Dolore al gluteo sx
Buongiorno dottore, sono una donna di 53 anni, peso 68.300 e sono alta c. 163
Da quasi un anno soffro di un continuo dolore al gluteo sx che si irradia a quasi tutta la gamba. dopo avere fatto una terapia contro il dolore e una terapia antinfiammatoria, non avendo ottenuto il risultato sperato il medico mi ha prescritto la tac. Il referto è il seguente:"l'esame tc effettuato con scansioni sul piano assiale mirate agli spazi discali intersomatici compresi tra L3 ed S1 evidenzia L3-L4 protrusione discale circonferenziale che appiattisce la faccia anteriore del sacco durale senza comprimere le radici; L4-L5 marcata protrusione discale circonferenziale, più evidente in sede mediana-paramediana sn, che appiattisce la faccia anteriore del sacco durale e comprile la radice; artrosi interapofisaria con osteofiti margini-somatici, specie a sn, lieve riduzione dei diametri canalari ossei; L5-S1 lieve protrusione discale circonferenziale non responsabile di compressioni sacco-radicali, osteofita margino-somatico intraforaminale sn che sfiora la radice di L5" Visto il risultato il medico mi ha consigliato di recarchi presso un centro specializzato ed effettuare un ciclo di ozonoterapia, dicendomi che questa terapia non ha nessuna controindicazione e mi porterà sicuramente uno giovamento. Problema molto grosso potreste Voi dopo avere visionato la mia richiesta darmi un consiglio ed indicarmi il centro a me più adatto? anche al di fuori della mia provincia (AG)o regione (sicilia) Grazie di vero cuore per la vostra risposta adriana
Da quasi un anno soffro di un continuo dolore al gluteo sx che si irradia a quasi tutta la gamba. dopo avere fatto una terapia contro il dolore e una terapia antinfiammatoria, non avendo ottenuto il risultato sperato il medico mi ha prescritto la tac. Il referto è il seguente:"l'esame tc effettuato con scansioni sul piano assiale mirate agli spazi discali intersomatici compresi tra L3 ed S1 evidenzia L3-L4 protrusione discale circonferenziale che appiattisce la faccia anteriore del sacco durale senza comprimere le radici; L4-L5 marcata protrusione discale circonferenziale, più evidente in sede mediana-paramediana sn, che appiattisce la faccia anteriore del sacco durale e comprile la radice; artrosi interapofisaria con osteofiti margini-somatici, specie a sn, lieve riduzione dei diametri canalari ossei; L5-S1 lieve protrusione discale circonferenziale non responsabile di compressioni sacco-radicali, osteofita margino-somatico intraforaminale sn che sfiora la radice di L5" Visto il risultato il medico mi ha consigliato di recarchi presso un centro specializzato ed effettuare un ciclo di ozonoterapia, dicendomi che questa terapia non ha nessuna controindicazione e mi porterà sicuramente uno giovamento. Problema molto grosso potreste Voi dopo avere visionato la mia richiesta darmi un consiglio ed indicarmi il centro a me più adatto? anche al di fuori della mia provincia (AG)o regione (sicilia) Grazie di vero cuore per la vostra risposta adriana
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Gentile signora Adriana,
lasci perdere l'ozono-terapia per l'ernia del disco. La può praticare, se vuole, per decontrarre un po' i muscoli lombari.
Poi, oltre a una visita specialistica, sarebbe opportuno eseguire una Elettromiografia agli arti inferiori, per valutare la "condizione" di sofferenza delle radici lombosacrali.
Dopo di ciò, si potrà valutare se la Sua patologia discale dovrà essere trattata chirurgicamente o con terapia fisica riabilitativa.
Cordialmente
lasci perdere l'ozono-terapia per l'ernia del disco. La può praticare, se vuole, per decontrarre un po' i muscoli lombari.
Poi, oltre a una visita specialistica, sarebbe opportuno eseguire una Elettromiografia agli arti inferiori, per valutare la "condizione" di sofferenza delle radici lombosacrali.
Dopo di ciò, si potrà valutare se la Sua patologia discale dovrà essere trattata chirurgicamente o con terapia fisica riabilitativa.
Cordialmente
[#2]
Gentile signora, affinchè per via telematica possa essere fornito un consiglio di massima sul da farsi , non essendo possibile effettuare una visita e quindi un esame obiettivo neurologico, la invito a fornirmi le risposte ai seguenti quesiti:
1) il dolore si diffonde dal gluteo fino al ginocchio o scende alla gamba? Se si irradia alla gamba , le chiedo , fa male sulla parte esterna della gamba o all'interno? E' interessato il polpaccio e la pianta del piede?.
2) Vi sono delle posizioni che accentuano il dolore o che lo alleviano?
3) La deambulazione è possibile sulla punta e sui talloni? Vi è tendenza alla zoppia ?
