Vertigini - labirintite - diturbi cognitivi.
Buongiorno, da circa 20 anni ho problemi di vertigini che limitano la mia qualità di vita quotidiana. Posso solo effettuare movimenti di convivenza con le mie vertigini. A letto devo distendermi tenendo il corpo sul lato destro. Ho fatto delle visite e mi è stata diagnosticata una labirintite cronica a sx. Avverto in modo assessivo e permanente, acufeni ( maggiormente all'orecchio dx). Alcune volte quando sono in dormiveglia, gli acufeni li sento ancora più forti, accompagnati da scosse elettriche in testa. Da quel momento mi blocco come avessi una paralisi generalizzata. Di tutto questo io mi rendo conto e per sbloccarmi mi concentro al massimo. Subitaneamente mi alzo e cammino per casa, accusando sensazione di testa vuota dal lato dell'orecchio dx. Dopo una mezzora mi ricorico, non avendo poi grossi problemi. Mentre, se non mi alzo, queste crisi si ripetono per più volte e durante il giorno mi sento tanto ma tanto stanco. Da circa 18 mesi soffro di lievi disturbi cognitivi e sono sotto controllo. Nel mese di aprile 2012 ho fatto una RMN CEREBRALE senza contrasto e RMN ROCCHE PETROSE . La risonanza è stata visionata da un neurologo il quale mi detto di rifare la RMN tra sei mesi e mi ha consigliato di chiedere un consulto presso un neurochirugo. A tal proposito, vorrei gentilmente un vostro parere in quanto sono preoccupato dal tipo di lettura così evidenziata: Il sistema ventricolare è sulla linea mediana, di normale volume e morfologia.
Di normale aspetto gli spazi subaracnoidei della base e della convessità.
Visibili solo alcune puntiformi ed aspecifiche iperintensità, nella sequenza Flair, nella sostanza bianca sottocorticale parietale dx e frontale sinistra ed in quella periventricolare da ambo i lati.
Nella sequenza in echo di gradiente T2*, eseguita in questo controllo, si osserva un piccolo nucleo ipointenso nel peduncolo cerebellare medio di destra.
Nelle immagini ottenute, comprendenti la sequenza volumetrica T2, i pacchetti acustico-facciali hanno aspetto regolare. Quote di ristagno flogistico nella mastoide dx.
Ringraziando invio cordialità.
Di normale aspetto gli spazi subaracnoidei della base e della convessità.
Visibili solo alcune puntiformi ed aspecifiche iperintensità, nella sequenza Flair, nella sostanza bianca sottocorticale parietale dx e frontale sinistra ed in quella periventricolare da ambo i lati.
Nella sequenza in echo di gradiente T2*, eseguita in questo controllo, si osserva un piccolo nucleo ipointenso nel peduncolo cerebellare medio di destra.
Nelle immagini ottenute, comprendenti la sequenza volumetrica T2, i pacchetti acustico-facciali hanno aspetto regolare. Quote di ristagno flogistico nella mastoide dx.
Ringraziando invio cordialità.
[#1]
Gentile signore,
Da quello che lei riferisce sembrerebbe prevalere un interesse otolaringoiatrico, vista la diagnosi già posta di labirintite cronica e, alla RM, la presenza di una mastoidite. Quindi mi sembra d'uopo un regolare controllo specialistico ORL con misure antinfiammatorie e sintomatiche antivertigine che spero le abbiano già prescritto.
Un aspetto che merita interesse neurochirurgico è invece il piccolo nucleo ipointenso in RM sequenza T2 GRE, che potrebbe essere un piccolo angioma cavernoso.
Questi rappresentano delle malformazioni vascolari cerebrali a basso flusso, con ridotto rischio emorragico, che possono essere silenti per tutta la vita, o dare manifestazioni cliniche legate ad irritazione del tessuto cerebrale circostante (epilessia) o a versamenti emorragici di solito molto contenuti.
Nel suo caso va innanzitutto confermata la natura a cura di un esperto neuroradiologo con visione diretta delle immagini radiologiche. Il rischio di epilessia non c'è per la sede anatomica. Resta da osservare in controlli RM successivi il comportamento spontaneo della lesione, che in effetti per la sede anatomica potrebbe contribuire alla sindrome vertiginosa.
Cordiali saluti,
Da quello che lei riferisce sembrerebbe prevalere un interesse otolaringoiatrico, vista la diagnosi già posta di labirintite cronica e, alla RM, la presenza di una mastoidite. Quindi mi sembra d'uopo un regolare controllo specialistico ORL con misure antinfiammatorie e sintomatiche antivertigine che spero le abbiano già prescritto.
