Stenosi lombare

Buongiorno Dott.Io ho 47 anni e ho problemi di deambulazioni, ormai la gamba sinistra si muove meno della destra.Ho un dolore cronico zona lombare che si irradia spesso lungo tutta la gamba Sx sopratutto quando sto seduto.7 anni fà mi hanno diagnosticato una paraparesi spastica familiare, ho fatto delle indagini genetiche che sono uscite negative,siccome in questi anni peggioravano i miei sintomi ho fatto una RMN cervico dorso lombare, questo e il referto.Riduzione della fisiologica lordosi cervicale.Discopatia degerativa diffusa con riduzione in altezza dei dischi intersomatici che risultano ipointensi nelle sequenze T2-dipendenti per fenomemi degenerativi.A livello C3 C4 e presente una protusione discale mediana paramediana destra che impronta il sacco e determina effetti compressivi sulla radice nervosa ventrale omolaterale.Alivello C5 C6 coesiste una protusione discale mediana paramediana biraterale che impronta il sacco durale e giunge a contatto con levradici nervose ventrali DX e SX.Buona visualizzazionedei restanti spazi sub-aracnoidei perimidollari.Canale vertebrale di ampiezza nei limiti.Midollo cervicale regolare per morfologia ed intensita di segnale.Riduzione fisiologiche cifosi dorsali e lordosi lombare.Discopatia degenerativa diffusa con riduzione in altezza dei dischi intersomaticiche risultano ipointesi nelle sequenze T2-dipendenti per fenomeni disidrativi I piatti vertebrali compresi L4 L5 e l5 S1 mostrano iperintensita di segale sia nelle sequenze T1 che T2 dipendenti in relazione a fenomeni degenerativi tipo cronico.A livello L4 l5 è rilevabile un'ernia discale paramediana bilaterale intraforaminale destra che determina effetti compressivi sulla faccia anteriore del sacco durale e sulle radici nervose emergenti DX e SX.A livello L5-S1 coesiste un'ernia discale mediana paramediana intraforaminale sinistra che determina effetti compresssivi sulla faccia anteriore del sacco durale e sulla radice nervosa emergente omolaterale.IL canale vertebrale è di ampiezza ridotta al passaggio L4-L5 per l'associazione della patologia discale sopradescritta a marcata ipertofia artrosica delle articolazione interapofisarie con ispessimento dei legamenti gialli ;a tale livello i neuroforami di entrambi i lati appaiono assotigliati e deformati.Regolare comportamento di segnale della corda midollare esplorata del cono e delle radici dela cauda.Ho fatto anche una EMG che ha evidenziato una sofferenza neurogena cronica a distribuzione L5 sinistra di grado lieve ed S1 bilaterale di grado moderato a Sx e lieve a Dx.Ho fatto visita da un ortopedico che dopo aver riscontrato una "STENOINSTABILITA"mi ha cosigliato di farmi vedere da un buon Neurochirurgo per valutare se possibile un intervento visto la mia situazione.Voi cosa mi consigliate. Vi ringrazio anticipatamene per l'eventuale risposta.Ciao Gianni
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.re,

