Ernia lombosacrale
Buongiorno Dottori,
ho 31 anni e da diverso tempo soffro di problemi legati alla colonna vertebrale. Dodici anni or sono i primi segni di sofferenza: a seguito di TAC fù riscontrato una lieve protusione L5-S1 con riduzione dello spazio discale, il tutto comunque "assopito" nel tempo grazie ad attività sportiva ed alla giovane età. Purtroppo però verso i primi di marzo del 2011 il problema alla schiena si è riacutizzato, bloccandomi letteralmente a letto con un'amara sorpresa ulteriore a seguito di RNM: ampia protusione a livello L4-L5. Ho quindi seguito, sotto prescrizione del neurochirurgo, una cura antiinfiammatoria di 15 gg (cortisonici e miorilassanti compresi), ma dopo solo 3 gg la protusione si è trasformata in ernia parzialmente espulsa con sindrome della cauda e parziale scivolamento verso L5-S1: inutile sprecare dettagli sul dolore percepito! Ho quindi subito un intervento di erniectomia, apparentemente perfettamente riuscito. Nonostante ciò non ho ancora risolto il mio problema: il dolore dopo pochi giorni si è ripresentato interessando gambe, entrambe, inguine e livello lombare, nonostante fisioterapia (metodo Mc Kenzie) che tutt'oggi pratico unita al nuoto. Mi hanno consigliato la chiropratica, ma non ho avuto miglioramenti tangibili. Ho effettuato ulteriori visite con cicli di antiinfiammatori e miorilassanti vari, nonché terapia del dolore con iniezioni controllate alle faccette articolari e peridurale..ma invano. L'ultima RNM (Agosto 2012) evidenzia una recidiva su L4-L5 ed una protusione a livello L5-S1. A seguito di ulteriori visite mi hanno propinato un'operazione mini invasiva con DISCOGEL (purtroppo non sovvenzionato da SSN) o l'inserimento di PROTESI a sostituzione dei dischi con intervento effettuato anteriormente. Ho cercato di documentarmi in merito a quest'ultima opzione: le mie perplessità maggiori riguardano la possibilità o meno di inserirne due (L5-S1 e L4-L5) che interessano spazi contigui, nonché i rischi derivanti dalla chirurgia (problemi all'apparato genitale) o, probabilmente peggio, dalla mancata riuscita dell'intervento con ritorno al dolore. A questo punto chiedo parere su quale possa essere una possibile risoluzione ai miei problemi: mi piacerebbe tornare ad una vita normale, quella che ad oggi non posso vivere causa dolori di varia natura che riempiono malauguratamente le mie giornate, magari avendo la possibilità di effettuare nuovamente sport. Preciso doverosamente che la mia attività lavorativa consiste principalmente in attività sedentarie: ufficio ed automobile (circa 50.000 km annui).
Ringrazaio anticipatamente per l'attenzione.
Mattia
ho 31 anni e da diverso tempo soffro di problemi legati alla colonna vertebrale. Dodici anni or sono i primi segni di sofferenza: a seguito di TAC fù riscontrato una lieve protusione L5-S1 con riduzione dello spazio discale, il tutto comunque "assopito" nel tempo grazie ad attività sportiva ed alla giovane età. Purtroppo però verso i primi di marzo del 2011 il problema alla schiena si è riacutizzato, bloccandomi letteralmente a letto con un'amara sorpresa ulteriore a seguito di RNM: ampia protusione a livello L4-L5. Ho quindi seguito, sotto prescrizione del neurochirurgo, una cura antiinfiammatoria di 15 gg (cortisonici e miorilassanti compresi), ma dopo solo 3 gg la protusione si è trasformata in ernia parzialmente espulsa con sindrome della cauda e parziale scivolamento verso L5-S1: inutile sprecare dettagli sul dolore percepito! Ho quindi subito un intervento di erniectomia, apparentemente perfettamente riuscito. Nonostante ciò non ho ancora risolto il mio problema: il dolore dopo pochi giorni si è ripresentato interessando gambe, entrambe, inguine e livello lombare, nonostante fisioterapia (metodo Mc Kenzie) che tutt'oggi pratico unita al nuoto. Mi hanno consigliato la chiropratica, ma non ho avuto miglioramenti tangibili. Ho effettuato ulteriori visite con cicli di antiinfiammatori e miorilassanti vari, nonché terapia del dolore con iniezioni