Un aspetto che merita interesse neurochirurgico è invece il piccolo nucleo ipointenso in RM sequenza T2 GRE, che potrebbe essere un piccolo angioma cavernoso.
Questi rappresentano delle malformazioni vascolari cerebrali a basso flusso, con ridotto rischio emorragico, che possono essere silenti per tutta la vita, o dare manifestazioni cliniche legate ad irritazione del tessuto cerebrale circostante (epilessia) o a versamenti emorragici di solito molto contenuti.
Nel suo caso va innanzitutto confermata la natura a cura di un esperto neuroradiologo con visione diretta delle immagini radiologiche. Il rischio di epilessia non c'è per la sede anatomica. Resta da osservare in controlli RM successivi il comportamento spontaneo della lesione, che in effetti per la sede anatomica potrebbe contribuire alla sindrome vertiginosa.
Cordiali saluti,
Dr. Alessandro Rinaldi
[#2]
Utente
Gent.mo Dottore, la ringrazio vivamente per il Suo consulto! E' stato molto esauriente nella descrizione e valutazione del mio problema. Se non disturbo oltremodo, vorrei avere un consiglio sulla tempistica per ripetere la RMN, tenendo presente che quella citata è stata fatta ad aprile 2012 e sapere se questa mia paralisi generalizzata e scosse elettriche alla testa (da quando avevo 14 anni) in dormiveglia (anche di giorno), possono essere dovute al piccolo nucleo ipointenso. Dimenticavo di dire che ho una sinistosi abbastanza marcata alla cervicale C2-C3 e piccola lesione disco osteofitaria mediana paramediana sinistra C3-C4. Ringraziando per la Sua disponibilità saluto cordialmente.
[#3]
Allora
per cio' che riguarda la Rm controllo puo' organizzarsi a breve visto che siamo nell'arco dei sei mesi dalla precedente.
In merito ai segni radiologici cervicali che dovrebbe riportare con maggiore chiarezza possono anche questi essere causa di sindrome vertiginosa.
In attesa di sue nuove
cordiali saluti
per cio' che riguarda la Rm controllo puo' organizzarsi a breve visto che siamo nell'arco dei sei mesi dalla precedente.
In merito ai segni radiologici cervicali che dovrebbe riportare con maggiore chiarezza possono anche questi essere causa di sindrome vertiginosa.
In attesa di sue nuove
cordiali saluti
[#4]
Allora
per cio' che riguarda la Rm controllo puo' organizzarsi a breve visto che siamo nell'arco dei sei mesi dalla precedente.
In merito ai segni radiologici cervicali che dovrebbe riportare con maggiore chiarezza possono anche questi essere causa di sindrome vertiginosa.
In attesa di sue nuove
cordiali saluti
per cio' che riguarda la Rm controllo puo' organizzarsi a breve visto che siamo nell'arco dei sei mesi dalla precedente.
In merito ai segni radiologici cervicali che dovrebbe riportare con maggiore chiarezza possono anche questi essere causa di sindrome vertiginosa.
In attesa di sue nuove
cordiali saluti
[#5]
Allora
per cio' che riguarda la Rm controllo puo' organizzarsi a breve visto che siamo nell'arco dei sei mesi dalla precedente.
In merito ai segni radiologici cervicali che dovrebbe riportare con maggiore chiarezza possono anche questi essere causa di sindrome vertiginosa.
In attesa di sue nuove
cordiali saluti
per cio' che riguarda la Rm controllo puo' organizzarsi a breve visto che siamo nell'arco dei sei mesi dalla precedente.
In merito ai segni radiologici cervicali che dovrebbe riportare con maggiore chiarezza possono anche questi essere causa di sindrome vertiginosa.
In attesa di sue nuove
cordiali saluti
[#6]
Utente
Gent.mo Dottore, ringrazio nuovamente per la Sua cortese delucidazione in merito ai tempi per ripetere la RM e ai problemi cervicali. La descrizione trasmessa sulla cervicale riguarda una RMN spinale cervicale fatta nel novembre del 2008 e che riporta la seguente dicitura: Discreti aspetti spondilosici.
