Al passaggio c6-c7 ernia discale mediana para mediana dx con importante compressione sulla
Paziente SIMONE T.
Anni 42
Buongiorno.
Chiedo il Suo stimato parere riguardo alla patologia che ormai da anni mi interessa ed in particolare in merito alla necessità di operare espressa da un Suo collega in una recente visita.
Inoltre, vorrei capire se i miei problemi di salute sono, SENZA OMBRA DI DUBBIO, imputabili alla ernia più grande, e quindi l’intervento proposto sarebbe SICURAMENTE risolutivo, oppure esiste la remota possibilità che tali dolori possano essere messi in relazione alle altre ernie (pur essendo più piccole) e quindi perdurare anche dopo l‘intervento.
I primi dolori li ho avvertiti nell’anno 2003, nella stagione invernale. Si trattò di forti dolori al collo (con il quale ero bloccato ed incapace di compiere torsioni) spalla e braccio sinistro che m’impedivano di compiere correttamente i movimenti. Durante la notte, difficoltà nell’assumere la posizione orizzontale tipica del riposo notturno. Il dolore perdurò per lungo periodo (circa 1 mese e mezzo) e poi andò via-via scemando. La stessa cosa si ripetè negli anni successivi (con tempi, modalità e durate differenti - per esempio in altre occasioni si manifestavano formicolii al braccio sinistro per lungo tempo) e da allora mi sono abituato a convivere. Dopo vari esami fatti negli anni (raggi alla spalla sinistra 2003,e colonna cervicale 2004, elettromiografia 2006, ecografia + rx spalla 2006) i cui risultati non permettevano d’individuare la patologia, le indagini diagnostiche eseguite successivamente attraverso risonanza magnetica hanno evinto e poi confermato il problema di ernia che mi riguarda come chiaramente scritto nei report redatti (che riporto integralmente).
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Esame: RM cervicale (senza)
Non disponibili Rx standard per utile confronto.
Tratto cervicale sostanzialmente in asse. Rettilineizzata la fisiologica lordosi.Discrete note di spondilo-disco-artrosi più evidente ai passaggi C4-C7; a tali livelli i dischi intervertebrali appaiono ridotti di segnale e di spessore in rapporto a fenomeni degenerativi. Non significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal midollo osseo endo-spugnoso dei corpi vertebrali esplorati.
Al passaggio C4-C5 protrusione erniaria circonferenziale posteriore che determina marcata indentatura sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare con impegno nei relativi formani di coniugazione d’ambo i lati.
Al passaggio C5-C6 voluminosa ernia discale posteriore con importante compressione sullo spazio liquorale peri-midollare, ed impegno nei relativi forami di coniugazione fatto più evidente a sinistra.
Al passaggio C6-C7 ernia discale mediana para mediana dx con importante compressione sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare.
Nei limiti la rappresentazione del midollo spinale. Conservati i diametri dello speco vertebrale. Conservati i rapporti articolari atlo-assiali e sub-assiali. Non alterazioni di rilievo al passaggio cranio-cervicale.
Esame eseguito e chiuso in data 05 febbraio 2007
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Esame: RM cervicale (senza)
Non disponibili Rx standard e precedente analoga indagine per utile confronto.
Tratto cervicale sostanzialmente in asse. Rettilineizzata la fisiologica lordosi. Discrete note di spondilo-disco-artrosi più evidente ai passaggi C4-C7; a tali livelli i dischi intervertebrali
appaiono ridotti di segnale e di spessore in rapporto a fenomeni degenerativi. Non significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal midollo osseo endo-spugnoso dei corpi vertebrali esplorati.
Al passaggio C4-C5 protrusione erniaria circonferenziale posteriore che determina marcata indentatura sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare con grossolane barre disco-somatiche postero-laterali d'accompagnamento che si impegno nei relativi forami di coniugazione d'ambo i lati, fatto più marcato a destra.
Al passaggio C5-C6 voluminosa ernia discale posteriore con importante compressione sullo spazio liquorale peri-midollare, e sul midollo spinale al cui interno appare mal differenziabile il segnale dei cordoni e delle colonne in verosimile rapporto a fenomeni di sofferenza midollare con grossolane barre disco-somatiche postero-laterali d'accompagnamento che si impegno nei relativi forami di coniugazione d'ambo i lati, fatto più evidente a sinistra; a tale livello assai ridotto il diametro sagittale dello speco vertebrale.
