Ernie discali recidive
Buongiorno,
sono una ragazza di 29 anni con problemi alla schiena da15 anni.
All'età di 14 (1998) anni improvvisamente il bacino mi è andato fuori asse di circa 7 cm e mi sono comparsi dolori fortissimi alla schiena e alla gamba destra.
Mi hanno diagnosticato ernia discale L4-L5 e L5-S1. Ho subito intervento di aspirazione delle ernie. Il dolore passò subito ma ci vollero 4 anni di chinesi e nuoto per tornare in asse.
Nel 2001 il dolore tornò a farsi sentire e venni sottoposta a RM che evidenziò nuovamente due ernie L4-L5 e L5-S1 ma piccole.
Con ginnastica chinesiologica continua, allenamento muscolare e a intervalli più o meno lunghi cure antiffiammatorie sono arrivata al 2012.
Da Luglio 2012 il dolore sia alla schiena che alla gamba è diventato insopportabile. Ho fatto sedute fisioterapiche, manipolazione fasciale, cure cortisoniche e dopo 3 mesi sembrava passato il dolore ma da un mese tutto si è ripresentato sia alla schiena che alla gamba, inoltre mi si è presentato un'aderenza intestinale che mi hanno detto sia collegata al problema. Dopo nuova cura improvvisamente il dolore alla schiena è passato ( è coinciso con uno svenimento, non so se legato ai problemi alla schiena non essendomi mai capitato) mentre alla gamba persiste.
L'esito attuale della RM è il seguente:
L4-L5: protusione ad ampio raggio che determina riduzione delle dimensioni del canale rachideo senza significativo impegno intraforaminale ne conflitto radicolare.
L5-S1: protusione con focalità erniaria a dx che determina conflitto radicolare e iniziale impegno intraforaminale. Anche a tale livello ridotte le dimensioni del canale rachideo.
I dischi sono normoidratati tranne i dischi L4-L5 e L5-S1.
Non sono più disposta a continuare ad avere dolori, prendere farmaci e dover fare sempre esercizi di chinesi.
Ho letto alcuni articoli su diversi interventi di tipo chirurgico: stabilizzazione trans-lamino-articolare , spondilo-olistesi, stenosi.
Nel mio caso quale sarebbe la strada migliore? in caso di intervento quale sarebbe più idoneo? e cosa comporterebbe?
In futuro una gravidanza potrebbe essere un problema per la mia colonna?
Un'ultima domanda ho diverse contratture alla schiena da parecchio tempo che mi danno fastidio si può risolvere anche questo problema?
Grazie mille per l'attenzione che mi presterete ma ho bisogno di qualche parere professionale per trovare la strada più corretta.
Distinti saluti
Paola
sono una ragazza di 29 anni con problemi alla schiena da15 anni.
All'età di 14 (1998) anni improvvisamente il bacino mi è andato fuori asse di circa 7 cm e mi sono comparsi dolori fortissimi alla schiena e alla gamba destra.
Mi hanno diagnosticato ernia discale L4-L5 e L5-S1. Ho subito intervento di aspirazione delle ernie. Il dolore passò subito ma ci vollero 4 anni di chinesi e nuoto per tornare in asse.
Nel 2001 il dolore tornò a farsi sentire e venni sottoposta a RM che evidenziò nuovamente due ernie L4-L5 e L5-S1 ma piccole.
Con ginnastica chinesiologica continua, allenamento muscolare e a intervalli più o meno lunghi cure antiffiammatorie sono arrivata al 2012.
Da Luglio 2012 il dolore sia alla schiena che alla gamba è diventato insopportabile. Ho fatto sedute fisioterapiche, manipolazione fasciale, cure cortisoniche e dopo 3 mesi sembrava passato il dolore ma da un mese tutto si è ripresentato sia alla schiena che alla gamba, inoltre mi si è presentato un'aderenza intestinale che mi hanno detto sia collegata al problema. Dopo nuova cura improvvisamente il dolore alla schiena è passato ( è coinciso con uno svenimento, non so se legato ai problemi alla schiena non essendomi mai capitato) mentre alla gamba persiste.