Sinistosi C2-C3. piccola lesione disco osteofitaria mediana paramediana sinistra C3-C4. minime creste disco osteofitarie C4-C5, C5-C6, C6-C7. Canale di normale ampiezza. Midollo regolare. A parte questo, mi scuso se posso sembrare ripetitivo, vorrei sapere se ci può essere connessione tra il piccolo nucleo ipointenso nel peduncolo cerebellare medio di dx diagnosticato alla RM e i miei disturbi sempre più frequenti che avverto alla testa in dormiveglia (anche di giorno): Acufeni assordanti, scosse elettriche e senso di testa vuota sul lato dx (appunto luogo del problema al peduncolo di dx). Con deferenti ossequi, auguro una buona giornata.
Sinistosi C2-C3. piccola lesione disco osteofitaria mediana paramediana sinistra C3-C4. minime creste disco osteofitarie C4-C5, C5-C6, C6-C7. Canale di normale ampiezza. Midollo regolare. A parte questo, mi scuso se posso sembrare ripetitivo, vorrei sapere se ci può essere connessione tra il piccolo nucleo ipointenso nel peduncolo cerebellare medio di dx diagnosticato alla RM e i miei disturbi sempre più frequenti che avverto alla testa in dormiveglia (anche di giorno): Acufeni assordanti, scosse elettriche e senso di testa vuota sul lato dx (appunto luogo del problema al peduncolo di dx). Con deferenti ossequi, auguro una buona giornata.
[#7]
Gentile Signore,
Consulterò quanto disponibile in letteratura, ma non mi risulta che i disturbi di cui chiede possano essere in relazione con la lesione del peduncolo cerebellare medio.
In termini pratici consideri che si tratta di strutture del sistema nervoso centrale di funzione delicatissima come tutte le strutture del tronco dell'encefalo e difficilmente suscettibili di trattamento chirurgico. Al contrario anche un angioma venoso che non abbia sanguinato difficilmente darà una sintomatologia come da lei riferito.Comunque la informerò su eventuali note scientifiche sull'argomento.
Cordiali saluti
Consulterò quanto disponibile in letteratura, ma non mi risulta che i disturbi di cui chiede possano essere in relazione con la lesione del peduncolo cerebellare medio.
In termini pratici consideri che si tratta di strutture del sistema nervoso centrale di funzione delicatissima come tutte le strutture del tronco dell'encefalo e difficilmente suscettibili di trattamento chirurgico. Al contrario anche un angioma venoso che non abbia sanguinato difficilmente darà una sintomatologia come da lei riferito.Comunque la informerò su eventuali note scientifiche sull'argomento.
Cordiali saluti
[#9]
Gentile Signore,
i recenti dati in letteratura mi sono sembrati quanto mai generici nell'affrontare lo specifico problema delle lesioni in corrispondenza del peduncolo cerebellare medio.
Molto più interessanti gli aspetti anatomici e di conseguenza i significati funzionali desumibili da quanto meravigliosamente riportato in un ormai vecchio libro di neuroanatomia: A. Brodal: Neurological Anatomy - In relation to clinical medicine, 1969.
La premessa è che il cervelletto in generale rappresenti 'Il ganglio principale del sistema propriocettivo'. Il sistema propriocettivo è rappresentato in questo caso dall'insieme delle vie nervose del sistema nervoso centrale che integrano le informazioni in arrivo dagli organi interni con le risposte che il sistema nervoso centrale da' agli stessi organi. Un universo di informazioni in continuo traffico!! Successivamente l'autore ci informa che il cervelletto 'coordina e controlla praticamente ogni funzione in cui è coinvolto il sistema nervoso': praticamente un sistema di doppio controllo perennemente in funzione nel cervello!
Scendiamo un pò più nei particolari. Il cervelletto è suddivisibile grossolanamente in tre porzioni, che via via hanno seguito lo sviluppo del cervello dalle forme animali più semplici a quelle più evolute. Così abbiamo l'archicerebellum, il più antico situato nella porzione posteriore; il paleocerebellum, meno antico e situato anteriormente; il neocerebellum, il più recente, situato nella porzione centrale del cervelletto e detto anche pontocerebellum, quello che ci interessa di più in questo caso..
Proprio questo è connesso al tronco encefalo e al cervello attraverso il peduncolo cerebellare medio (brachium pontis) nella porzione del troncoencefalo che si chiama ponte. E' una stazione importantissima, in cui si trovano nuclei (stazioni nervose centrali) in cui fibre provenienti da tutta la corteccia cerebrale si connettono con fibre che si proiettano attraverso il peduncolo cerebellare medio alla corteccia del cervelletto. Ogni funzione della corteccia cerebrale è come dire rispecchiata sulla corteccia del cervelletto. Di questo non è possibile dire in poche parole il significato, altro che il cervelletto ha una funzione di controllo e modulazione sulla attività di tutta la corteccia cerebrale. Probabilmente ordinando le funzioni in modo da evitare il caos di troppe funzioni contemporaneamente, in competizione tra loro.