Al passaggio C6-C7 svasamento circonferenziale posteriore dell'anulus fibroso che determina profonda indentatura sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare, ma non sul midollo spionale.
Ridotto il diametro sagittale dello speco vertebrale spinale nel tratto C4-C7.
Esame eseguito e chiuso in data 21 Marzo 2008
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Visita Neoruchirurgica del 02 aprile 2008
Relazione di visita
Durante la visita si è riscontrato quanto segue iperreflessia ai 4 arti con conservazione dei riflessi addominali e delle risposte cutanee plantari. Iporeflessia bicipitale laterale. Cervicobrachialgia sinistra cronica da molti anni. Sfumata ipostenia alle prove antigravitarie all’arto inferiore sinistro.
Conclusioni diagnostiche
Il paziente è affetto da ernia discale dura C5-C6 con interessamento preforaminale sinistro e stenosi segmentaria del canale spinale. Consiglio EMG arti superiori e Potenziali evocati somatosensoriali agli arti inferiori.
TERAPIA A DOMICILIO
Viene consigliato intervento chirurgico di microdiscectomia cervicale anteriore C5-C6
Anni 42
Buongiorno.
Chiedo il Suo stimato parere riguardo alla patologia che ormai da anni mi interessa ed in particolare in merito alla necessità di operare espressa da un Suo collega in una recente visita.
Inoltre, vorrei capire se i miei problemi di salute sono, SENZA OMBRA DI DUBBIO, imputabili alla ernia più grande, e quindi l’intervento proposto sarebbe SICURAMENTE risolutivo, oppure esiste la remota possibilità che tali dolori possano essere messi in relazione alle altre ernie (pur essendo più piccole) e quindi perdurare anche dopo l‘intervento.
I primi dolori li ho avvertiti nell’anno 2003, nella stagione invernale. Si trattò di forti dolori al collo (con il quale ero bloccato ed incapace di compiere torsioni) spalla e braccio sinistro che m’impedivano di compiere correttamente i movimenti. Durante la notte, difficoltà nell’assumere la posizione orizzontale tipica del riposo notturno. Il dolore perdurò per lungo periodo (circa 1 mese e mezzo) e poi andò via-via scemando. La stessa cosa si ripetè negli anni successivi (con tempi, modalità e durate differenti - per esempio in altre occasioni si manifestavano formicolii al braccio sinistro per lungo tempo) e da allora mi sono abituato a convivere. Dopo vari esami fatti negli anni (raggi alla spalla sinistra 2003,e colonna cervicale 2004, elettromiografia 2006, ecografia + rx spalla 2006) i cui risultati non permettevano d’individuare la patologia, le indagini diagnostiche eseguite successivamente attraverso risonanza magnetica hanno evinto e poi confermato il problema di ernia che mi riguarda come chiaramente scritto nei report redatti (che riporto integralmente).
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Esame: RM cervicale (senza)
Non disponibili Rx standard per utile confronto.
Tratto cervicale sostanzialmente in asse. Rettilineizzata la fisiologica lordosi.Discrete note di spondilo-disco-artrosi più evidente ai passaggi C4-C7; a tali livelli i dischi intervertebrali appaiono ridotti di segnale e di spessore in rapporto a fenomeni degenerativi. Non significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal midollo osseo endo-spugnoso dei corpi vertebrali esplorati.
Al passaggio C4-C5 protrusione erniaria circonferenziale posteriore che determina marcata indentatura sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare con impegno nei relativi formani di coniugazione d’ambo i lati.
Al passaggio C5-C6 voluminosa ernia discale posteriore con importante compressione sullo spazio liquorale peri-midollare, ed impegno nei relativi forami di coniugazione fatto più evidente a sinistra.
Al passaggio C6-C7 ernia discale mediana para mediana dx con importante compressione sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare.
Nei limiti la rappresentazione del midollo spinale. Conservati i diametri dello speco vertebrale. Conservati i rapporti articolari atlo-assiali e sub-assiali. Non alterazioni di rilievo al passaggio cranio-cervicale.