controllate alle faccette articolari e peridurale..ma invano. L'ultima RNM (Agosto 2012) evidenzia una recidiva su L4-L5 ed una protusione a livello L5-S1. A seguito di ulteriori visite mi hanno propinato un'operazione mini invasiva con DISCOGEL (purtroppo non sovvenzionato da SSN) o l'inserimento di PROTESI a sostituzione dei dischi con intervento effettuato anteriormente. Ho cercato di documentarmi in merito a quest'ultima opzione: le mie perplessità maggiori riguardano la possibilità o meno di inserirne due (L5-S1 e L4-L5) che interessano spazi contigui, nonché i rischi derivanti dalla chirurgia (problemi all'apparato genitale) o, probabilmente peggio, dalla mancata riuscita dell'intervento con ritorno al dolore. A questo punto chiedo parere su quale possa essere una possibile risoluzione ai miei problemi: mi piacerebbe tornare ad una vita normale, quella che ad oggi non posso vivere causa dolori di varia natura che riempiono malauguratamente le mie giornate, magari avendo la possibilità di effettuare nuovamente sport. Preciso doverosamente che la mia attività lavorativa consiste principalmente in attività sedentarie: ufficio ed automobile (circa 50.000 km annui).
Ringrazaio anticipatamente per l'attenzione.
Mattia
[#1]
Egr. signor Mattia,
per un parere oggettivo bisognerebbe visionare tutta la documentazione clinica, eseguire una accurata visita per capire l'entità dei sintomi,valutare le soluzioni chirurgiche.
A distanza non è possibile esprimere una diagnosi e tanto meno indicare una terapia.
Quel che posso dire è che,salvo situazioni eccezionali, l'inserimento di una o più protesi per via anteriore (addominale) soprattutto in un uomo è da evitare. Analogo risultato con beneficio si ottiene inserendole per via posteriore dove sia i rischi di complicanze sono inferiori sia i tempi chirurgici che di convalescenza molto ridotti.
Non ho capito se le hanno <propinato> cioè effettuato o proposto il Discogel.
Sempre con riserva poichè non ho la conoscenza diretta del Suo caso,ma non credo che il discogel possa risolvere il suo problema.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
per un parere oggettivo bisognerebbe visionare tutta la documentazione clinica, eseguire una accurata visita per capire l'entità dei sintomi,valutare le soluzioni chirurgiche.
A distanza non è possibile esprimere una diagnosi e tanto meno indicare una terapia.
Quel che posso dire è che,salvo situazioni eccezionali, l'inserimento di una o più protesi per via anteriore (addominale) soprattutto in un uomo è da evitare. Analogo risultato con beneficio si ottiene inserendole per via posteriore dove sia i rischi di complicanze sono inferiori sia i tempi chirurgici che di convalescenza molto ridotti.
Non ho capito se le hanno <propinato> cioè effettuato o proposto il Discogel.
Sempre con riserva poichè non ho la conoscenza diretta del Suo caso,ma non credo che il discogel possa risolvere il suo problema.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
[#3]
Ex utente
Buonasera, ringrazio entrambe per la celere risposta!
Per quanto riguarda il Discogel ho usato effettivamente l'improprio "propinato" per sottolineare sarcasticamente (non me ne voglia Dottore) quanto la proposta di tale intervento fosse secondo me più mirata ad un fattore economico quanto di reale beneficio (più volte mi è stato sottolineato dallo specialista in questione che: "La Regione non stanzia più fondi per tale intervento, sebbene sia altamente efficace, ma se lei ha una copertura assicurativa si può valutare se sia o meno rimborsabile..il costo per entrambe i trattamenti ammonta a circa euro 11.000"..ed alla domanda se potessi risolvere il problema la risposta è stata più evasivamente la seguente: "In un soggetto giovane come lei c'è un'alta percentuale di successo, data la qualità dei tessuti"). In definitiva il dubbio rimane: intervento mini invasivo ok, ma costi spropositati con prospettive di esito positivo assai incerte, dato anche lo scarso feedback italiano inerente tale procedura.
