Il mio medico curante mi ha fatto fare una risonanza, ho fatto un copia incolla del referto
Salve, sono un ragazzo di 43 anni da un po' di tempo avverto dolori alla schiena zona lombosacrale e parte alta del gluteo sinistro questo succede un paio di volte l'anno, in quei periodi ho fatto punture di bentelan e toradol, l'ultima volta non ho risolto il problema e il mio medico curante mi ha fatto fare una risonanza, ho fatto un copia incolla del referto: RM LOMBO-SACRALE
Esame condotto con tecnica SE e TSE; immagini pesate in T1 e T2 secondo piani di scansione sagittale ed assiali.
Ridotto grado della fisiologica lordosi con tendenza alla rettilineizzazione, in clinostatismo.
Patologia degenerativa delle unità disco-somatiche rappresentata da lieve riduzione dello spessore con tenue
disidratazione discale:
L5-S1: protrusione ad ampio raggio del margine posteriore discale, cui si associa la presenza di protrusione focale
discale posteriore paramediana destra.
L4-L5: protrusione dell'anello fibroso discale , con modico impegno bilaterale dei forami di coniugazione , cui si associa
la presenza di protrusione erniaria discale posteriore paramediana - preforaminale sinistra.
L3-L4: minima protrusione ad ampio raggio del margine posteriore discale , cui si associa la presenza di minima salienza
focale discale posteriore mediana.
I suddetti reperti improntano il sacco durale.
Canale vertebrale di dimensioni nella norma.
Cono midollare in fisiologica posizione. volevo un vostro parere considerando che ho un appuntamento con il neurochirurgo a novembre. Grazie molte spero ad una vostra risposta
Esame condotto con tecnica SE e TSE; immagini pesate in T1 e T2 secondo piani di scansione sagittale ed assiali.
Ridotto grado della fisiologica lordosi con tendenza alla rettilineizzazione, in clinostatismo.
Patologia degenerativa delle unità disco-somatiche rappresentata da lieve riduzione dello spessore con tenue
disidratazione discale:
L5-S1: protrusione ad ampio raggio del margine posteriore discale, cui si associa la presenza di protrusione focale
discale posteriore paramediana destra.
L4-L5: protrusione dell'anello fibroso discale , con modico impegno bilaterale dei forami di coniugazione , cui si associa
la presenza di protrusione erniaria discale posteriore paramediana - preforaminale sinistra.
L3-L4: minima protrusione ad ampio raggio del margine posteriore discale , cui si associa la presenza di minima salienza
focale discale posteriore mediana.
I suddetti reperti improntano il sacco durale.
Canale vertebrale di dimensioni nella norma.
Cono midollare in fisiologica posizione. volevo un vostro parere considerando che ho un appuntamento con il neurochirurgo a novembre. Grazie molte spero ad una vostra risposta
[#1]
Gentile Sig.e,
il referto della RM descrive una discopatia (degenerazione discale) a più livelli.
In L4-5 una verosimile ernia discale sublegamentosa sinistra, che potrebbe essere responsabile del suo dolore gluteo.
Se non ha mai sofferto di una vera sciatalgia (dolore irradiato su tutto l'arto inferiore in regione posteriore o postero-laterale) proverei a continuare con terapia conservativa:
- FANS (+ gastroprotezione), seguito dal suo medico curante, per controllare il dolore
- fisiochinesiterapia + rieducazione posturale globale, per cercare di correggere l'assetto lombo-sacrale (ridotta lordosi)
- atletizzazione dei muscoli dorso-lombari ed addominali, nel suo caso con prevalenza sui primi
- evitare il carico improprio o eccessivo del tratto lombo-sacrale
Consiglio certamente una visita neurochirurgica per valutare l'esame obiettivo neurologico e l'eventuale persistenza dei sintomi
il referto della RM descrive una discopatia (degenerazione discale) a più livelli.
In L4-5 una verosimile ernia discale sublegamentosa sinistra, che potrebbe essere responsabile del suo dolore gluteo.
