Dubbio esito risonanza magnetica
Buonasera
i primi di luglio, per un incidente domestico, prendo una forte botta alla testa, lato destro.
Li per li ho sentito una botta molto forte, a seguire un fortissimo spavento. Dopo la botta non ho avuto sintomi tipo vomito, ne di svenimenti, sono stata sempre lucida, abbiamo quindi semplicemente messo del ghiaccio sulla parte colpita.
I giorni a seguire avevo male nel punto della botta, e a dirla tutta ancora adesso avverto dolore in una parte. Devo dire che l'evento mi ha psicologicamente molto impaurito, e continuo a pensarci.
Il mese successivo, quindi i primi di agosto, all'improvviso mentre ero sdraiata al letto a leggere un libro, sento il braccio sinistro come mancare, mi alzo e sento giramento di testa, mancanza d'aria, ho avuto una forte tachicardia, dovuta allo spavento. Ho collegato subito l'episodio alla botta in testa e mi sono spaventata ancor di piu'.
Vado dal medico di base, che è anche neurologo, racconto tutto l'accaduto e mi prescrive una risonanza magnetica senza mezzo di contrasto. Pero' lì per lì riconduce come causa dei sintomi della sera prima a una probabile cervicale, (su cui indagare eventualmente dopo, tramite raggi completi alla colonna) .
Mi sottopongo alla risonanza magnetica
L'esito è il seguente:
Lo studio dell'encefalo è stato eseguito mediante acquisizioni di tomogrammi sul piani assiale sagittale e coronale, con sequenze pesate in t1, t2 e flair.
I ventricoli laterali hanno normale forma e dimensione. III e IV ventricolo si trovano sulla linea mediana.
Si osserva una piccola stria ipointensa nelle sequanze t2 pesate in corrispondenza del nucleo lenticolare dal lato destro leggermente disomogeneo. Regolari gli spazi della base e della convessità cerebrale e cerebellare.
conclusione: l'esame evidenzia una probabile piccola malformazione venosa in corrispondenza del nucleo lenticolare e del globo pallito dal lato destro. Potrebbe essere utile in concomitanza con quadro clinico approfondito ripetendo l'esame anche dopo introduzione endovena del mezzo di contrasto.
Il lato destro è proprio il lato dove ho sbattuto, non mi dò pace.
Ho parlato con il professore neuroradiologo, relatore della rmn,e mi ha detto che se non ho piu altri sintomi neurologici successivi, non necessito di eseguire per forza la R.m. con mezzo di contrasto. Ha escluso che questa stria ipointensa possa ricondursi alla botta presa in testa.
Il medico di base, invece, ha detto di fare la rm anche con il contrasto, per vedere se si tratta di una cosa congenita opppure se è qualcosa che ha relazione con la botta presa.
1 Secondo voi ci puo essere nesso fra l'esito della rm e la botta?
2 Voi cosa mi consigliate, devo approfondire?
3 Vorrei sentire un altro neuroradiologo, avete un nominativo da suggerirmi, a Catania da contattare privatamente?
i primi di luglio, per un incidente domestico, prendo una forte botta alla testa, lato destro.
Li per li ho sentito una botta molto forte, a seguire un fortissimo spavento. Dopo la botta non ho avuto sintomi tipo vomito, ne di svenimenti, sono stata sempre lucida, abbiamo quindi semplicemente messo del ghiaccio sulla parte colpita.
I giorni a seguire avevo male nel punto della botta, e a dirla tutta ancora adesso avverto dolore in una parte. Devo dire che l'evento mi ha psicologicamente molto impaurito, e continuo a pensarci.
Il mese successivo, quindi i primi di agosto, all'improvviso mentre ero sdraiata al letto a leggere un libro, sento il braccio sinistro come mancare, mi alzo e sento giramento di testa, mancanza d'aria, ho avuto una forte tachicardia, dovuta allo spavento. Ho collegato subito l'episodio alla botta in testa e mi sono spaventata ancor di piu'.
Vado dal medico di base, che è anche neurologo, racconto tutto l'accaduto e mi prescrive una risonanza magnetica senza mezzo di contrasto. Pero' lì per lì riconduce come causa dei sintomi della sera prima a una probabile cervicale, (su cui indagare eventualmente dopo, tramite raggi completi alla colonna) .
Mi sottopongo alla risonanza magnetica
L'esito è il seguente:
Lo studio dell'encefalo è stato eseguito mediante acquisizioni di tomogrammi sul piani assiale sagittale e coronale, con sequenze pesate in t1, t2 e flair.
I ventricoli laterali hanno normale forma e dimensione. III e IV ventricolo si trovano sulla linea mediana.
Si osserva una piccola stria ipointensa nelle sequanze t2 pesate in corrispondenza del nucleo lenticolare dal lato destro leggermente disomogeneo. Regolari gli spazi della base e della convessità cerebrale e cerebellare.
conclusione: l'esame evidenzia una probabile piccola malformazione venosa in corrispondenza del nucleo lenticolare e del globo pallito dal lato destro. Potrebbe essere utile in concomitanza con quadro clinico approfondito ripetendo l'esame anche dopo introduzione endovena del mezzo di contrasto.
Il lato destro è proprio il lato dove ho sbattuto, non mi dò pace.
Ho parlato con il professore neuroradiologo, relatore della rmn,e mi ha detto che se non ho piu altri sintomi neurologici successivi, non necessito di eseguire per forza la R.m. con mezzo di contrasto. Ha escluso che questa stria ipointensa possa ricondursi alla botta presa in testa.
Il medico di base, invece, ha detto di fare la rm anche con il contrasto, per vedere se si tratta di una cosa congenita opppure se è qualcosa che ha relazione con la botta presa.
1 Secondo voi ci puo essere nesso fra l'esito della rm e la botta?
2 Voi cosa mi consigliate, devo approfondire?
3 Vorrei sentire un altro neuroradiologo, avete un nominativo da suggerirmi, a Catania da contattare privatamente?
[#1]
Gentile signora,
sicuramente quanto evidenziato alla RM non è in relazione al trauma.
Se c'è il sospetto di una malformazione venosa, è utile la RM con contrasto ed eventualmente una angio-RM anche se in alcuni casi, quest'ultima può non essere necessaria in quanto,se fosse un piccolo angioma, per la scarsa velocità del flusso di sangue in esso, non si evidenzierebbe.
Ne parli anche con un neurochirurgo.
Cordialmente
sicuramente quanto evidenziato alla RM non è in relazione al trauma.
Se c'è il sospetto di una malformazione venosa, è utile la RM con contrasto ed eventualmente una angio-RM anche se in alcuni casi, quest'ultima può non essere necessaria in quanto,se fosse un piccolo angioma, per la scarsa velocità del flusso di sangue in esso, non si evidenzierebbe.
Ne parli anche con un neurochirurgo.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 11/10/2012.
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