Astrocitoma pilocitico
Buonasera,sono la sorella di una ragazza di 17 anni affetta da astrocitoma pilocitico situato tra il ponte e il bulbo del quarto ventricolo è stata operata ma hanno lasciato una mezza luna adiacente alla parete del bulbo e del ponte perchè è andata due volte in arresto cardiaco.
Sono passati tre mesi dall'intervento e dalla prima risonanza post operatoria risulta già una bombatura all'interno del quarto ventricolo.
Potrebbe riformarsi?maligno? Ci hanno detto che ora è di 1° ed è benigno.
quali sono i centri più indicati per rintervenire chirurgicamente?non può fare nè chemio nè radio.
Aspetto una risposta al più presto,grazie
Sono passati tre mesi dall'intervento e dalla prima risonanza post operatoria risulta già una bombatura all'interno del quarto ventricolo.
Potrebbe riformarsi?maligno? Ci hanno detto che ora è di 1° ed è benigno.
quali sono i centri più indicati per rintervenire chirurgicamente?non può fare nè chemio nè radio.
Aspetto una risposta al più presto,grazie
[#1]
Gentile Signora
In effetti la chirurgia affrontata da sua sorella è tra le più impegnative e rischiose in neurochirurgia. Si può ritenere già una fortuna che abbia superato questa prima procedura.
L'astrocitoma pilocitico è l'unico tumore primitivo cerebrale veramente benigno, quindi è difficile che possa essersi riformato così rapidamente se la diagnosi è corretta.
Purtroppo in questo caso la delicatezza è tutta nella sede anatomica, ossia il ponte ed il bulbo sono aree encefaliche in cui si trovano stazioni nervose delicate come appunto quelle che regolano il battito cardiaco e il respiro. Comunque in mani esperte, con estrema circospezione, sotto monitoraggio continuo delle funzioni del tronco, in linea teorica si può affrontare ancora la chirurgia, ma ad altissimo rischio.
I centri che le posso segnalare, ove richiedere un consulto, direi che prossimi a lei sono la neurochirurgia dell'Osp. di S. Giovanni Rotondo, il centro Neuromed di Pozzilli (dr Esposito). Io le rispondo da Roma, osp. S. Filippo Neri, ove siamo ovviamente disponibili per qualunque consiglio.
Cordiali saluti,
In effetti la chirurgia affrontata da sua sorella è tra le più impegnative e rischiose in neurochirurgia. Si può ritenere già una fortuna che abbia superato questa prima procedura.
L'astrocitoma pilocitico è l'unico tumore primitivo cerebrale veramente benigno, quindi è difficile che possa essersi riformato così rapidamente se la diagnosi è corretta.
Purtroppo in questo caso la delicatezza è tutta nella sede anatomica, ossia il ponte ed il bulbo sono aree encefaliche in cui si trovano stazioni nervose delicate come appunto quelle che regolano il battito cardiaco e il respiro. Comunque in mani esperte, con estrema circospezione, sotto monitoraggio continuo delle funzioni del tronco, in linea teorica si può affrontare ancora la chirurgia, ma ad altissimo rischio.
I centri che le posso segnalare, ove richiedere un consulto, direi che prossimi a lei sono la neurochirurgia dell'Osp. di S. Giovanni Rotondo, il centro Neuromed di Pozzilli (dr Esposito). Io le rispondo da Roma, osp. S. Filippo Neri, ove siamo ovviamente disponibili per qualunque consiglio.
Cordiali saluti,
Dr. Alessandro Rinaldi
[#2]
Utente
Gentile Dottore
grazie per la risposta,la informo che mia sorella in questo momento è a san giovanni rotondo ed è stata operata lì,siamo a conoscenza dell'ottima equipe che ci lavora ma ovviamente vorremmo altri consulti e ci stiamo documentando un pò sulla strutture più idonee.
Noi avremmo sentito parlar bene delll'osp. Besta di Milano e dell'osp. di Verona.
Siamo seriamente preoccupati ed abbiamo tanta paura,può darmi dei consigli su questi due ospedali?
Preferirei saperlo al più presto perchè non penso ci sia tempo da perdere in questi casi,ogni secondo è prezioso per la vita di mia sorella.
Grazie
Cordiali saluti
grazie per la risposta,la informo che mia sorella in questo momento è a san giovanni rotondo ed è stata operata lì,siamo a conoscenza dell'ottima equipe che ci lavora ma ovviamente vorremmo altri consulti e ci stiamo documentando un pò sulla strutture più idonee.
Noi avremmo sentito parlar bene delll'osp. Besta di Milano e dell'osp. di Verona.
Siamo seriamente preoccupati ed abbiamo tanta paura,può darmi dei consigli su questi due ospedali?
Preferirei saperlo al più presto perchè non penso ci sia tempo da perdere in questi casi,ogni secondo è prezioso per la vita di mia sorella.
Grazie
Cordiali saluti
[#3]
Buon giorno,
Credo di aver segnalato centri all'altezza della situazione nei paraggi della vosttra abitazione. Non sono favorevole ai 'viaggi della speranza' quando non è necessario per l'eccellente assistenza che possono fornire i medici vicini. Comunque i centri citati sono ottimi. Non posso dare consigli ulteriori su strutture in cui non lavoro.
Cordiali saluti e moltissimi auguri per la sorella,
Credo di aver segnalato centri all'altezza della situazione nei paraggi della vosttra abitazione. Non sono favorevole ai 'viaggi della speranza' quando non è necessario per l'eccellente assistenza che possono fornire i medici vicini. Comunque i centri citati sono ottimi. Non posso dare consigli ulteriori su strutture in cui non lavoro.
Cordiali saluti e moltissimi auguri per la sorella,
[#6]
Buona sera,
alla domanda dovrebbe rispondere lo specialista del centro a cui afferisce la paziente, in quanto ognuno può avere atteggiamenti differenti.
In linea di massima la 'awake surgery' si usa prevalentemente per risparmiare funzioni corticali superiori, che possano essere indagate con tests da svegli. Questo non ha alcuna utilità a mio parere nelle neoplasie del tronco, in cui sono ben altri i rischi e i parametri da monitorizzare.
Uno studio fMR (risonanza funzionale) e DTI (diffusion tensor imaging) potrebbero aiutare nel definire la collocazione delle fibre nervose nell'area del tumore. Ma il monitoraggio dei potenziali evocati del tronco (BAER) e sensitivo motori (MEP/SEP) credo siano lo strumento migliore, oltre la specifica esperienza del neurochirurgo, nell'affrontare questo tipo di interventi, in cui il rischio resta elevato.
Cordiali saluti
alla domanda dovrebbe rispondere lo specialista del centro a cui afferisce la paziente, in quanto ognuno può avere atteggiamenti differenti.
In linea di massima la 'awake surgery' si usa prevalentemente per risparmiare funzioni corticali superiori, che possano essere indagate con tests da svegli. Questo non ha alcuna utilità a mio parere nelle neoplasie del tronco, in cui sono ben altri i rischi e i parametri da monitorizzare.
Uno studio fMR (risonanza funzionale) e DTI (diffusion tensor imaging) potrebbero aiutare nel definire la collocazione delle fibre nervose nell'area del tumore. Ma il monitoraggio dei potenziali evocati del tronco (BAER) e sensitivo motori (MEP/SEP) credo siano lo strumento migliore, oltre la specifica esperienza del neurochirurgo, nell'affrontare questo tipo di interventi, in cui il rischio resta elevato.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.3k visite dal 26/01/2013.
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