Disco collassato l5 s1 ,dolore nervo sciatico

Buonasera mi chiamo Antonio ed ho 32 anni ,sono ormai da definire un ex giocatore di pallacanestro (a livello agonistico naz.) dal 31 marzo del 2012, quando incominciai a sentire un dolorino al gluteo sinistro. Fermandomi per precauzione (forse l'errore più grande), i dolori cominciarono ad aumentare giorno dopo giorno con l'interessamento del nervo sciatico di tutta la gamba sx. Cominciai con voltaren e muscoril insieme a punture di dobbetin ( vitamina B12 dolorosissima) per una settimana,ma nel momento in cui finiva l'effetto tornava tutto come prima. Nonostante la fisioterapia con esercizi di scarico e postura ( dove sembrava mi sentissi sempre meglio subito dopo terminati gli esercizi ), le condizioni non cambiavano. Così cominciai l'ozonoterapia e niente, osteopatia ( anche questo sembrava farmi stare bene) ma niente miracoli. Così sotto suggerimento di un compagno di squadra ,che si era operato l'anno prima per 2 ernie ma senza problemi al nervo sciatico come me e andate positivamente,mi recai all'EUNI del Dott. Alberto Alexandre. Dopo la visita specialistica mi consigliò la Neurolisi endoscopica che feci il 21/06/2012. Nemmeno 2 settimane dall'intervento e i dolori tornarono...!!! Ricontattai il dottore Alexandre che mi prescrisse un ulteriore cura di medicine (cortisone, paracetamolto ecc...) da fare fino a fine Agosto e che se non fosse migliorato nulla avrei dovuto fare un intervento vero e proprio a cielo aperto. Nel frattempo ho pensato bene di spendere altri soldi con la chiropratica e la piscina (le uniche cose che mi fanno stare bene tutt'ora). il 04/09/2012 ho fatto la terza risonanza dall'inizio dei problemi, per vedere anche se successivamente all'intervento c'era stato qualche cambiamento e dice questo: A livello L5-S1 dove si apprezzano esiti di intervento microchirurgico, si apprezza riduzione di spessore e di segnale del disco intersomatico da mettere in relazione a fenomeni degenerativo-disidratativi con lieve protusione postero-laterale sinistra. Non apprezzabili altre protusioni discali.Regolare morfologia e segnale del cono midollare.Canale spinale di ampiezza normale. Grazie a questa risonanza mi reco da un ulteriore specialista che riceve nella mia città e mi spiega che l'intervento fatto è stato inutile poichè ho avuto un collasso del disco L5-S1 e che quindi togliere il nucleo polposo che fuoriusciva non aveva senso, e che il Dott. Alexandre mi ha fatto perdere solo tempo. Mi consiglia così un intervento con gabbietta ,staffe al titanio ecc...Adesso mi chiedo se l'intervento è realmente necessario per tornare a non sentire più dolore,e se davvero lo dovessi fare, cosa sarebbe meglio,quello consigliato dall'ultimo specialista o la protesi discale lombare???Ho finito di giocare a basket??? Io con la schiena non ho dolore ,ma solo al nervo sciatico che è infiammato e non mi fa piegare bene (non metto le calze da solo appunto da Marzo!!! ) Vorrei tanto tornare ad avere la mia vita :( . GRAZIE PER LA DISPONIBILITA' !
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.re
nella sua lunga descrizione ci sono dei punti a me non chiari; il referto della prima RMN non è riportato, ma sotiene di essere stato sottoposto ad un intervento di neurolisi per via endoscopica. Indipendentemente dal decorso, persistendo la sintomatologia una seconda RMN avrebbe documentato processi degenerativi del disco L5-S1 (esiti chirurgici o degenerativi?) e lieve protrusione posterolaterale sx....un secondo Collega al contrario parla di pregressa asportazione del nucleo polposo e non di neurolisi. In sostanza sarebbe utile conoscere il referto della prima RMN per capire cosa è stato fatto durante il primo intervento. Fin da ora risulta evidente che la radice incriminata persiste nel trasmettere il dolore che le impedisce una qualità di vita soddisfacente, ma affermare che un secondo intervento sia risolutivo o meno lo si può dedurre solo visitando Lei e visionando ambedue le RMN. Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie dottore per la sua immediata risposta.
Allora la risonanza prima della Neurolisi endoscopica diceva questo : Discopatia degenerativa L5-S1 espressada riduzione dello spessore discale e perdita della normale intensità di segnale nelle scansioni T2 dipendenti, per fenomeni di disidratazione del nucleo polposo. A tale livello si rileva protusione focale erniale mediana-paramediana destra che determina parziale cancellazione del grasso epidurale e giunge a ridosso della radice S1 omolaterale. Normale morfologia dei rimanenti dischi esaminati.Si segnala la presenza di emangioma vertebrale nel soma di S1....
Per quanto riguarda la neurolisi endoscopica è stato l'unico intervento da me fatto il 21/06/2012 da Alexandre , e il secondo collega ha semplicemente detto che secondo lui è stato fatto un intervento inutile ma che andava fatto già da prima e che comunque dovrei fare un'altro tipo di intervento per rialzare il disco che ormai è collassato . Io quello che chiedo è come faccio a sapere quale sia la cosa giusta da fare? Quotidianamente sto sentendo miglioramenti con la piscina per quanto riguarda il dolore al nervo sciatico ma per parlare di guarigione ne passa molto visto che ancora non riesco a piegarmi nonostante il dolore stia migliorando. Capisco che non vendendo la risonanza non si può dare una diagnosi però non so più a chi rivolgermi...Grazie tante!!!
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.re capisco la sua frustrazione per non riuscire a vedere una soluzione immediata. Confermando che senza visita e visione della RMN è arduo esprimere un parere oggettivo, tuttavia due considerazioni sono possibili: primo per sua stessa ammisssione lei sta lentamente migliorando, quindi eviterei in questo momento di cercare di velocizzare la possibile guarigione. Se al contrario il dolore dovesse ricomparire o peggio evidenziarsi una iniziale minore iniziativa motoria del piede allora l'intervento chirurgico di decompresione della radice sarebbe ipotizzabile. Cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
confermo nella sostanza quanto già detto in precedenza dal collega che Le ha risposto, ovvero che è un po' arduo,a distanza, confermare o proporre una terapia.
Su un ulteriore periodo di attesa,stando alla descrizione dei sintomi ( mi pare abbastanza invalidanti) però non sarei d'accordo perchè si può correre il rischio che la radice sofferente venga ulteriormente danneggiata.
La scomparsa del grasso peridurale è un segno di significativa compressione!

Sulle modalità e tecnica di intervento non ci si può esprimere a distanza, ma quello accennato della stabilizzazione con viti e barre forse potrebbe essere eccessivo, potendo essere sufficiente solo l'inserimento di una cage (gabbietta).

Queste mie considerazioni vanno comunque ritenute generiche e solo intuitive e ovviamente non esprimono un parere che può scaturire da una valutazione oggettiva del caso.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità