Spondilo attrosi degenerante

Salve, scrivo perchè soffro di spondilo attrosi degenerante da anni ma non l ho mai curata a dovere, vorrei sapere se ci sia una cura efficace per arrestar la dal momento che sto avendo nel tempo parecchi disturbi. Purtroppo sono in sovrappeso e ciò non facilita le cose. L'anno scorso ho subito un intervento al menisco e alla cartilagine lacerata. Poi mi è stata diagnosticata la fibromialgia per i continui dolori forti in tutto il corpo, con cui convivo ormai tutti giorni. Ma la diagnosi si è rivelata sbagliata! Nessuna cura mi ha dato sollievo: tachipirina, efferalgan, bentelan, lirica, non mi fanno effetto positivo. Una settimana fa ho fatto una risonanza sotto prescrizione di un neurochirurgo, il cui referto mi ha sconfortata ed è il seguente.
COLONNA CERVICALE: rettilineizzazione della lordosi cervicale, diffusi segni di spondiloattrosi, con alcuni piccoli osteofiti che aggettano posteriormente nel canale spinale, e di degenerazione di scale. Protrusioni discali ad ampio raggio si repertano nel tratto compreso tra c3 e c7 con fenomeni di compressione sulla corda midollare e sulle emergenze radicali. In particolare si segnala ampio bulging a prevalenza intraforaminale sx tra c3/c4, c4/c5, c5/c6 ed una grossolana ernia mediana tra c6/c7. Segni di sofferenza midollare e riduzione dello spazio liquore le circostante.
COLONNA LOMBOSACRALE:
Spondiloattrosi e diffusi fenomeni di degenerazione fiscale nel tratto di rachide esaminato, i cui metameri non mostrano significative alterazioni di segnale della componente ossea. Protrusioni discali ad ampio raggio si repertano nel tratto compreso tra L3 e S1 , in particolare: a livello L3/l4 si evidenzia prevalenza intraforaminale sx che impronta il sacco ducale e la relativa radice spinale; tra L4/L5 si reperta protrusione discale che impegna entrambi i forami di coniugazione piú marcatamente il destro e sostiene fenomeni di compressione su sacco ducale e sull'emergenze radicali; tra L5/S1 é presente un'ernia laterale sx migrante in basso che impronta il sacco ducale e la radice corrispondente; netta riduzione in ampiezza del relativo spazio intersomatico.
Il neurochirurgo a cui mi sono rivolta mi ha prescritto un esame del midollo oltre alla risonanza( di cui il referto sopra) e di riparlarne tra 1 mese e mezzo quando avrei avuto i referti. Ma nel frattempo cose faccio????? I dolori sono forti giorno e notte!!!! Lui riceve al suo studio a fine dicembre, ma non posso rimanere ferma. Non esiste una cura? A cosa vado incontro con tutto ciò? È bene operarmi?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Utente,
la sola descrizione delle immagini rmn non è sufficiente per dare o meno un'indicazione al trattamento chirurgico.
Bisogna che vi sia una corrispondenza fra le immagini, la sintomatologia soggettiva e l'obiettività clinica rilevata in ambulatorio dallo Specialista.
Non vi è dubbio che il forte sovrappeso influisca molto negativamente sulla colonna e principalmente sul tratto lombare.
Sarebbe utile che Lei dimagrisse, in prima battuta, anche tramite un intervento ad hoc con la restrizione del volume gastrico. Se in insorgeranno deficit della motilità, è più che possibile che, perdendo una trentina di kg in anno, i dolori regrediranno notevolmente forse anche fino a scomparire.
Nel frattempo, analgesici, tens, ionoforesi con fans, piscina, temporaneo uso di corsetto semirigido...
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.ra,
basandomi sul referto RMN da lei trascritto, non vi è dubbio che la sua colonna vertebrale ha lavorato troppo e male per troppo tempo. Infatti cio che è stato documentato dalla RMN è il probabile risultato di un sovraccarico di lavoro a cui la colonna è stata sottoposto negli anni. Non posso davvero darle un parere su un eventuale indirizzo chirurgico, ma è certo che il sovrappeso è un fattore determinante tanto nel caso di una trattamento conservativo quanto per quello chirurgico. cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta immediata. Il problema è che non saprei a chi rivolgermi di competente in materia. Il neurochirurgo che mi ha prescritto questi esami mi ha semplicemente detto di risentìrci tra un mese e mezzo, pertanto non ho neanche fissato un appuntamento ancora, dal momento che è irreperibile e il suo studio in Calabria è in funzione una volta al mese. Sono anche disposta a spostarmi in cerca di un medico competente che mi possa aiutare davvero e al più presto. Sono davvero esausta per i continui dolori che si alternano anche a forti mal di testa e difficoltà motoria. Ho paura che possa degenerare. Mi potrebbe indicare una struttura efficiente giù al sud o altrove?
La ringrazio.
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Scusate non mi ero accorto che il Collega aveva già risposto.
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Utente
Utente
Ringrazio anche lei per la risposta. Mi impegnerò a perdere peso peró nel frattempo vorrei una cura che mi allievi i dolori.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Segua le indicazioni che Le ho fornito.
Non esiste una bacchetta magica che risolva, sia pur temporaneamente, il problema nell'attesa che un diverso comportamento lo risolva definitivamente.
Cordialità.
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