Esame eseguito e chiuso in data 05 febbraio 2007
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Esame: RM cervicale (senza)
Non disponibili Rx standard e precedente analoga indagine per utile confronto.
Tratto cervicale sostanzialmente in asse. Rettilineizzata la fisiologica lordosi. Discrete note di spondilo-disco-artrosi più evidente ai passaggi C4-C7; a tali livelli i dischi intervertebrali
appaiono ridotti di segnale e di spessore in rapporto a fenomeni degenerativi. Non significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal midollo osseo endo-spugnoso dei corpi vertebrali esplorati.
Al passaggio C4-C5 protrusione erniaria circonferenziale posteriore che determina marcata indentatura sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare con grossolane barre disco-somatiche postero-laterali d'accompagnamento che si impegno nei relativi forami di coniugazione d'ambo i lati, fatto più marcato a destra.
Al passaggio C5-C6 voluminosa ernia discale posteriore con importante compressione sullo spazio liquorale peri-midollare, e sul midollo spinale al cui interno appare mal differenziabile il segnale dei cordoni e delle colonne in verosimile rapporto a fenomeni di sofferenza midollare con grossolane barre disco-somatiche postero-laterali d'accompagnamento che si impegno nei relativi forami di coniugazione d'ambo i lati, fatto più evidente a sinistra; a tale livello assai ridotto il diametro sagittale dello speco vertebrale.
Al passaggio C6-C7 svasamento circonferenziale posteriore dell'anulus fibroso che determina profonda indentatura sulla superficie ventrale dello spazio liquorale peri-midollare, ma non sul midollo spionale.
Ridotto il diametro sagittale dello speco vertebrale spinale nel tratto C4-C7.
Esame eseguito e chiuso in data 21 Marzo 2008
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Visita Neoruchirurgica del 02 aprile 2008
Relazione di visita
Durante la visita si è riscontrato quanto segue iperreflessia ai 4 arti con conservazione dei riflessi addominali e delle risposte cutanee plantari. Iporeflessia bicipitale laterale. Cervicobrachialgia sinistra cronica da molti anni. Sfumata ipostenia alle prove antigravitarie all’arto inferiore sinistro.
Conclusioni diagnostiche
Il paziente è affetto da ernia discale dura C5-C6 con interessamento preforaminale sinistro e stenosi segmentaria del canale spinale. Consiglio EMG arti superiori e Potenziali evocati somatosensoriali agli arti inferiori.
TERAPIA A DOMICILIO
Viene consigliato intervento chirurgico di microdiscectomia cervicale anteriore C5-C6
[#2]
Egr. signor Simone,
condivido l'indicazione all'intervento, anche se la tecnica da adottare potrebbe prevedere non unicamente la discectomia (per via anteriore sicuramente).
Mi riferisco all'opportunità di innesto di cages o protesi in uno o due spazi sottoposti a discectomia, ma questo va valutato dopo la visione diretta delle immagini e degli esami eseguiti, oltre che dopo un accurato esame clinico.
Cordialmente
condivido l'indicazione all'intervento, anche se la tecnica da adottare potrebbe prevedere non unicamente la discectomia (per via anteriore sicuramente).
Mi riferisco all'opportunità di innesto di cages o protesi in uno o due spazi sottoposti a discectomia, ma questo va valutato dopo la visione diretta delle immagini e degli esami eseguiti, oltre che dopo un accurato esame clinico.
Cordialmente
[#3]
Utente
Grazie per ogni intervento e per le risposte date.
Vorrei capire, inoltre, se i miei problemi di salute sono, SENZA OMBRA DI DUBBIO, imputabili alla ernia più grande, e quindi l'intervento proposto sarebbe SICURAMENTE risolutivo, oppure esiste la remota possibilità che tali dolori possano essere messi in relazione alle altre ernie (pur essendo più piccole) e quindi perdurare anche dopo l'intervento.
Grazie ancora.
Vorrei capire, inoltre, se i miei problemi di salute sono, SENZA OMBRA DI DUBBIO, imputabili alla ernia più grande, e quindi l'intervento proposto sarebbe SICURAMENTE risolutivo, oppure esiste la remota possibilità che tali dolori possano essere messi in relazione alle altre ernie (pur essendo più piccole) e quindi perdurare anche dopo l'intervento.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.7k visite dal 08/04/2008.
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