Intervento spondilolistesi
Salve, sono una ragazza di 26 anni, a 14 mi fu diagnosticata una spondilolistesi di 1 grado, avevo dolori molto forti e mi sono bloccata a letto diverse volte. Ho fatto 3 cicli di ginnastica correttiva fino al 2007 e ho avuto un miglioramento.da allora non mi sono più bloccata ma il dolore é diventato costante, presente ogni giorno con picchi in seguito a sforzi, lungo tempo in piedi o seduta etc.. Da circa un mese e mezzo il dolore é peggiorato e si irradia fino al piede(l'elettromiografia ha dato esito negativo) mentre la risonanza ha evidenziato un peggioramento:
Spondilolistesi L5-S1di 1,3cm(2grado) sostenuta da lisi istmica bilaterale di L5. Il disco interposto presenta marcate alterazioni degenerative ed aspetto pseudobulging con obliterazione dello spazio epidurald anteriore. Concomita orizzontalizzazione del tratto di passaggio dorso lombare con stenosi del canale spinale in L5-S1.
I reperti appaiono in progressione rispetto alla precedente RM eseguita nel 2000.
Schisi del canale sacrale in S1.
I restanti dischi intervertebrali lombari presentano normali morfologia e intensità di segnale.
Ipertrofia delle articolazioni interapofisarie, con accumulo di liquido sinoviale in L4-S5, possibile espressione di iper mobilità vertebrale. Normale rappresentazione del cono midollare.
Vorrei sapere se con questo quadro si può ritentare un approccio conservativo se vista la progressione é consigliabile un intervento chirurgico.
Nel caso dell'intervento quali sono i tempi di recupero e i rischi?
Grazie
Cordiali saluti
Spondilolistesi L5-S1di 1,3cm(2grado) sostenuta da lisi istmica bilaterale di L5. Il disco interposto presenta marcate alterazioni degenerative ed aspetto pseudobulging con obliterazione dello spazio epidurald anteriore. Concomita orizzontalizzazione del tratto di passaggio dorso lombare con stenosi del canale spinale in L5-S1.
I reperti appaiono in progressione rispetto alla precedente RM eseguita nel 2000.
Schisi del canale sacrale in S1.
I restanti dischi intervertebrali lombari presentano normali morfologia e intensità di segnale.
Ipertrofia delle articolazioni interapofisarie, con accumulo di liquido sinoviale in L4-S5, possibile espressione di iper mobilità vertebrale. Normale rappresentazione del cono midollare.
Vorrei sapere se con questo quadro si può ritentare un approccio conservativo se vista la progressione é consigliabile un intervento chirurgico.
Nel caso dell'intervento quali sono i tempi di recupero e i rischi?
Grazie
Cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazza,
dalla descrizione sembrerebbe indicato l'intervento chirurgico, anche se una tale indicazione deve sempre essere fatta a seguito di una valutazione specialistica diretta.
L'intervento eventuale non comporta particolari rischi,anche se in percentuale molto ridotta essi vanno considerati, ma di contro vi sono i vantaggi, di gran lunga superiori, di ottenere la regressione dei sintomi.
La convalescenza post operatoria consiste in relativo riposo di un paio di settimane.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
dalla descrizione sembrerebbe indicato l'intervento chirurgico, anche se una tale indicazione deve sempre essere fatta a seguito di una valutazione specialistica diretta.
L'intervento eventuale non comporta particolari rischi,anche se in percentuale molto ridotta essi vanno considerati, ma di contro vi sono i vantaggi, di gran lunga superiori, di ottenere la regressione dei sintomi.
La convalescenza post operatoria consiste in relativo riposo di un paio di settimane.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta, sono in attesa del responso del mio fisiatra ma speravo che l'intervento non fosse consigliato.
Mi sa dire qual é il passaggio in cm dal primo al secondo e dal secondo al terzo grado?
Essendo una studentessa di medicina veterinaria sarò costretta a stare a lungo in piedi, un eventuale intervento me lo consentirebbe?
Grazie
Cordiali Saluti
Mi sa dire qual é il passaggio in cm dal primo al secondo e dal secondo al terzo grado?
Essendo una studentessa di medicina veterinaria sarò costretta a stare a lungo in piedi, un eventuale intervento me lo consentirebbe?
Grazie
Cordiali Saluti
[#3]
I gradi vengono ottenuti suddividendo in 4 parti il piatto della vertebra sottostante a quella "scivolata". L'estensione di tale scivolamento determina il grado della listesi.
Se l'intervento è indicato, il non eseguirlo non le consentirebbe di stare a lungo in piedi.
Cordialmente
Se l'intervento è indicato, il non eseguirlo non le consentirebbe di stare a lungo in piedi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.4k visite dal 31/01/2013.
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