Ischemie, vertigine parossistica e meningioma

Referto esame TAC eseguito senza infusione di m.d.c. iodato e.v.:
-Sfumata ipodensità della sostanza bianca periventricolare in relazione a demielinizzazione e gliosi su base microangiopaticaipossico-ischemica cronica e lacune ipodense da esiti post-ischemici in sede capsulare esterna più evidente a destra.
-Si segnala la presenza di formazione solida rotondeggiante di circa 2 cm tenuemente iperdensa con piccole calcificazioni nel contesto adensa alla falce celebrale a livello del lobo frontale anteriormente in parameridiana destra, senza edema perilesionale, compatibile in prima ipotesi con meningioma.
-Pseudocisti mucosa del seno mascellare dx.
Esame eseguito su paziente di 76 anni con ereditarietà a problemi circolatori in vecchiaia e neoformazioni benigne (lipoma gamba dx e angioma al fegato);esame eseguito come controllo a seguito di episodi violenti di vertigini posizionali parossistiche dx diagnosticate a seguito di visita presso reparto di audiometria.Ecodoppler nella norma.Paziente in condizioni generali buone, ancora in piena attività fisica.
La mia domanda riguarda la scala di priorità con la quale dobbiamo affrontare le varie problematiche emerse.
Il meningioma è collocato in una posizione che potrebbe aver indotto le vertigini?
Il volume del meningioma è tale da richiedere un monitoraggio o va valutato un intervento considerata l'età del paziente e la sua predisposizione ereditaria a queste neoformazioni di natura benigna?
Le vertigini al momento vengono trattate con Microser 2 volte al giorno da circa 10 giorni, vi sono miglioramenti ma non sono scomparse, come altro possono essere trattate?
Le tracce ischemiche che tipo di allarme ci devono dare?Il neurologo ha consigliato trattamento con aspirinetta una volta al giorno, potrebbe avere benefici?
Al momento il paziente assume Lasix 2 volte alla settimana e Ramipril una volta al giorno.
Come può essere facilmente intuibile sono molto preoccupata per il quadro clinico di mio padre, sarò immensamente grata a chi mi darà qualche chiarimento sulla natura delle cose emerse e su come affrontare il tutto.
Ringrazio anticipatamente.



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Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20 6
Signora buon giorno,
Cerco subito di rispondere alla lunga serie di domande da lei poste, per un paziente che globalmente presenta problemi legati all'età.
1. no, il meningioma non è in una sede che giustifichi immediatamente il sintomo vertigine.
2. un diametro di di cm non è poco, ma trattandosi di un volume un solo diametro non esprime tutto, il meningioma può espandersi 'a placca' e in questo caso non avere un reale effetto massa. comunque va certamente monitorizzato con controlli TC o RM ogni sei mesi.
3. va prima chiarita definitivamente la natura delle vertigini. Il Microser è un farmaco sintomatico. Riferisce di un esame audiometrico, ma non del suo esito. La prima voce dell'esame TC parla di danni ipossico-ischemici cerebrali (molto comuni in questa fascia di età) che possono ben essere essi stessi origine delle vertigini. Va quindi affrontato bene il capitolo di malattia cerebroischemica.
Non entro in merito alla terapia praticata, suppongo per ipertensione arteriosa, che comunque potrebbe essere utile a proteggere suo padre da danni cerebrovascolari da ipertensione. Per questo le consiglio un consulto presso centro antipertensione.
In definitiva non è detto che si debba operare il meningioma che va comunque tenuto sotto controllo. Va sottoposto a studio presso Day-Hospital per analizzare il quadro clinico e individuare dalle diverse cause quale è più efficiente nel creare le vertigini. Al momento credo siano di origine vascolare.
Cordiali saluti,

Dr. Alessandro  Rinaldi

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