Informazioni su rmn
ho 22 anni e ho fatto la rmn in seguito a problemi ormonali (iperprolattinemia a 70).Le riporto l'esito ti una rmn che purtroppo mi sta dando ultimamente diversi problemi di ansia e preoccupazione. Con la speranza che possa essere il più comprensibile ed esaustivo possibile (cosa che nonostante la competenza non ho potuto ritrovare nei dottori che mi hanno visitata)
"Presenza di ghiandola ipofisaria aumentata di volume con sollevamento del diaframma sellare e presenza di grossolano adenoma ipofisario localizzato in sede paramediana dx ove si osserva slivellamento del pavimento sellare. L'adenoma presenta componente microemoragica acuta contestuale e diametro massimo trasverso di circa 1 cm tenuamente iperintenso nelle sequenze t1 pesate e francamente ipertintenso in quella a tr lungo.
Dopo somministrazione mezzo di contrasto, spiccato enhancement periferico. Il peduncolo ipofisario, seppur in asse è spostato posteriormente. Il diaframma sellare raggiunge la cisterna chiasmatica senza segni attuali compressivi sul chiasma ottico. Non alterazioni focali a carico del parenchima cerebrale e cerebellare. Non alterazioni focali in diffusione. In asse la linea mediana. Non enhancement patologici a carico del parenchima cerebrale e delle meningi. Si consiglia consulenza neuro-endocrinologica. "
Devo aggiungere che l'endocrinologa non era soddisfatta della qualità della risonanza e dubitava dell'esito del referto, e ha deciso di farmene fare un'altra tra qualche mese, evitando di iniziare cure inutili, in quanto a suo avviso potrebbe essere anche una cisti della tasca di rathke. (operabile in caso solo chirurgicamente). So che è una domanda stupida chiederle quale dei due sia il "male minore", ma proprio per la mia ignoranza in materia sto maturando frustranti dubbi soprattutto legati ai rischi di un eventuale intervento. Se potesse darmi attente delucidazioni le sarei immensamente grata! Cordiali saluti
"Presenza di ghiandola ipofisaria aumentata di volume con sollevamento del diaframma sellare e presenza di grossolano adenoma ipofisario localizzato in sede paramediana dx ove si osserva slivellamento del pavimento sellare. L'adenoma presenta componente microemoragica acuta contestuale e diametro massimo trasverso di circa 1 cm tenuamente iperintenso nelle sequenze t1 pesate e francamente ipertintenso in quella a tr lungo.
Dopo somministrazione mezzo di contrasto, spiccato enhancement periferico. Il peduncolo ipofisario, seppur in asse è spostato posteriormente. Il diaframma sellare raggiunge la cisterna chiasmatica senza segni attuali compressivi sul chiasma ottico. Non alterazioni focali a carico del parenchima cerebrale e cerebellare. Non alterazioni focali in diffusione. In asse la linea mediana. Non enhancement patologici a carico del parenchima cerebrale e delle meningi. Si consiglia consulenza neuro-endocrinologica. "
Devo aggiungere che l'endocrinologa non era soddisfatta della qualità della risonanza e dubitava dell'esito del referto, e ha deciso di farmene fare un'altra tra qualche mese, evitando di iniziare cure inutili, in quanto a suo avviso potrebbe essere anche una cisti della tasca di rathke. (operabile in caso solo chirurgicamente). So che è una domanda stupida chiederle quale dei due sia il "male minore", ma proprio per la mia ignoranza in materia sto maturando frustranti dubbi soprattutto legati ai rischi di un eventuale intervento. Se potesse darmi attente delucidazioni le sarei immensamente grata! Cordiali saluti
[#1]
Cara paziente,
girando per il blog in cerca di più pareri possibili (uno già fornito da chi scrive) non fa che alimentare "...timori e preoccupazioni..." (come Lei scrive).
Il consiglio era stato quello di effettuare una nuova RM sopratutto in virtù della microemorragia all'interno dell'adenoma, e quindi di portarla in visione ad un neurologo o a un neurochirurgo esperti in neuroimmagini.
La nuova RM la farei in tempi brevi senza aspettare "...qualche mese...".
Per quel che riguarda il quesito circa la "cisti della tasca di Rathke" questa altro non è che il residuo di cellule embrionali che nell'età adulta dovrebbero scomparire...se ciò non accade possono organizzarsi in una formazione cistica.
Alfine debbo dire che concordo con la sua endocrinologa circa il fatto di non iniziare subito una cura. Impostazione corretta: prima la diagnosi poi il trattamento.
Sperando di essere stato sufficientemente esaustivo...
Cordialità
girando per il blog in cerca di più pareri possibili (uno già fornito da chi scrive) non fa che alimentare "...timori e preoccupazioni..." (come Lei scrive).
Il consiglio era stato quello di effettuare una nuova RM sopratutto in virtù della microemorragia all'interno dell'adenoma, e quindi di portarla in visione ad un neurologo o a un neurochirurgo esperti in neuroimmagini.
