Arnold chari i - ernia dorsale - paralisi muscolo retto laterale
Buon giorno,
mi è stata riscontrata una ernia dorsale (D7-D8) che non impronta il midollo, una Arnold Chiari I senza apparente compressione sul midollo spinale e l'oculista, confermata poi dal neurochirurgo, una paralisi del muscolo retto laterale di sinistra, (fondo oculare nella norma). EMG ed ENG che ha solo evidenziato solo un ritardo di conduzione nervosa VCS del nervo mediano destro. Ho dolore dorsale da tanto, aggiungo che ho una severa forma di osteoporosi con crollo vertebrale ed affossamento D4-D7 (in terapia). Soffro di mal di testa da tantissimi anni (dolore pulsante sotto sforzo). Il primo neurochirurgo ha consigliato un intervento di "decompressione", il secondo non ha parlato di intervento, ha consigliato una terapia a base di antiinfiammatori non steroidei, miorlassante, collare morbido e fisiochinesiterapia. Ho usato per anni antiinfiammatori e miorilassanti, assumo triptani, indometacina e oppiacei senza beneficio alcuno. Ho girato per anni vari centri per la cura delle cefalee e nessuno mai si è accorto di questa discesa delle tonsille cerebellari o Arnold Chari. L'ultimo neurochirurgo dice che non è di sua pertinenza la paralisi del muscolo dell'occhio sinistro. Gli specialisti mi liquidano con farmaci che ho già usato e nessuno riesce a comprendere che sono io quella che subisce la sintomatologia invalidante. Cos'altro mi rimane da fare?
Grazie per la cortese attenzione.
mi è stata riscontrata una ernia dorsale (D7-D8) che non impronta il midollo, una Arnold Chiari I senza apparente compressione sul midollo spinale e l'oculista, confermata poi dal neurochirurgo, una paralisi del muscolo retto laterale di sinistra, (fondo oculare nella norma). EMG ed ENG che ha solo evidenziato solo un ritardo di conduzione nervosa VCS del nervo mediano destro. Ho dolore dorsale da tanto, aggiungo che ho una severa forma di osteoporosi con crollo vertebrale ed affossamento D4-D7 (in terapia). Soffro di mal di testa da tantissimi anni (dolore pulsante sotto sforzo). Il primo neurochirurgo ha consigliato un intervento di "decompressione", il secondo non ha parlato di intervento, ha consigliato una terapia a base di antiinfiammatori non steroidei, miorlassante, collare morbido e fisiochinesiterapia. Ho usato per anni antiinfiammatori e miorilassanti, assumo triptani, indometacina e oppiacei senza beneficio alcuno. Ho girato per anni vari centri per la cura delle cefalee e nessuno mai si è accorto di questa discesa delle tonsille cerebellari o Arnold Chari. L'ultimo neurochirurgo dice che non è di sua pertinenza la paralisi del muscolo dell'occhio sinistro. Gli specialisti mi liquidano con farmaci che ho già usato e nessuno riesce a comprendere che sono io quella che subisce la sintomatologia invalidante. Cos'altro mi rimane da fare?
Grazie per la cortese attenzione.
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Neurochirurgo
Gentile Utente,
la descrizione dei distiurbi che lei ha riportato rendono indispensabile certamente una valutazione visiva diretta degli accertamenti eseguiti e una sua valutazione clinica che inquadri la sua persona nella sua globalità anche alla luce di patologie concomitanti attuali o passate che possono facilitare una precisa diagnosi. Lei parla di ernia discale dorsale D7-D8 (che però non impronta il midollo) ma parla anche di un crollo vertebrale osteoporotico esteso da D4 a D7: potrebbe essere probabile quindi che il dolore spiccato che riferisce, specie se maggiore in posizione supina, sia legato alle deformazioni vertebrali da osteoporosi (una Risonanza Magnetica con sequenze STIR le può dare qualche notizia sull'epoca d'insorgenza di quelle deformazioni) e non tanto all'ernia; riferisce di una paralisi del muscolo retto laterale all'occhio sinistro che meriterebbe di essere attenzionata un po' di più dal punto di vista diagnostico magari con una Risonanza Magnetica completa e corredata da sequenze angiografiche arteriose e venose e con sequenze per studio dei nervi cranici prima di escludere cause neurochirurgiche. Solo in quest'ultimo caso poi sarà indicato un approccio neurologico (esistono varie cause di problematiche simili, talora anche apparentemente banali per la loro origine, che hanno origine neurologica). Riferisce di una malformazione di Chiari tipo I (diagnosticata forse con una Risonanza Magnetica) ma sono dati un po' limitati senza una valutazione clinica diretta per poterli mettere in relazione con la cefalea (che non sembra dai caratteri descritti comunque ascrivibile alla Chiari). Non posso che consigliarle quindi di fare eseguire un'ulteriore rivalutazione del suo caso magari dopo aver eseguito una più completa diagnostica.
La saluto cordialmente.
la descrizione dei distiurbi che lei ha riportato rendono indispensabile certamente una valutazione visiva diretta degli accertamenti eseguiti e una sua valutazione clinica che inquadri la sua persona nella sua globalità anche alla luce di patologie concomitanti attuali o passate che possono facilitare una precisa diagnosi. Lei parla di ernia discale dorsale D7-D8 (che però non impronta il midollo) ma parla anche di un crollo vertebrale osteoporotico esteso da D4 a D7: potrebbe essere probabile quindi che il dolore spiccato che riferisce, specie se maggiore in posizione supina, sia legato alle deformazioni vertebrali da osteoporosi (una Risonanza Magnetica con sequenze STIR le può dare qualche notizia sull'epoca d'insorgenza di quelle deformazioni) e non tanto all'ernia; riferisce di una paralisi del muscolo retto laterale all'occhio sinistro che meriterebbe di essere attenzionata un po' di più dal punto di vista diagnostico magari con una Risonanza Magnetica completa e corredata da sequenze angiografiche arteriose e venose e con sequenze per studio dei nervi cranici prima di escludere cause neurochirurgiche. Solo in quest'ultimo caso poi sarà indicato un approccio neurologico (esistono varie cause di problematiche simili, talora anche apparentemente banali per la loro origine, che hanno origine neurologica). Riferisce di una malformazione di Chiari tipo I (diagnosticata forse con una Risonanza Magnetica) ma sono dati un po' limitati senza una valutazione clinica diretta per poterli mettere in relazione con la cefalea (che non sembra dai caratteri descritti comunque ascrivibile alla Chiari). Non posso che consigliarle quindi di fare eseguire un'ulteriore rivalutazione del suo caso magari dopo aver eseguito una più completa diagnostica.
La saluto cordialmente.
[#2]
Utente
Grazie Dott. Barone per la risposta tempestiva. Sicuramente non potrà rispondere alla mia prossima domanda: "Devo mica prescrivermi io quali sono le indagini da fare?". Ho notato che i medici si limitano alle immagini senza chiedere quale sia la sintomatologia... Posso solo aggiungere che per il mal di testa ho girato vari centri per la cura e prevenzione delle cefalee, sono andata anche a Firenze, senza ottenere risultati apprezzabili. Il dolore dorsale è indipendente dalla posizione che assumo, anzi, se inspiro il dolore è più intenso. Il mal di testa sempre presente è accompagnato spesso da vertigini soggettive con nausea. In passato ho consultato anche l'otorino, ho eseguito l'esame vestibolare che ha dato esito negativo. A questo punto non mi rimane che convivere con i miei problemi.
Cordialmente,
Rosa
Cordialmente,
Rosa
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 23/10/2012.
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