Discectomia cervicale C3C4

Buongiorno, volevo sottoporre alla vostra attenzione la situazione di mio padre. Circa un anno e mezzo fa mio padre inizia ad avvertire stanchezza alla gamba sinistra con progressivo peggioramento della deambulazione per ipostenia, per questo motivo ha eseguito controlli mediante risonanza magnetica cervicale, questo la risposta:
"Riduzione della fisiologica lordosi cervicale.
I dischi intersomatici cervicali specie nei tratti intermedio ed inferiore mostrano alterazioni degenerative con riduzione degli spessori e modificazione del segnale RM per disidratazione.Si associano manifestazioni spondilosiche con osteofitosi dei piatti vertebrali e delle articolazioni uncovertebrali. Le faccette articolari nel tratto cervicale distale mostrano osteofiti marginali.
Nette protusioni disco-osteofitarie posteriori ad ampio raggio in C3-C4 e C4-C5 complicate da focalità erniarie posteriori mediane che improntano il sacco durale contattando marginalmente anche la superficie ventrale del midollo.
In C5-C6 è rilevabile una ernia discale paramediana e posterolaterale sinistra che impronta il sacco durale senza determinare effetti compressivi sul midollo e determina un restringimento dell'imbocco del corrispondente forame di coniugazione di sinistra dove contatta la parte distale della tasca radicolare C6 omolaterale.
Infine netta protrusione discale posteriore mediana in C6-C7 che impronta il sacco durale senza determinare compressioni mieli-radicolari.
Le alterazioni descritte, nel loro insieme, determinano una riduzione dei diametri del canale spinale nel tratto compreso fra C3-C4 e C6-C7 con scomparsa degli spazi liquorali perimidollari anteriore e posteriore; si associa una lievissima disomogeneità di segnale lungo il margine posterò-laterale sinistro del midollo all'altezza di C3-C4 in rapporto ad iniziale mielopatia spondilosica.
Nessuna altra alterazione a livello cervicale, alle formazioni anatomiche della cerniera cranio-vertebrale ed encefalo-midollare ed ai primi metameri di rachide e midollo dorsali".
A seguito di questo esito si effettuava un intervento di microdiscectomia C3-C4 con fusione di cage intersomatica per via anteriore.Ha portato il collare per 30 giorni ed ora lo sta gradualmente togliendo, i raggi X e la visita di controllo non hanno avedenziato nulla di anormale, tra pochi giorni si sottoporrà a visita fisiatrica e a successiva ginnastica.
Il problema che volevo sottoporre è questo: dopo l'intervento mio padre continua ad avere una marcia lievemente paraparetico spastica e il quadro sembra esattamente il medesimo di prima dell'operazione, mi hanno detto che ci vorrà tempo e che con la fisioterapia dovrebbe migliorare il suo stato. Sono preoccupato per questo stato di cose e il timore è che possa finire addirittura sulla sedia a rotelle!
Vi ringrazio della cortesia e della disponibilità.
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve Signora

L'intervento di decompressione di midollo cervicale cui è stato sottoposto suo padre, per il trattamento della mielopatia cervicale, ha il compito di bloccare l'avanzata della malattia.
E' cioè considerato un successo quando il paziente smette di peggiorare pregressivamente.

In realtà si nota quasi sempre un miglioramento clinico, nella marcia o nelle altr funzioni del midollo. Questo recupero ha però tempi lunghi, come le hanno detti i colleghi, e i risultati sono variabili da soggetto a soggetto.

La saluto

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com

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Utente
Utente
Grazie della pronta risposta dottore!! Per completare il quadro le riferisco che il giorno stesso dell'intervento mio padre da disteso riusciva ad accavallare la gamba destra mentre prima doveva aiutarsi con le braccia, ora ci sono dei giorni che cammina quasi normalmente altri che la situazione appare come prima dell'operazione se non peggio, è normale questo o devo supporre un peggioramento graduale fino alla compromissione totale dell'arto? Mi scusi di nuovo dottore, grazie.
[#3]
Utente
Utente
mi scusi mi correggo la gamba che non riusciva ad accavallare era la sinistra.
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve,
da quello che dice la situazione sembra già in progressivo miglioramento.
Alti e bassi sono normalissimi nel processo di guarigione.
Vedrà che con la fisioterapia migliorerà molto

La saluto.
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Utente
Utente
La ringrazio della pronta risposta, quindi dice che non rischia di perdere l'uso dell'arto?
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Visto quello che lei scrive, suo papa sembra indirizzato ad un miglioramento, non a perdere l'uso dell'arto.

