La punta del piede
Gent.mo dott. sono una donna di 33 anni e le scrivo dalla Sicilia per avere un suo consulto. Circa 3 mesi fa mi è stata diagnosticata un'ernia al disco, dopo dolori lancinanti alla schiena, alla gamba fino la punta del piede. Oggi la mia situazione è migliorata di poco, non ho più forti dolori ma un senso di "poca forza" all'arto sinistro. Le invio il referto della risonanza e ciò che ha diagnosticato chi mi ha visitata. "L'esame evidenzia un disco degenerato a livello L-5-S1 con associata ernia mediana paramediana sn e piccolo verosimile frammento risalito sempre a sn con tessuto di granulazione attorno e reazione infiammatoria che coinvolge anche la radice di L5 a sn. Flogosi delle faccette articolari L-4-L-5 e L-5-S1 bilateralmente"."L'esame neurologico evidenzia Lasegue e Wassermann a sinistra, dolenzia sui punti di Valleix dello sciatico a sn, deficit di forza del TA di sn e disreflessia sn maggiore di destra; l'andatura è claudicante con lieve steppage a sinistra." Vorrei sapere se necessario l'intervento chirurgico o posso optare per altre soluzioni, nel possibile.In Sicilia ci sono dei centri specializzati per questi interventi? Sicura di una sua risposta la saluto.
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Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
7.1k 247
Gent.le Sig.a,
il quadro clinico che Lei descrive appare in buona sintonia con il referto della rmn lombare eseguita (anche se vi è qualche dissonanza che, presumibilmente, chi La ha già visitata avrà dissipato).
In presenza di un disturbo che dura da tre mesi e che non tende a diminuire, anzi il fatto che il dolore si sia attenuato e che, contemporaneamente, sia insorta una paresi all'arto inf. interessato, significa che l'indicazione chirurgica si imponga anche in previsione di un possibile aggravamento dei deficit neurologici. La riduzione del dolore e l'insorgere del deficit motorio denunciano come la radice nervosa sia talmente danneggiata che, oltre a non trasmettere a pieno l'impulso verso il muscolo (paresi), non sia in grado di trasmettere neppure l'impulso sensitivo (dolore) verso il sistema nervoso centrale.
L'intervento di decompressione della radice nervosa spinale è, ormai, di routine e ritengo che qualunque Centro Neurochirurgico della Sua zona sia in grado di eseguirlo.
Auguri cordiali.
il quadro clinico che Lei descrive appare in buona sintonia con il referto della rmn lombare eseguita (anche se vi è qualche dissonanza che, presumibilmente, chi La ha già visitata avrà dissipato).
In presenza di un disturbo che dura da tre mesi e che non tende a diminuire, anzi il fatto che il dolore si sia attenuato e che, contemporaneamente, sia insorta una paresi all'arto inf. interessato, significa che l'indicazione chirurgica si imponga anche in previsione di un possibile aggravamento dei deficit neurologici. La riduzione del dolore e l'insorgere del deficit motorio denunciano come la radice nervosa sia talmente danneggiata che, oltre a non trasmettere a pieno l'impulso verso il muscolo (paresi), non sia in grado di trasmettere neppure l'impulso sensitivo (dolore) verso il sistema nervoso centrale.
L'intervento di decompressione della radice nervosa spinale è, ormai, di routine e ritengo che qualunque Centro Neurochirurgico della Sua zona sia in grado di eseguirlo.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 15/12/2012.
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