Posizionamento di protesi tra l2-l3?

Gentile Dottore.
Ho 67 anni e da circa 4 soffro di mal di schiena che si ferma al gluteo. Da qualche mese, al risveglio, il dolore è aumentato sensibilmente e si riduce solamente dopo qualche ora; anche indossando il bustino steccato per quasi tutta la mattinata.. No posso assumere antinfiammatori in quanto sotto costante cura di Plavix per trascorsa lievissima TIA.
Alla vista della RM che le trascrivo, un neurochirurgo mi ha consigliato l’intervento per il posizionamento di protesi tra L2-L3, lei cosa ne pensa?
RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE DEL RACHIDE LOMBOSACRALE
Scoliosi destro-convessa del tratto lombare con fulcro a livello di L2-L3 ove si apprezzano irregolarità del profilo dei piatti corticali ed estesa alterazione di segnale della spongiosa sub-condrale delle limitanti somatiche contrapposte, prevalente sul versante laterale sinistro, da riferire ad edema midollare reattivo.
Lieve depressione del piatto corticale superiore di L1 con alterazione di segnale della relativa spongiosa sub-condrale su base reattiva.
Lievi segni di spondilosi e di sclero-ipertrofia delle faccette articolari interapofisarie.
Conservata ampiezza del canale vertebrale e dei canali di coniugazione.
Diffusi fenomeni disidratativi a carico dei dischi intersomatici, prevalenti a livello del tratto L2-L5, con marcata riduzione di spessore di L2-L3.
Piccola ernia posteriore del disco intersomatico L2-L3 in sede mediana e paramediana bilaterale, prevalente a sinistra ed estesa in sede laterale omolaterale con lieve compressione sul sacco durale e parziale impegno del canale di coniugazione sinistro.
Aspetto convesso ad ampio raggio del profilo discale posteriore di L3-L4 ed L4-L5.
Non evidenti ernie e/o protrusioni discali ai restanti livelli esplorati.
Cono midollare in sede, di morfologia e dimensioni regolari.
Formazioni cistiche radicolari a livello di S1 ed S2 in mediana e paramediana bilaterale ed estese al forame di coniugazione destro di S1-S2.
Molte grazie e distinti saluti.
Grazia da Caserta.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
se il collega che l'ha visitata e ha visionato la RMN, Le ha proposto l'intervento (che tipo di protesi?)evidentemente ha valutato bene l'indicazione all'intervento.
Quindi io non posso che confermare tale decisione, pur non potendo nè visitarLa nè vedere le immagini.
Il dolore al gluteo comunque non è in relazione con la patologia a livello L2-L3.

Cordialmente
[#2]
Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
Gentile signora,
è necessario che fornisca alcuni dettagli sul suo dolore in quanto le cosiddette lomboglutalgie prendono origine da fenomeni degenerativi infiammatori, correlati all'età , a partenza da molteplici strutture osteoarticolari della colonna e cioè dai dischi intervertebrali, ma anche dalle faccette articolari o dall'articolazione e ligamenti sacroiliaci; piu' raramente da conflitti tra nervo sciatico e muscoli a livello del cingolo pelvico (bacino).
Per esempio ,- ma è difficile, comprendo, indicarlo senza una visita diretta o una foto o filmato -, dovrebbe localizzare meglio il dolore: è al centro del gluteo? Oppure è in corrispondenza dell'osso sacro? O ancora è nel quadrante superiore ed interno del gluteo appena laterale all'osso sacro? Si modifica con le posizioni (flessione , estensione, rotazione) del busto?
Tutte queste informazioni cliniche sono necessarie per individuare il punto di origine del dolore e potere quindi scegliere il trattamento piu' adatto, meno rischioso e con migliori possibilità di successo.
Dr. A. Zingale Catania


Dr. Antonio Zingale

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Cara signora,
Lei scrive da Catania, il neurochirurgo che Le ha proposto l'intervento presumo sia di Catania, qui Le ha anche risposto un altro neurochirurgo di Catania, non Le resta che chiedere un consulto con i due neurochirurghi di Catania.

Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Gentili dottori,
mi rendo conto di non essere in grado di dare delle spiegazioni precise circa la mia patologia, cosa molto più facile dal vivo, con segnali manuali ecc.
Il dolore è sul punto vita,a sx, come da RM, poi si irradia a livello dell'articolazione dell'anca. E' stata esclusa una patologia a carico dell'anca. In posizione seduta, con appoggio sull'ischio, o distesa appropriata, il dolore si attenua e scompare, mentre è presente durante la stazione eretta. L'elettromiografia è negativa.
Il suggerimento di una protesi interspinosa mi ha favorevolmente colpita dal punto di vista logico. Però penso anche che è una soluzione irreversibile per cui sono preoccupata per l'esito finale dell'intervento.
In base alla descrizione della RMN, che ritengo abbastanza dettagliata,
è possibile dare una valutazione di "idoneità" o meno? Cioè, è giusto e valido un intervento del genere per la
mia patologia?
Vi sono molto grata per le risposte ed i chiarimenti che mi vorrete dare. Cordialità.
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Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
E' fondamentale individuare a quale livello impiantare il dispositivo interspinoso che non funziona quando i processi spinosi sono troppo brevi (di solito tra L5 ed S1). Ciò può essere ottenuto mediante una iniezione idi anestetico locale n corrispondenza delle faccette articolari che si presume essere in sofferenza. La positività al test fornirà al neurochirurgo l'indicazione o meno al trattamento con la protesi interspinosa.

Dr.A. Zingale