indipendentemente dalla diagnosi di natura da determinare della teorizzata paraparesi spastica, la RMN del rachide in toto che ha effettuato, documenterebbe una sofferenza generalizzata dei dischi intersomatici sia a livello cervicale che lombosacrale. Mentre a livello più alto, basandosi solo sulla descrizione da lei riportata, non sembrerebbe giustificata la sintomatologia denunciata, a livello lombosacrale la stenosi a livello L4-L5 potrebbe avere un ruolo in parte dei sintomi riferiti. Tuttavia, per dire se questo corrisponde a verità e soprattutto per ipotizzare una strategia chirurgica è necessaria la visita specialistica. cordialmente
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Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
Gentile Signore,
il suo è un caso dimostrativo di come una artrosi della colonna vertebrale faccia vedere, dove più dove meno, alterazioni dei dischi a più livelli e in diversi distretti, in questo caso dimostrati cervicali e lombosacrali.
Trascurerei i segni osservati a livello cervicale (che comunque andranno tenuti sotto controllo) e mi indirizzerei ai segni radiologici lombari corrispondenti alla sintomatologia da lei lamentata.
In effetti vi sono due livelli di discopatia L4-L5 e L5-S1 in cui oltre la sporgenza del disco si osservano iniziali fenomeni di degenerazione artrosica con restringimento del canale vertebrale, in un quadro che comunemente si chiama stenosi del canale vertebrale. A tutto questo va aggiunta la considerazione del suo sovrappeso che va il più possibile normalizzato.
Sicuramente lei ha bisogno di essere visitato direttamente per stabilire il grado di impegno clinico, ovvero i reali disturbi che ha, e in base a questo stabilire se e quale tipo di intervento chirurgico può essere indicato.
Resto in attesa di sue notizie e disponibile per eventuali contatti.
Cordiali saluti,

Dr. Alessandro  Rinaldi

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Utente
Utente
Grazie per la risposta.Io ho fatto 2 visite specialistiche.Il primo dopo aver visto le immmagini mi ha fatto fare 2 passi e mi ha liquidato dicendomi fai del nuoto e ginnastica,se i sintomi restano ci vediamo fra 3 mesi.Faccio questo ma non cambia niente.Il secondo vede solo le immaggini e mi fà notare che il canale vertebrale a livello L4-L5 e L5-S1 e quasi completamente chiuso,e mi dice che bisogna intervenire perchè vista la degenerazione, la situazione potrebbe peggiorare. la sua diagnosi è "stenosi L4-L5 e L5-S1 e l'intervento da fare è"decompressione+innesto osseo" tempo di attesa 2 o 3 mesi dal momento della mia decisione.Io a chi devo credere visto che tutti e 2 hanno visto le stesse immagini.Ciao Gianni
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Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
Gentile signore
il 'credere' è una forma che in un rapporto medico/paziente è basato sulla fiducia. Questa è a sua volta un sentimento che nasce dalla qualità del rapporto umano e dalla capacità professionale, misurata in esperienza diretta e in intuito. La risposta alla sua domanda viene quindi dalla credibilità e fiducia che ciascuno dei due medici ha saputo suscitare in lei.
Al di la di queste considerazioni entrambe le opinioni sono plausibili, forse prima il tentativo di terapia fisica e poi, se il primo è senza risultati, si può considerare un trattamento chirurgico. Anche questo può variare da procedure molto semplici ad altre molto complesse, la cui scelta varia in base all'esperienza di ogni specialista, in base all'esame clinico e alla qualità delle immagini radiologiche.
In sostanza solo un collega medico a cui lei si rivolga con fiducia potrà dare una risposta alle sue domande e proporre la terapia più consona ai suoi problemi. Ovviamente anche da parte sua è necessaria una capacità di scegliere e di affidarsi ad UN medico.
Cordiali saluti,
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.
Da quanto da lei descritto sembra plausibile che l'opzione chirurgica sia la strada da seguire, ma questo puo' essere deciso solo dopo avere visitato il paziente e visionate le immagini. Rimane a lei la decisione di che strada intraprendere. Cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
anche al fine di poter aver Lei più pareri che concordano, aggiungo il mio.
La Sua situazione, da quel che è possibile intuire, non penso che possa giungere a una guarigione solo con qualche nuotata.
Pertanto credo che non ci siano alternative alla soluzione chirurgica, sorgendomi anche il dubbio che i disturbi della deambulazione accennati (paraparesi) possano essere invece dovuti a quanto evidenziato agli esami strumentali.

Ora ha 4 pareri, pur nei limiti della consulenza a distanza, a favore dell'intervento.
La decisione ultima comunque spetta a Lei.

Con cordialità