Decompressione recidiva l5 s1 post 2° intervento
Egregi Dottori ,
mi chiamo Lauro ,ho 43 anni e sono stato sottoposto nel 2010 ad intervento di foraminotomia della radice S1 dx con asportazione di ernia discale alla spalla di S1,piu stabilizzazione L5-S1 mediante spaziatore DIAM 10mm.(da notare che la parte intradurale di ernia si e' lasciato in sito).
Tutto benissimo fino a meta' dicembre 2012 quando si ripresenta un blocco improvviso con dolori lancinanti e conseguente perdita di sensibilita' del piede piu' lato esterno del polpaccio e blocco completo delle dita.Faccio subito un controllo dal chirurgo con una nuova RMN che dice:ernia mediana che protude per circa 7mm ed impronta il sacco durale piu' cranialmente rispetto al piano discale,in sede retrosomatica e foraminale dx rilievo di materiale isointenso al disco.
Visto il deficit e la RMN il chirurgo mi consiglia decompressione S1 dx e L5 dx urgente (per non rischiare il non recupero del pide).La seconda settimana di gennaio mi sottopongo ad intervento e il referto dice: decompressione S1 piu' asportazione di ernia espulsa 2.8 cm piu stabilizzazione DIAM 14mm.(da segnalare notevole sofferenza radicolare di S1 radice assotigliato ed ancorata dal tessuto reattivo cicatriziale).La mia domanda è :a una settimana dopo l'intervento non ho ripreso minimamente l'uso del piede dito pollice ecc. e tanto meno il sollevamento sul tallone il che mi fa pensare che la decompressione L5 non sia stata solo un errore di ortografia.Sono io troppo frettoloso e quindi serve riabilitazione ecc.o se cosi fosse ,solo con una nuova operazione risolveri il problema,a quali controindicazioni andrei incontro con un terzo intervento sempre nello stesso punto e soprattutto quanto tempo puo' ancora passare senza rischiare il non recupero.
Vi ringrazio anticipatamente.
mi chiamo Lauro ,ho 43 anni e sono stato sottoposto nel 2010 ad intervento di foraminotomia della radice S1 dx con asportazione di ernia discale alla spalla di S1,piu stabilizzazione L5-S1 mediante spaziatore DIAM 10mm.(da notare che la parte intradurale di ernia si e' lasciato in sito).
Tutto benissimo fino a meta' dicembre 2012 quando si ripresenta un blocco improvviso con dolori lancinanti e conseguente perdita di sensibilita' del piede piu' lato esterno del polpaccio e blocco completo delle dita.Faccio subito un controllo dal chirurgo con una nuova RMN che dice:ernia mediana che protude per circa 7mm ed impronta il sacco durale piu' cranialmente rispetto al piano discale,in sede retrosomatica e foraminale dx rilievo di materiale isointenso al disco.
Visto il deficit e la RMN il chirurgo mi consiglia decompressione S1 dx e L5 dx urgente (per non rischiare il non recupero del pide).La seconda settimana di gennaio mi sottopongo ad intervento e il referto dice: decompressione S1 piu' asportazione di ernia espulsa 2.8 cm piu stabilizzazione DIAM 14mm.(da segnalare notevole sofferenza radicolare di S1 radice assotigliato ed ancorata dal tessuto reattivo cicatriziale).La mia domanda è :a una settimana dopo l'intervento non ho ripreso minimamente l'uso del piede dito pollice ecc. e tanto meno il sollevamento sul tallone il che mi fa pensare che la decompressione L5 non sia stata solo un errore di ortografia.Sono io troppo frettoloso e quindi serve riabilitazione ecc.o se cosi fosse ,solo con una nuova operazione risolveri il problema,a quali controindicazioni andrei incontro con un terzo intervento sempre nello stesso punto e soprattutto quanto tempo puo' ancora passare senza rischiare il non recupero.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Egr. signore,
da quanto riesco a capire, sembrerebbe che il deficit descritto sia comparso a metà dicembre del 2012 per un'ernia espulsa comprimente la radice L5 e che l'intervento sia stato effettuato dopo un mese circa , forse con un pò di ritardo dalla diagnosi
Senza vedere le immagini pre e post operatorie e senza valutare direttamente il deficit non le so dire quale sia la prognosi, nè se è indicato un nuovo intervento.
Ne parli con chi L'ha operata e poi ci faccia sapere.
Cordialità
da quanto riesco a capire, sembrerebbe che il deficit descritto sia comparso a metà dicembre del 2012 per un'ernia espulsa comprimente la radice L5 e che l'intervento sia stato effettuato dopo un mese circa , forse con un pò di ritardo dalla diagnosi
Senza vedere le immagini pre e post operatorie e senza valutare direttamente il deficit non le so dire quale sia la prognosi, nè se è indicato un nuovo intervento.
Ne parli con chi L'ha operata e poi ci faccia sapere.
Cordialità
[#2]
Utente
Egregio Dr. Migliaccio
La ringrazio x la rapidita'. La prossima settimana incontrero' il chirurgo , nel frattempo approfitto per chiederle ancora :posso fare eventualmente della FKT gia da ora nonostante abbia ancora i punti in loco con la speranza di poter recuperare un minimo ?
Cordiali Saluti
La ringrazio x la rapidita'. La prossima settimana incontrero' il chirurgo , nel frattempo approfitto per chiederle ancora :posso fare eventualmente della FKT gia da ora nonostante abbia ancora i punti in loco con la speranza di poter recuperare un minimo ?
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 18/01/2013.
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