L'esito attuale della RM è il seguente:
L4-L5: protusione ad ampio raggio che determina riduzione delle dimensioni del canale rachideo senza significativo impegno intraforaminale ne conflitto radicolare.
L5-S1: protusione con focalità erniaria a dx che determina conflitto radicolare e iniziale impegno intraforaminale. Anche a tale livello ridotte le dimensioni del canale rachideo.
I dischi sono normoidratati tranne i dischi L4-L5 e L5-S1.
Non sono più disposta a continuare ad avere dolori, prendere farmaci e dover fare sempre esercizi di chinesi.
Ho letto alcuni articoli su diversi interventi di tipo chirurgico: stabilizzazione trans-lamino-articolare , spondilo-olistesi, stenosi.
Nel mio caso quale sarebbe la strada migliore? in caso di intervento quale sarebbe più idoneo? e cosa comporterebbe?
In futuro una gravidanza potrebbe essere un problema per la mia colonna?
Un'ultima domanda ho diverse contratture alla schiena da parecchio tempo che mi danno fastidio si può risolvere anche questo problema?
Grazie mille per l'attenzione che mi presterete ma ho bisogno di qualche parere professionale per trovare la strada più corretta.
Distinti saluti
Paola
[#1]
Gentile signora Paola,
Le dico subito due cose:
1° le discopatie o le ernie lombari non provocano aderenze intestinali.Chi Le ha detto tale fesseria?
2° Gli svenimenti non fanno passare il mal di schiena.
Venendo al Suo caso, per poter porre una indicazione terapeutica, medica o chirurgica, non basta navigare nel Web.
Le diagnosi le fa il medico attraverso la visita diretta, valutando segni e sintomi con essa evidenziabili e, a seguito di questa pone l'indicazione terapeutica.
Lei riferisce mal di schiena e alla gamba. E' ben poco per porre una diagnosi,ma quanto evidenziato a livello L5-S1 potrebbe esserne la causa.
E' quindi opportuno che Lei consulti direttamente un neurochirurgo.
Cordialmente
Le dico subito due cose:
1° le discopatie o le ernie lombari non provocano aderenze intestinali.Chi Le ha detto tale fesseria?
2° Gli svenimenti non fanno passare il mal di schiena.
Venendo al Suo caso, per poter porre una indicazione terapeutica, medica o chirurgica, non basta navigare nel Web.
Le diagnosi le fa il medico attraverso la visita diretta, valutando segni e sintomi con essa evidenziabili e, a seguito di questa pone l'indicazione terapeutica.
Lei riferisce mal di schiena e alla gamba. E' ben poco per porre una diagnosi,ma quanto evidenziato a livello L5-S1 potrebbe esserne la causa.
E' quindi opportuno che Lei consulti direttamente un neurochirurgo.
Cordialmente
[#2]
Utente
Buonasera,
innanzitutto ringrazio per la sua attenzione.
Circa l'aderenza intestinale l'informazione mi è stata data dal fisioterapista durante una delle ultime sedute. Purtroppo io nella mia ignoranza ci ho creduto.
Non volevo dire che lo svenimento mi ha fatto passare il mal di schiena, ma volevo sapere se il fatto che sia coinciso con i giorni di massimo dolore della schiena possa essere legato ai miei problemi, purtroppo mi sono spiegata male.
Sto navigando nel web in attesa che il mio ortopedico che mi ha in cura da circa 12 anni mi visiti ( purtroppo devo attendere ancora una settimana). So che vorrebbe farmi fare nuovi cicli di cortisone e chinesi e provare ancora per qualche mese ma io dopo tutti questi anni di cure non sono più soddisfatta e soprattutto non riesco più a condurre una vita normale.Inoltre ho paura che possa nuovamente assumere posizioni posturali errate che gia' in passato mi sono costate mesi di gessi e busti.
Nei prossimi giorni inoltre fisserò un appuntamento anche con un neurochirurgo.
Ho iniziato a fare ricerche sul web e a chiedere un consulto per arrivare ad avere le idee piu chiare.