Tanto le chiedo per poter verificare la congruenza del dolore con il quadro TC che per la sua età direi che è un reperto abbastanza frequente.
Rimango in attesa di risposta
Dr. Antonio Zingale
Catania
1) il dolore si diffonde dal gluteo fino al ginocchio o scende alla gamba? Se si irradia alla gamba , le chiedo , fa male sulla parte esterna della gamba o all'interno? E' interessato il polpaccio e la pianta del piede?.
2) Vi sono delle posizioni che accentuano il dolore o che lo alleviano?
3) La deambulazione è possibile sulla punta e sui talloni? Vi è tendenza alla zoppia ?
Tanto le chiedo per poter verificare la congruenza del dolore con il quadro TC che per la sua età direi che è un reperto abbastanza frequente.
Rimango in attesa di risposta
Dr. Antonio Zingale
Catania
Dr. Antonio Zingale
[#3]
Utente
Gentile Dr. Zingale, spero di rispondere in modo abbastanza chiaro alle sue domande:
1) Il dolore al momento è fermo al gluteo, ma all'insorgenza, mese di dicembre 2007, si irradiava a tutta la gamba e non mi permetteva di deambulare, la parte dolorante era l'interno coscia ed avevo un formicolio in tutta la gamba che durava qualche minuto ma si ripeteva spesso durante la giornata, al momento poichè ultimamente ho fatto delle punture di bentelan e voltaren (5)avverto dolore -ma è abbastanza sopportabile - quando cammino molto o vado a ballare.
2) sento più dolore quando da seduta spingo il busto turare in avanti - mi sento tirare - e quando cerco di dormire prona.
3) rieco a camminare sia stando sulla punta che sui talloni non essendo al momento il dolore in fase acuta mentre la tendenza alla zoppia si accentua se voglio camminare a passo svelto.
Grazie per il suo interessamento, e resto in attesa di un suo consiglio Adriana
1) Il dolore al momento è fermo al gluteo, ma all'insorgenza, mese di dicembre 2007, si irradiava a tutta la gamba e non mi permetteva di deambulare, la parte dolorante era l'interno coscia ed avevo un formicolio in tutta la gamba che durava qualche minuto ma si ripeteva spesso durante la giornata, al momento poichè ultimamente ho fatto delle punture di bentelan e voltaren (5)avverto dolore -ma è abbastanza sopportabile - quando cammino molto o vado a ballare.
2) sento più dolore quando da seduta spingo il busto turare in avanti - mi sento tirare - e quando cerco di dormire prona.
3) rieco a camminare sia stando sulla punta che sui talloni non essendo al momento il dolore in fase acuta mentre la tendenza alla zoppia si accentua se voglio camminare a passo svelto.
Grazie per il suo interessamento, e resto in attesa di un suo consiglio Adriana
[#5]
l'elettromiografia è, in sintesi, l'esame che valuta la sofferenza eventuale di un nervo che si distribuisce in un determinato territorio. In questo caso gli arti inferiori. La positività di tale esame in riferimento a una radice nervosa permette di avvalorare o meno l'indicazione chirurgica.
Tale esame è di competenza del neurologo o del neurofisiologo.
Tale esame è di competenza del neurologo o del neurofisiologo.
[#7]
Gentile signora Adriana,
dalla descrizione da Lei fatta delle caratteristiche del suo dolore deriva una diagnosi presuntiva di patologia che interessa le faccette articolari della colonna lombare. Una conferma di ciò potrebbe essere data dall'esecuzione di un test semiinvasivo che consiste nell'iniettare piccole quantità di anestetico locale in corrispondenza dei nervi che innervano le faccette articolari a quel livello. La quasi immediata scomparsa del disturbo lamentato individua l'origine del dolore. Orbene, in tal caso di positività al test, vi sono poi diverse opzioni con invasività sempre crescente per alleviarLe il dolore ceh vanno ponderate in relazione a fattori individuali del paziente.
Cordiali saluti
Dr.A.Zingale
dalla descrizione da Lei fatta delle caratteristiche del suo dolore deriva una diagnosi presuntiva di patologia che interessa le faccette articolari della colonna lombare. Una conferma di ciò potrebbe essere data dall'esecuzione di un test semiinvasivo che consiste nell'iniettare piccole quantità di anestetico locale in corrispondenza dei nervi che innervano le faccette articolari a quel livello. La quasi immediata scomparsa del disturbo lamentato individua l'origine del dolore. Orbene, in tal caso di positività al test, vi sono poi diverse opzioni con invasività sempre crescente per alleviarLe il dolore ceh vanno ponderate in relazione a fattori individuali del paziente.
Cordiali saluti
Dr.A.Zingale
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 16.5k visite dal 30/04/2008.
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