Ernie del disco

Salve, sono un ragazzo di 27 anni, peso 93 kg e di altezza 191 cm. Mi rivolgo a voi perchè non so pìù a che Santo votarmi.
Sono stato operato già 2 volte di ernia del disco nel giro di 6 mesi. La prima volta il 24/11/2010 ho subito l'intervento allo spazio L5-S1, nonostante avessi anche un'altra ernia in L5-L4, i dottori decisero di non toccarla in quanto trovarono una stenosi del canale spinale e quindi dovettero sistemarla. Il secondo intervento l'ho subito il 01/06/2011 a soli 6 mesi di distanza in quanto avevo più dolori rispetto al periodo in cui non ero stato proprio operato, quindi andarono ad intervenire su L4-L5.
Come terapia mi prescrissero di fare nuoto tutta la vita, cosa che faccio 3 volte alla settimana da settembre 2011.
Dopo questi interventi il dolore alla schiena è scomparso, ma la gamba destra non è mai pìù tornata come prima, la differenza tra la sinistra ( sana) e quella destra ( dove ho sempre percepito il dolore) è sempre evidente in qualsiasi momento della giornata.
Son stato abbastanza bene per un pò, anche se non sono mai riuscito a salire una rampa di scale senza che avvertissi dolore al polpaccio. Tuttavia nell'ultimo periodo il doloro al polpaccio stava ridiventando costante, accompagnato da dolore e bruciore nella zona della spalla sinistra.
Ho deciso così di farmi una RM colonna in toto, e questo è il risultato:

Tecnica FSE
Esame esguito in condizioni basali

Lombare
Modesta disidratazione e riduzione di spessore dei dischi compresi tra L4 ed S1.
Segni di osteocondrosi e di osteofitosi margino-somatica.
Esiti chirurgici in L5-S1 verosimilmente.
A livello L5-S1, modesta protusione discale posteriore mediana-paramediana sinistra.
In L4-L5, bulging discale con focale ernia posteriore mediana.
Minimo bulging simmetrico in L3-L4.
Reperto analogo in L2-L3
In D12-L1 circoscritta ernia discale posteriore paramediana sinistra.
Ampiezza del canale vertebrale nei limiti della norma.
Cono midollare in posizione fisiologica.
In via collaterale, si segnala la presenza di formazione litiasica rotondeggiante a livello del fondo della colecisti; approfondimento diagnostico.

Dorsale
Lieve scoliosi sn-convessa
Regolari l'ampiezza del canale vertebrale ed il calibro del midollo spinale
In D11-D12, ernia discale posteriore preforaminale destra.
In D9-D10, più evidente ernia discale posteriore paramediana e preforaminale destra.
Circosritta protusione discale posteriore paramediana destra a livello D8-D9

Cervicale
Regolari l'ampiezza del canale vertebrale ed il calibro del midollo spinale.
Minima riduzione di tono idrico dei dischi intersomatici
Lieve procidenza discale ad ampio raggio, simmetrica in C3-C4
Focale procidenza discale posteriore mediana, di lieve entità. in C4-C5.
Lieve protusione discale anche a livello C5-C6
Focale procidenza discale posteriore mediana a livello C6-C7


La domanda è, che cosa posso fare ? Sembra che la mia schiena stia collassando!!
Attendo risposte, Grazie mille...
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Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
gentile signore,
in effetti sembra che siano più i livelli danneggiati che quelli sani!! Per la sua giovane età è abbastanza inusuale la persistenza di tanti problemi.
Allora, cominciamo escludendo le 'ernie' dorsali, visto che i sintomi che riferisce non hanno niente a che fare con esse.
Direi che comunque anche a livello cervicale i reperti sono minimi, visto che il radiologo usa iltermine ripetuto di 'procidenza', a mio parere di significato ancor meno grave che 'protrusione'.
La terminologia usata per descrivere i reperti a livello lombosacrale sono poco più rilevanti, trattandosi di protrusioni o 'bulging', quindi non di ernia.
L'unico livello in cui più evidente risulta il disturbo è in realtà D12-L1. I sintomi riferibili a questo livello però non sono proiettati al polpaccio, come lei riferisce, ma in altre sedi.
Io prroporrei un completamento delle indagini con elettromiografia sui territori radicolari lombosacrali, potenziali evocati (SEP e MEP) con stimolo sia dagli arti superiori che inferiori (mediano e SPI), che potrebbero confortare le impressioni ricevute dalle immagini radiologiche.
Le sue condizioni dipendono anche dalla sua attività lavorativa (o sportiva, se fa sport intensi) e dalla sua mole fisica. Risulterebbe in sovrappeso quindi un controllo dietologico può essere utile.
Come presidio terapeutico ora come ora mi orienterei su trattamento fisioterapico. Se il dolore è il sintomo prevalente si potrebbe contattare un centro di terapia del dolore.
In attesa di sue notizie
i più cordiali saluti

Dr. Alessandro  Rinaldi