I dolori che si sono presentati sono un dolore continuo al nervo sciatico che va dal gluteo al piede soprattutto quando sono coricata o seduta. Cedimenti della gamba quando cammino. Dolori forti se da coricata provo ad alzare la gamba e inoltre nell'ultimo test effettuato durante una visita la forza muscolare è diminuita. Stessi sintomi che si presentarono nel 1998 quando poi subì l'intervento di aspirazione delle ernie.
Il dolore alla schiena ( che da alcune settimane è diminuito parecchio, premetto che ho finito da poco una cura cortisonica) è nella zona lombare e fatico a piegarmi a tornare in posizione retta.
Inoltre spesso la schiena è indolenzita anche nelle zone più alte.
La mia domanda principale è se ci può essere un intervento risolutivo o se invece sarò sempre legata a antiinfiammatori, cortisone, chinesi, tens, nuoto ecc.
Chiedo scusa per il disturbo ma vorrei riuscire a intraprendere una strada risolutiva.
Grazie ancora.
Paola
innanzitutto ringrazio per la sua attenzione.
Circa l'aderenza intestinale l'informazione mi è stata data dal fisioterapista durante una delle ultime sedute. Purtroppo io nella mia ignoranza ci ho creduto.
Non volevo dire che lo svenimento mi ha fatto passare il mal di schiena, ma volevo sapere se il fatto che sia coinciso con i giorni di massimo dolore della schiena possa essere legato ai miei problemi, purtroppo mi sono spiegata male.
Sto navigando nel web in attesa che il mio ortopedico che mi ha in cura da circa 12 anni mi visiti ( purtroppo devo attendere ancora una settimana). So che vorrebbe farmi fare nuovi cicli di cortisone e chinesi e provare ancora per qualche mese ma io dopo tutti questi anni di cure non sono più soddisfatta e soprattutto non riesco più a condurre una vita normale.Inoltre ho paura che possa nuovamente assumere posizioni posturali errate che gia' in passato mi sono costate mesi di gessi e busti.
Nei prossimi giorni inoltre fisserò un appuntamento anche con un neurochirurgo.
Ho iniziato a fare ricerche sul web e a chiedere un consulto per arrivare ad avere le idee piu chiare.
I dolori che si sono presentati sono un dolore continuo al nervo sciatico che va dal gluteo al piede soprattutto quando sono coricata o seduta. Cedimenti della gamba quando cammino. Dolori forti se da coricata provo ad alzare la gamba e inoltre nell'ultimo test effettuato durante una visita la forza muscolare è diminuita. Stessi sintomi che si presentarono nel 1998 quando poi subì l'intervento di aspirazione delle ernie.
Il dolore alla schiena ( che da alcune settimane è diminuito parecchio, premetto che ho finito da poco una cura cortisonica) è nella zona lombare e fatico a piegarmi a tornare in posizione retta.
Inoltre spesso la schiena è indolenzita anche nelle zone più alte.
La mia domanda principale è se ci può essere un intervento risolutivo o se invece sarò sempre legata a antiinfiammatori, cortisone, chinesi, tens, nuoto ecc.
Chiedo scusa per il disturbo ma vorrei riuscire a intraprendere una strada risolutiva.
Grazie ancora.
Paola
[#4]
Utente
Sicuramente non prenderò le diagnosi del fisioterapista come veritiere e chiedo ancora scusa per la mia ignoranza.
Per il resto attendo di essere sottoposta a visita sia da parte del neurochirurgo e dell'ortopedico sperando che mi aiutino loro a intraprendere il percorso migliore.
Grazie comunque per l'attenzione prestatami.
Cordiali saluti.
Per il resto attendo di essere sottoposta a visita sia da parte del neurochirurgo e dell'ortopedico sperando che mi aiutino loro a intraprendere il percorso migliore.
Grazie comunque per l'attenzione prestatami.
Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Buongiorno,
mi scusi se la disturbo nuovamente ma vorrei se possibile un parere dopo che ho fatto due visite neurologiche e una ortopedica.