La nuova RM la farei in tempi brevi senza aspettare "...qualche mese...".
Per quel che riguarda il quesito circa la "cisti della tasca di Rathke" questa altro non è che il residuo di cellule embrionali che nell'età adulta dovrebbero scomparire...se ciò non accade possono organizzarsi in una formazione cistica.
Alfine debbo dire che concordo con la sua endocrinologa circa il fatto di non iniziare subito una cura. Impostazione corretta: prima la diagnosi poi il trattamento.
Sperando di essere stato sufficientemente esaustivo...
Cordialità
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta tempestiva, riguardo la risonanza volevo specificare che avendola fatta ad ottobre con il mezzo di contrasto devo per forza lasciar passare un paio di mesi prima di rifarne di nuove. Quindi la mia curiosità era legata soprattutto ad eventuali tempi di crescita della ciste (o dell'adenoma), e se il tipo di intervento eventualmente da fare, data la su posizione delicata, è comunque un intervento di routine o è di particolare complessità.
La ringrazio ancora anticipatamente.
La ringrazio ancora anticipatamente.
[#3]
Cara paziente,
al momento non affronterei la questione intervento chirugico (che qualora fosse indicato le dovrebbe essere prospettato da un neurochirurgo dettagliandone le eventuali modalità di esecuzione) dando questo come per scontato giacchè allo stato scontato non lo è per nulla. Al momento se non sbaglio non sappiamo (ne chi le scrive può sapere poichè non vede le immagini) se si tratti di adenoma ipofisario ovvero di formazione cistica di Rathke nè se c'è e sopratutto perchè un microsanguinamento all'interno dell'adenoma. Per questo motivo la sollecitavo a far prendere visione delle immagini RM ad un neurologo o meglio ad un neurochirurgo esperto di neurodiagnostica per immagini con risonanza magnetica.
Cordialità
al momento non affronterei la questione intervento chirugico (che qualora fosse indicato le dovrebbe essere prospettato da un neurochirurgo dettagliandone le eventuali modalità di esecuzione) dando questo come per scontato giacchè allo stato scontato non lo è per nulla. Al momento se non sbaglio non sappiamo (ne chi le scrive può sapere poichè non vede le immagini) se si tratti di adenoma ipofisario ovvero di formazione cistica di Rathke nè se c'è e sopratutto perchè un microsanguinamento all'interno dell'adenoma. Per questo motivo la sollecitavo a far prendere visione delle immagini RM ad un neurologo o meglio ad un neurochirurgo esperto di neurodiagnostica per immagini con risonanza magnetica.
Cordialità
[#4]
Gentile signora,
pur nei limiti della consulenza on-line, dalla descrizione del referto RMN mi pare non ci siano dubbi sulla presenza di un adenoma.
Come già suggerito dal collega, deve mostrare, ma con sollecitudine la RM a un neurochirurgo che si dedica alla chirurgia dell'ipofisi.
Le cisti di Rathke difficilmente si comportano come processi espansivi e per lo più non necessitano di trattamento chirurgico.
Non esistono interventi di routine. Vi sono interventi a cui si dedicano con particolare frequenza alcuni chirurghi e non altri.
Con cordialità e auguri
pur nei limiti della consulenza on-line, dalla descrizione del referto RMN mi pare non ci siano dubbi sulla presenza di un adenoma.
Come già suggerito dal collega, deve mostrare, ma con sollecitudine la RM a un neurochirurgo che si dedica alla chirurgia dell'ipofisi.
Le cisti di Rathke difficilmente si comportano come processi espansivi e per lo più non necessitano di trattamento chirurgico.
Non esistono interventi di routine. Vi sono interventi a cui si dedicano con particolare frequenza alcuni chirurghi e non altri.
Con cordialità e auguri
[#5]
Utente
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione rivolta alla mia consulenza.. in settimana consulterò un neurochirurgo, per avere anche un suo parere, dato che con l'endocrinologa sono rimasta che devo rifare la risonanza con contrasto a gennaio e nuove analisi, prima di prendere eventuali decisioni.. non so sinceramente perchè la dottoressa non si sia "fidata" del referto della risonanza.. (ho pensato che magari ha avuto casi "simili").. mi è sembrato di capire (pur ignorante in materia, seguendo alcuni suoi ragionamenti) che il radiologo si possa essere sbagliato nell' individuare la componente a suo avviso microemorragica.. e che invece potrebbe essere il contenuto della ciste.. possibile? vorrei sapere se riteniate che sia meglio effettuare urgentemente un'altra risonanza, in quanto la situazione possa peggiorare improvvisamente o rispettare a questo punto i tempi decisi dall'endocrinologa.. ci tengo a dire che ho problemi di prolattina alti ormai da 4 anni.. (seppure sia allora e fino a poco tempo fa ero sotto EP)
cordiali saluti e grazie ancora
cordiali saluti e grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.9k visite dal 23/11/2012.
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