Opportunità intervento su donna di 83 anni
salve mia madre di 83 anni presenta problemi deambulatori con vistoso gonfiore degli arti inferiori, attualmente in terapia anticoagulante per pregressa trombo flebite avvenuta da circa 10 anni.
Riporto risultato RM per verificare se può essere opprotuno sottoporla a visita ortopedica o neurochirurgica per eventuale intervento.
Ringrazio anticipatamente.
Corrado ROMEO
Scoliosi lomabre sinitroconvessa a piccolo raggio con curva di compenso la tratto di passaggio dorsolombare.
Sotefitosi marginale somatica anteriore e laterle particolarmente accentuata nelle convessita delle curve scoliotiche.
Spondilodiscopatia diffusa anvanzata•di alto--grado dell'intero rachide dorsale Atropatia degenerativa asimmetrica dei massicci articolari posteriori,
Stenosi osteofitosica faccettale e marginosomatica del neuroforame L5-S1 di destra; analoghe alterazioni di entità minore si osservano a carico dei neuroforami L1-L2 ed L2-L3 di sinistra.
Protrusione discale posteriore ad ampio raggio L3-L4 che determina impronta tecale con riduzione relativa dei diametri anteroposteriori dello speco vertebrale e riduzione dell'ampiezza dei neuroforami cui concorrono anche osteofiti facettali anteriori.
Discopatia di altissimo grado L4-L5 con obliterazione dello spazio discale, fusione parziale degli spondili ed ostefitosi marginale somatica posteriore e laterale che determina modesta impronta durale e riduzione dell'ampiezza dei neurforami bilateralmente.
Angioma L3 che interessa l'intero emisoma destro.
Modificazioni involutive algodistrofiche croniche (Modic Il) diffuse del tratto lombare. Non alterazioni patologiche a carico del midollo spinale nel tratto esplorato.
Riporto risultato RM per verificare se può essere opprotuno sottoporla a visita ortopedica o neurochirurgica per eventuale intervento.
Ringrazio anticipatamente.
Corrado ROMEO
Scoliosi lomabre sinitroconvessa a piccolo raggio con curva di compenso la tratto di passaggio dorsolombare.
Sotefitosi marginale somatica anteriore e laterle particolarmente accentuata nelle convessita delle curve scoliotiche.
Spondilodiscopatia diffusa anvanzata•di alto--grado dell'intero rachide dorsale Atropatia degenerativa asimmetrica dei massicci articolari posteriori,
Stenosi osteofitosica faccettale e marginosomatica del neuroforame L5-S1 di destra; analoghe alterazioni di entità minore si osservano a carico dei neuroforami L1-L2 ed L2-L3 di sinistra.
Protrusione discale posteriore ad ampio raggio L3-L4 che determina impronta tecale con riduzione relativa dei diametri anteroposteriori dello speco vertebrale e riduzione dell'ampiezza dei neuroforami cui concorrono anche osteofiti facettali anteriori.
Discopatia di altissimo grado L4-L5 con obliterazione dello spazio discale, fusione parziale degli spondili ed ostefitosi marginale somatica posteriore e laterale che determina modesta impronta durale e riduzione dell'ampiezza dei neurforami bilateralmente.
Angioma L3 che interessa l'intero emisoma destro.
Modificazioni involutive algodistrofiche croniche (Modic Il) diffuse del tratto lombare. Non alterazioni patologiche a carico del midollo spinale nel tratto esplorato.
[#1]
Egr. signore,
se il deficit della deambulazione è di una certa consistente gravità ed è sicuramente dovuto (come è probabile) alla stenosi del canale vertebrale (canale ristretto che comprime le strutture nervose in esso contenute), l'intervento è indicato.
Controindicazioni potrebbero invece esserci se le condizioni generali fossero scadute, se vi fosse una importante cardiopatia, o altre affezioni a carico di altri organi (fegato,reni),
Ovviamente,prima di procedere all'intervento,il chirurgo dovrà avere il via libera dell'anestesista che dovrà anch'egli valutare il grado di eventuali rischi.
Cordialmente
se il deficit della deambulazione è di una certa consistente gravità ed è sicuramente dovuto (come è probabile) alla stenosi del canale vertebrale (canale ristretto che comprime le strutture nervose in esso contenute), l'intervento è indicato.
Controindicazioni potrebbero invece esserci se le condizioni generali fossero scadute, se vi fosse una importante cardiopatia, o altre affezioni a carico di altri organi (fegato,reni),
Ovviamente,prima di procedere all'intervento,il chirurgo dovrà avere il via libera dell'anestesista che dovrà anch'egli valutare il grado di eventuali rischi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 15/11/2012.
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