Per quanto concerne invece le RX dinamiche la rispsota è si, le ho eseguite e l'unico riscontro fuori dalla normalità è stato la "riduzione degli spazi infradiscali tra L4-L5 e L5-S1"
Ringrazio ancora per l'attenzione riservatami.
Per quanto riguarda il Discogel ho usato effettivamente l'improprio "propinato" per sottolineare sarcasticamente (non me ne voglia Dottore) quanto la proposta di tale intervento fosse secondo me più mirata ad un fattore economico quanto di reale beneficio (più volte mi è stato sottolineato dallo specialista in questione che: "La Regione non stanzia più fondi per tale intervento, sebbene sia altamente efficace, ma se lei ha una copertura assicurativa si può valutare se sia o meno rimborsabile..il costo per entrambe i trattamenti ammonta a circa euro 11.000"..ed alla domanda se potessi risolvere il problema la risposta è stata più evasivamente la seguente: "In un soggetto giovane come lei c'è un'alta percentuale di successo, data la qualità dei tessuti"). In definitiva il dubbio rimane: intervento mini invasivo ok, ma costi spropositati con prospettive di esito positivo assai incerte, dato anche lo scarso feedback italiano inerente tale procedura.
Per quanto concerne invece le RX dinamiche la rispsota è si, le ho eseguite e l'unico riscontro fuori dalla normalità è stato la "riduzione degli spazi infradiscali tra L4-L5 e L5-S1"
Ringrazio ancora per l'attenzione riservatami.
[#5]
Ex utente
A dire il vero proprio non saprei. Ho parecchie perplessità e dubbi sul da farsi. Non conosco a fondo nessuna delle 3 opzioni: forse mi sarebbe utile far 2 chiacchiere con chi ha intrapreso prima del sottoscritto queste 3 vie di cura, anche se sono consapevole che ogni caso sia strettamente a se..
L'operazione per via anteriore è ad oggi l'unica opzione chirurgica "invasiva" propostami, anche se con qualche rischio non sottovalutabile, con la precisazione che "a causa del tessuto cicatrizziale formatosi dopo l'operazione un intervento posteriore potrebbe essere più rischioso" (sarà vero?). A smentita di quanto sopra il suo parere Dott. Migliaccio (se ho ben inteso) con inserimento dei distanziali per via posteriore, del quale non conosco le modalità di intervento. Infine per il discogel..beh..mi è sembrata una proposta talmente spinta a livello commerciale che, da buon venditore, non mi ispira fiducia..
Sono in definitiva molto sconfortato ed indeciso poichè la qualità della vita che sto vivendo ora non collima con le normali esigenze di una persona di 31 anni..le opzioni proposte sono molteplici, tutte così diverse una dall'altra..mi piacerebbe tornare a star bene e praticare nuovamente sport, anche se mi accontenterei semplicemente di vivere una vita normale!
Grazie mille ancora!
L'operazione per via anteriore è ad oggi l'unica opzione chirurgica "invasiva" propostami, anche se con qualche rischio non sottovalutabile, con la precisazione che "a causa del tessuto cicatrizziale formatosi dopo l'operazione un intervento posteriore potrebbe essere più rischioso" (sarà vero?). A smentita di quanto sopra il suo parere Dott. Migliaccio (se ho ben inteso) con inserimento dei distanziali per via posteriore, del quale non conosco le modalità di intervento. Infine per il discogel..beh..mi è sembrata una proposta talmente spinta a livello commerciale che, da buon venditore, non mi ispira fiducia..
Sono in definitiva molto sconfortato ed indeciso poichè la qualità della vita che sto vivendo ora non collima con le normali esigenze di una persona di 31 anni..le opzioni proposte sono molteplici, tutte così diverse una dall'altra..mi piacerebbe tornare a star bene e praticare nuovamente sport, anche se mi accontenterei semplicemente di vivere una vita normale!
Grazie mille ancora!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.8k visite dal 16/09/2012.
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