Alla prima visita neurologica il dottore mi ha detto che l'unica soluzione è operare per togliere il dolore e dopo riprovare un nuovo percorso fisioterapico per cercare di rinforzare la schiena e non trovarci per la terza volta in questa condizione. Mi ha detto che mi farà un intervento di discectomia che al 99% andrà bene ma fondamentale sarà il percorso post operatorio.
Il secondo neurochirurgo sarebbe più propenso invece a un intervento di stabilizzazione con cage, perchè sostiene che il problema potrebbe ripresentarsi troppo presto.
Il mio ortopedico di fiducia che mi segue da 15 anni dopo una lunga analisi ha sposato la prima opzione, sostiene che bisogna provare prima con l'intervento più facile che l'importante è riuscire a farlo al più presto e togliere il dolore, recuperare la gamba ( negli ultimi 10 giorni c'è stato un tracollo). Poi vedere cosa succederà nel tempo. Sono 15 anno che faccio fisioterapia, e cure ed è sicuro che il mio impegno non mancherà nemmeno sta volta. Io in cuor mio vorrei riuscire a risolverla in modo definitivo ma forse è solo un sogno.
Io ho la mente un po' confusa. Io in cuor mio vorrei riuscire a risolverla in modo definitivo ma forse è solo un sogno.
Mi farebbe piacere una Sua opinione.
Grazie mille e complimenti per il lavoro che fate, nella mia strada ho sempre trovato ottimi medici non solo dal punto di vista professionale ma soprattutto umano e quindi tramite questo post ringrazio tutta la categoria oltre che Lei che mi offre attenzione.
Buona giornata
mi scusi se la disturbo nuovamente ma vorrei se possibile un parere dopo che ho fatto due visite neurologiche e una ortopedica.
Alla prima visita neurologica il dottore mi ha detto che l'unica soluzione è operare per togliere il dolore e dopo riprovare un nuovo percorso fisioterapico per cercare di rinforzare la schiena e non trovarci per la terza volta in questa condizione. Mi ha detto che mi farà un intervento di discectomia che al 99% andrà bene ma fondamentale sarà il percorso post operatorio.
Il secondo neurochirurgo sarebbe più propenso invece a un intervento di stabilizzazione con cage, perchè sostiene che il problema potrebbe ripresentarsi troppo presto.
Il mio ortopedico di fiducia che mi segue da 15 anni dopo una lunga analisi ha sposato la prima opzione, sostiene che bisogna provare prima con l'intervento più facile che l'importante è riuscire a farlo al più presto e togliere il dolore, recuperare la gamba ( negli ultimi 10 giorni c'è stato un tracollo). Poi vedere cosa succederà nel tempo. Sono 15 anno che faccio fisioterapia, e cure ed è sicuro che il mio impegno non mancherà nemmeno sta volta. Io in cuor mio vorrei riuscire a risolverla in modo definitivo ma forse è solo un sogno.
Io ho la mente un po' confusa. Io in cuor mio vorrei riuscire a risolverla in modo definitivo ma forse è solo un sogno.
Mi farebbe piacere una Sua opinione.
Grazie mille e complimenti per il lavoro che fate, nella mia strada ho sempre trovato ottimi medici non solo dal punto di vista professionale ma soprattutto umano e quindi tramite questo post ringrazio tutta la categoria oltre che Lei che mi offre attenzione.
Buona giornata
[#7]
Gentile signora,
Sono un pò perplesso sulla necessità della stabilizzazione, ma ovviamente questa è una opinione del tutto astratta e generica.
Purtroppo non posso esprimere una opinione oggettiva senza visitarLa e senza vedere la documentazione iconografica.
Con cordialità
P.s.: Non è Lei che deve scusarsi della Sua "ignoranza" in medicina, ma quel fisioterapista.
Sono un pò perplesso sulla necessità della stabilizzazione, ma ovviamente questa è una opinione del tutto astratta e generica.
Purtroppo non posso esprimere una opinione oggettiva senza visitarLa e senza vedere la documentazione iconografica.
Con cordialità
P.s.: Non è Lei che deve scusarsi della Sua "ignoranza" in medicina, ma quel fisioterapista.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 11/01/2013.
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