polpaccio e talvolta sino al piede. con il passare del tempo il dolore si è fatto insostenibile, ho iniziato terapie cortisoniche antidolorifiche e antifiammatarie senza grandi risultati. Stranamente a riposo era peggio, non potevo girarmi nel letto e neanche alzarmi. La schiena stranamente era libera da dolori. Ho fatto una visita ortopedica dove mi hanno prescritto una tac che ha dato questa diagnosi.non si rilevano significative alterazioni di profilo posterioredei dischi intersomatici l2/l3 ed l5/s1 nè segni di compressione sul sacco durale e sulle corrispondenti radici nervose.Modesto aumento dei diametri discali in l3/l4 con lieve impronta sul sacco durale. Il disco intersomatico l4/l5, aumentato nei suoi diametri, presenta ernia posterolaterale dx che impronta il sacco durale e la tasca radocolare corrispondente, in parte migrata caudalmente ad occupare il recesso laterale dx e il canale spinale in l/5.Viste le inutili terapie farmac. su consiglio di vari specialisti ho affrontato l'intervento in rep di neurochirurgia qui a messina nel mese di nov 2012. da circa 45 giorni ho iniziato ad avere le stesse sintomatologie con dolore che parte dal gluteo e si irradia lungo la gamba dx sino al piede, ed in più ho una debolezza alla colonna al punto da modificarmi la postura. Anche in questo caso inizio terapia con cortisone e anifiammatori vari e addirittura il contramal ma senza risultati. Sono andato a visita dal neurch. che mi ha operato il quale pensa non sia altro che una lombosciatalgia dandomi una terapia ma senza risultati. ho fatto ance fisioterapia come tecar laser tens frems ma inutilmente. Sono andato da un neurochirurgo diverso il quale mi ha consigliato una riso.magnet dicendo che la tac non è il massimo. dimenticavo, dalla cartella clinica dell'interv. ecco la diagnosi. Trattamento chirurgico 13/11/2012 Approccio interlaminare L/4-L/5 destro discectomia micrichirurgica. Volevo dire che nel 1999 ho avuto inserito uno stent cardiaco nella coronaria primaria, quindi mi dicevano che non potevo fare la risonanza, ma interpellati dei medici cardiologi mi hanno detto di stare tranquillo in quanto dopo 14 anni posso fare la risonanza. Mi scuso per la lungaggine ma sono disperato e scoraggiato. grazie mille e Buona Pasqua. Alessandro Platania anni 58
[#1]
Neurochirurgo
Gent.le Sig.re
sono sostanzialmente d'accordo con il Collega che le ha consigliato l'esecuzione di una nuova RMN, soprattutto se i cardiologi le hanno dato il nulla osta. Tutto sommato, essendo anche già stato operato sarebbe preferibile che la RMN fosse eseguita con Gd (ossia mezzo di contrasto paramagnetico) per valutare l'eventuale presenza di una fibrosi peri-radicolare. cordialmente
sono sostanzialmente d'accordo con il Collega che le ha consigliato l'esecuzione di una nuova RMN, soprattutto se i cardiologi le hanno dato il nulla osta. Tutto sommato, essendo anche già stato operato sarebbe preferibile che la RMN fosse eseguita con Gd (ossia mezzo di contrasto paramagnetico) per valutare l'eventuale presenza di una fibrosi peri-radicolare. cordialmente
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore. Credo che abbia capito ancor prima dell'esito della risonanza che ho appena ritirato e che comunico.
Esame eseguito con seguenze sagittali ed assiali pesate in T2 ed in T1 ( prima e dopo somministrazione di gadolinio). Si documentano esiti di pregresso intervento chirurgico a livello di L4- L5 con flavectomia ed emilaminectmia destra, a tale livello è presente tessuto solido in sede postero- laterale destra che comprime il sacco durale e la radice nervosa omolaterale. Detto tessutoassume una discreta impregnazione contrstografica ed appare quindi compatibile con fibrosi post-chirurgica. Normale morfologia ed intensità di segnale degli altri dischi intersomatici in esame Non si rilevano alterazioni ossee focali. regolare ampiezza del canale spinale. Gentilissimo Dottore, cosa mi consiglia? Intervenire chirurgicamente o farmacologicamente?
Grazie mille le sono grato. Alessandro Platania
Esame eseguito con seguenze sagittali ed assiali pesate in T2 ed in T1 ( prima e dopo somministrazione di gadolinio). Si documentano esiti di pregresso intervento chirurgico a livello di L4- L5 con flavectomia ed emilaminectmia destra, a tale livello è presente tessuto solido in sede postero- laterale destra che comprime il sacco durale e la radice nervosa omolaterale. Detto tessutoassume una discreta impregnazione contrstografica ed appare quindi compatibile con fibrosi post-chirurgica. Normale morfologia ed intensità di segnale degli altri dischi intersomatici in esame Non si rilevano alterazioni ossee focali. regolare ampiezza del canale spinale. Gentilissimo Dottore, cosa mi consiglia? Intervenire chirurgicamente o farmacologicamente?
Grazie mille le sono grato. Alessandro Platania
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Neurochirurgo
Gent.le Sig.re
non opterei per una nuova procedura chirurgica che non potrebbe garantire che il processo fibrotico non si ripeta....tantomeno la terapia farmacologica che nulla può in questo caso. Penso che la migliore scelta sia quella di effettuare una peridurolisi in periduroscopia...tanti Colleghi Neurochirurghi ed Anestesisti la praticano.cordialmente
non opterei per una nuova procedura chirurgica che non potrebbe garantire che il processo fibrotico non si ripeta....tantomeno la terapia farmacologica che nulla può in questo caso. Penso che la migliore scelta sia quella di effettuare una peridurolisi in periduroscopia...tanti Colleghi Neurochirurghi ed Anestesisti la praticano.cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.6k visite dal 30/03/2013.
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