Se non ha mai sofferto di una vera sciatalgia (dolore irradiato su tutto l'arto inferiore in regione posteriore o postero-laterale) proverei a continuare con terapia conservativa:
- FANS (+ gastroprotezione), seguito dal suo medico curante, per controllare il dolore
- fisiochinesiterapia + rieducazione posturale globale, per cercare di correggere l'assetto lombo-sacrale (ridotta lordosi)
- atletizzazione dei muscoli dorso-lombari ed addominali, nel suo caso con prevalenza sui primi
- evitare il carico improprio o eccessivo del tratto lombo-sacrale
Consiglio certamente una visita neurochirurgica per valutare l'esame obiettivo neurologico e l'eventuale persistenza dei sintomi
Dr. Domenico Foti
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliero-Universitaria PISA
[#2]
Utente
gentilissimo dottore la ringrazio per la sua disponibilità e ne vorrei approfittare, se lei permette, ancora un pò: ho dimenticato di precisare che quando avvengono questi episodi di dolore sono così acuti che resto praticamente bloccato a volte anche per 6/7 giorni non riuscendo nemmeno a dare un colpo di tosse,il dolore piu forte lo avverto in basso alla schiena avendo quasi l'impressione che le vertebre si tocchino tra loro a secco, mi hanno parlato di intrvento nucleoplastica mi può dire di cosa si tratta e se ne vale la pena? la rirgrazio ancora per la disponibilità e la saluto.
[#3]
Gentile sig.e,
mi sembra di capire che le sue lombalgie acute dopo pochi giorni si risolvano. Quindi la terapia conservativa (riposo, FANS, fisiochinesi etc...) funziona.
Personalmente non ho esperienza diretta con la nucleoplastica.
Le posso dire che nel nostro reparto abbiamo deciso di non utilizzarla in quanto le evidenze scientifiche di efficacia non sono univoche. Consiste nel ridurre il materiale discale mediante l'uso di radioonde emesse da un trasmettitore inserito nel disco in via percutanea. Se cerca in web dei video sulla "nucleoplastica" dovrebbe trovare delucidazioni esaurienti. La metodica è ancora oggetto di controversie. Secondo alcuni, la bassa invasività della procedura rende meritevole il tentativo. Secondo altri autori, il numero di insuccessi e la percentuale di recidive la rende sconsigliabile.
Cordiali saluti
mi sembra di capire che le sue lombalgie acute dopo pochi giorni si risolvano. Quindi la terapia conservativa (riposo, FANS, fisiochinesi etc...) funziona.
Personalmente non ho esperienza diretta con la nucleoplastica.
Le posso dire che nel nostro reparto abbiamo deciso di non utilizzarla in quanto le evidenze scientifiche di efficacia non sono univoche. Consiste nel ridurre il materiale discale mediante l'uso di radioonde emesse da un trasmettitore inserito nel disco in via percutanea. Se cerca in web dei video sulla "nucleoplastica" dovrebbe trovare delucidazioni esaurienti. La metodica è ancora oggetto di controversie. Secondo alcuni, la bassa invasività della procedura rende meritevole il tentativo. Secondo altri autori, il numero di insuccessi e la percentuale di recidive la rende sconsigliabile.
Cordiali saluti
[#4]
Egr. signore,
nel condividere quanto ha espresso il collega che mi ha preceduto, vorrei precisare che, quand'anche si decidesse di utilizzare la nucleoplastica, questa ha ben precise indicazioni che non mi sembrano corrispondere al Suo caso, (anche se attualmente,come Le diceva il collega,queste sono sub judice, ovvero attendono il giudizio della Comunità Scientifica)
E' necessaria quindi la visita specialistica che dovrà valutare sia i sintomi soggettivi che eventualmente quelli rilevabili dall'esame clinico.
L'insieme della Sua storia clinica,le immagini, la caratteristica dei sintomi (insorgenza,intensità,frequenza), eventuali disturbi della forza muscolare consiglieranno allo specialista la via terapeutica migliore da seguire.
Con cordialità
nel condividere quanto ha espresso il collega che mi ha preceduto, vorrei precisare che, quand'anche si decidesse di utilizzare la nucleoplastica, questa ha ben precise indicazioni che non mi sembrano corrispondere al Suo caso, (anche se attualmente,come Le diceva il collega,queste sono sub judice, ovvero attendono il giudizio della Comunità Scientifica)
E' necessaria quindi la visita specialistica che dovrà valutare sia i sintomi soggettivi che eventualmente quelli rilevabili dall'esame clinico.
L'insieme della Sua storia clinica,le immagini, la caratteristica dei sintomi (insorgenza,intensità,frequenza), eventuali disturbi della forza muscolare consiglieranno allo specialista la via terapeutica migliore da seguire.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 21.4k visite dal 16/10/2012.
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Approfondimento su Ipertensione
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