'Acufeni, scosse elettriche e senso di testa vuota'...possono essere segni di una alterata funzione di controllo su alcune delle tante spontanee attività della corteccia cerebrale? non si può dare una risposta certa, ma è possibile.
Concluderei però con uno degli ultimi pensieri con cui l'autore contribuisce a definire la funzione del cervelletto. Vi è una notevole capacità di compensazione di fronte a lesioni che avvengono nel cervelletto. La compensazione può essere completa, tanto che a volte dopo qualche tempo restano solo poche tracce del danno iniziale.
Spero che questa lunga spiegazione possa in qualche modo interessarla e ancor più permetterle di affrontare ragionevolmente il momento particolare.
Con cordialità
i recenti dati in letteratura mi sono sembrati quanto mai generici nell'affrontare lo specifico problema delle lesioni in corrispondenza del peduncolo cerebellare medio.
Molto più interessanti gli aspetti anatomici e di conseguenza i significati funzionali desumibili da quanto meravigliosamente riportato in un ormai vecchio libro di neuroanatomia: A. Brodal: Neurological Anatomy - In relation to clinical medicine, 1969.
La premessa è che il cervelletto in generale rappresenti 'Il ganglio principale del sistema propriocettivo'. Il sistema propriocettivo è rappresentato in questo caso dall'insieme delle vie nervose del sistema nervoso centrale che integrano le informazioni in arrivo dagli organi interni con le risposte che il sistema nervoso centrale da' agli stessi organi. Un universo di informazioni in continuo traffico!! Successivamente l'autore ci informa che il cervelletto 'coordina e controlla praticamente ogni funzione in cui è coinvolto il sistema nervoso': praticamente un sistema di doppio controllo perennemente in funzione nel cervello!
Scendiamo un pò più nei particolari. Il cervelletto è suddivisibile grossolanamente in tre porzioni, che via via hanno seguito lo sviluppo del cervello dalle forme animali più semplici a quelle più evolute. Così abbiamo l'archicerebellum, il più antico situato nella porzione posteriore; il paleocerebellum, meno antico e situato anteriormente; il neocerebellum, il più recente, situato nella porzione centrale del cervelletto e detto anche pontocerebellum, quello che ci interessa di più in questo caso..
Proprio questo è connesso al tronco encefalo e al cervello attraverso il peduncolo cerebellare medio (brachium pontis) nella porzione del troncoencefalo che si chiama ponte. E' una stazione importantissima, in cui si trovano nuclei (stazioni nervose centrali) in cui fibre provenienti da tutta la corteccia cerebrale si connettono con fibre che si proiettano attraverso il peduncolo cerebellare medio alla corteccia del cervelletto. Ogni funzione della corteccia cerebrale è come dire rispecchiata sulla corteccia del cervelletto. Di questo non è possibile dire in poche parole il significato, altro che il cervelletto ha una funzione di controllo e modulazione sulla attività di tutta la corteccia cerebrale. Probabilmente ordinando le funzioni in modo da evitare il caos di troppe funzioni contemporaneamente, in competizione tra loro.
'Acufeni, scosse elettriche e senso di testa vuota'...possono essere segni di una alterata funzione di controllo su alcune delle tante spontanee attività della corteccia cerebrale? non si può dare una risposta certa, ma è possibile.
Concluderei però con uno degli ultimi pensieri con cui l'autore contribuisce a definire la funzione del cervelletto. Vi è una notevole capacità di compensazione di fronte a lesioni che avvengono nel cervelletto. La compensazione può essere completa, tanto che a volte dopo qualche tempo restano solo poche tracce del danno iniziale.
Spero che questa lunga spiegazione possa in qualche modo interessarla e ancor più permetterle di affrontare ragionevolmente il momento particolare.
Con cordialità
[#10]
Utente
Gent. Dottore , ringrazio con gratitudine ed ammirazione per l'interesse profuso verso la mia persona esplicando in modo particolareggiato le argomentazioni inerenti al mio problema. Ho letto con grande interesse il tutto ed il modo in cui l'argomento è stato trattato mi ha trasmesso sicurezza e serenità. Apprezzando la Sua grande Professionalità ed Umanità saluto con stima.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.2k visite dal 08/11/2012.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.