Di nuovo
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Utente
Utente
Il fatto è che anche prima dell'intervento aveva giorni alterni, l'unico miglioramento oggettivo è nella possibilità di accavallare la gamba, grazie di nuovo.
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Utente
Utente
Buongiorno, volevo aggiornare la situazione di miii padre, ad oggi la mobilità dell'arto non sembra migliorata anche dopo 2 cicli di fisioterapia, due settimane fa il neurologo ha sottoposto mio padre ad elletromiografia ad entrambe le gambe, la sinistra ha un discreto deficit, ha inziato perciò una cura che consiste nei primi 4 giorni di due punture al giorno di bentelan e nicetile insieme poi per 20 giorni una compressa di nevrassian, il risultati non si vedono, volevo chiedere se in base ai referti delle risonanze magnetiche sia possibile un'atra patologia progressiva grave? Oltre elettromiografia e risonanza su tutta la colonna vertebrale che altri esami possono essere consigliati? Grazie!
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Utente
Utente
Buongiorno, volevo sottoporre alla vostra attenzione la situazione di mio padre. Circa un anno e mezzo fa mio padre inizia ad avvertire stanchezza alla gamba sinistra con progressivo peggioramento della deambulazione per ipostenia, per questo motivo ha eseguito controlli mediante risonanza magnetica cervicale, questo la risposta:
"Riduzione della fisiologica lordosi cervicale.
I dischi intersomatici cervicali specie nei tratti intermedio ed inferiore mostrano alterazioni degenerative con riduzione degli spessori e modificazione del segnale RM per disidratazione.Si associano manifestazioni spondilosiche con osteofitosi dei piatti vertebrali e delle articolazioni uncovertebrali. Le faccette articolari nel tratto cervicale distale mostrano osteofiti marginali.
Nette protusioni disco-osteofitarie posteriori ad ampio raggio in C3-C4 e C4-C5 complicate da focalità erniarie posteriori mediane che improntano il sacco durale contattando marginalmente anche la superficie ventrale del midollo.
In C5-C6 è rilevabile una ernia discale paramediana e posterolaterale sinistra che impronta il sacco durale senza determinare effetti compressivi sul midollo e determina un restringimento dell'imbocco del corrispondente forame di coniugazione di sinistra dove contatta la parte distale della tasca radicolare C6 omolaterale.
Infine netta protrusione discale posteriore mediana in C6-C7 che impronta il sacco durale senza determinare compressioni mieli-radicolari.
Le alterazioni descritte, nel loro insieme, determinano una riduzione dei diametri del canale spinale nel tratto compreso fra C3-C4 e C6-C7 con scomparsa degli spazi liquorali perimidollari anteriore e posteriore; si associa una lievissima disomogeneità di segnale lungo il margine posterò-laterale sinistro del midollo all'altezza di C3-C4 in rapporto ad iniziale mielopatia spondilosica.
Nessuna altra alterazione a livello cervicale, alle formazioni anatomiche della cerniera cranio-vertebrale ed encefalo-midollare ed ai primi metameri di rachide e midollo dorsali".
A seguito di questo esito si effettuava un intervento di microdiscectomia C3-C4 con fusione di cage intersomatica per via anteriore.Ha portato il collare per 30 giorni ed ora lo sta gradualmente togliendo, i raggi X e la visita di controllo non hanno avedenziato nulla di anormale. Ha fatto due cilci di fisioterapia, ma senza risultati, siamo tornati dal nero chiurgo con nuova risonanza cervicare e lombare, ci è stato detto che il tratt operato non presentava problemi e che l'esercizio era consigliato. Siamo andati da un neurologo che ha sottoposto mio padre ad elettromiografia la quale rilevava un deficit discreto all'arto sinistro, ha quindi iniziato una cura con bentelan e nicetile, ma nemmeno questa ha migliorato la situazione. Credete sia necessaria tac o RMN al cervello? Sono preoccupato che mio padre possa perdere totalmente l'uso dell'arto, faccio presente che non ha problemi di coordinazione, grazie della pazienza.