Esito risonanza lombosacrale
Gentilissimi Dottori, scrivo per mio marito (49 anni).
In seguito a ricorrenti mal di schiena ha eseguito una risonanza lombosacrale senza contrasto e l'esito è il seguente:
Regolare l'allineamento metamerico.
Non alterazioni strutturali ossee.
In L1-L2 si riconosce un piccolo frammento discale risalito a sede paramediana sinistra ad elevato contenuto idrico.
Ai restanti livelli normale spessore di dischi intersomatici senza immagini di protrusione o ernia.
Normale ampiezza del canale vertebrale.
Non alterazioni intradurali.
Il medico di famiglia a cui abbiamo sottoposto l'esito dapprima ha consigliato una visita neochirurgica, poi ha detto che si può anche aspettare.
Ma di cosa si tratta, cosa consigliate. E' vero che in futuro potrebbe creare problemi e di che genere?
Grazie mille per la Vs disponibilità
In seguito a ricorrenti mal di schiena ha eseguito una risonanza lombosacrale senza contrasto e l'esito è il seguente:
Regolare l'allineamento metamerico.
Non alterazioni strutturali ossee.
In L1-L2 si riconosce un piccolo frammento discale risalito a sede paramediana sinistra ad elevato contenuto idrico.
Ai restanti livelli normale spessore di dischi intersomatici senza immagini di protrusione o ernia.
Normale ampiezza del canale vertebrale.
Non alterazioni intradurali.
Il medico di famiglia a cui abbiamo sottoposto l'esito dapprima ha consigliato una visita neochirurgica, poi ha detto che si può anche aspettare.
Ma di cosa si tratta, cosa consigliate. E' vero che in futuro potrebbe creare problemi e di che genere?
Grazie mille per la Vs disponibilità
[#1]
Gent.le Sig.a,
il frammento di cui parla la RMN lombare, essendo ormai fuori dall'anello fibroso del disco, potrebbe creare danni non solo alle radici nervose ma anche al cono midollare che a quel livello, o poco più in alto, ben potrebbe già essere presente.
Dato il livello della compressione, sarebbe da ritenere a rischio un eventuale intervento a cielo aperto (per intenderci la microdiscectomia con l'ausilio del microscopio operatore) e sarebbe sicuramente da caldeggiare un eventuale trattamento in mininvasiva postero-laterale in modo da non eseguire la resezione dei ligamenti gialli e tantomeno una modica laminectomia con successiva necessità di divaricare il sacco durale che a quel livello potrebbe accogliere il cono midollare.
Direi che una visita neurochirurgica sia più che opportuna.
Per quanto concerne la tecnica mininvasiva (quindi senza fare flavectomia etc...), La invito, se ha piacere, a leggere i miei articoli che ho scritto in MinForma sull'argmento.
Cordialmente.
il frammento di cui parla la RMN lombare, essendo ormai fuori dall'anello fibroso del disco, potrebbe creare danni non solo alle radici nervose ma anche al cono midollare che a quel livello, o poco più in alto, ben potrebbe già essere presente.
Dato il livello della compressione, sarebbe da ritenere a rischio un eventuale intervento a cielo aperto (per intenderci la microdiscectomia con l'ausilio del microscopio operatore) e sarebbe sicuramente da caldeggiare un eventuale trattamento in mininvasiva postero-laterale in modo da non eseguire la resezione dei ligamenti gialli e tantomeno una modica laminectomia con successiva necessità di divaricare il sacco durale che a quel livello potrebbe accogliere il cono midollare.
Direi che una visita neurochirurgica sia più che opportuna.
Per quanto concerne la tecnica mininvasiva (quindi senza fare flavectomia etc...), La invito, se ha piacere, a leggere i miei articoli che ho scritto in MinForma sull'argmento.
Cordialmente.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#3]
Il frammento viene descritto come ernia (frammento di disco che ha invaso il canale spinale, superando quindi, l'anulus e, presumibilmente, perforando anche il ligamento longitudinale posteriore considerato che è migrato verso l'alto) nel referto neuroradiologico.
Una compressione alta, cioè alle prime vertebre lombari,può portare danni alle radici nervose spinali della cauda equina con deficit sensitivo / motori all'arto inf. (ed anche al controlaterale) con possibilità di deficit nel controllo sfinteriale. Il danno, visto che il frammento viene descritto risalito, può anatomicamente interessare anche il cono midollare, che è la parte terminale del midollo spinale.
Gli eventuali maggiori rischi chirurgici, con la mininvasiva, in considerazione della lateralità dell'approccio, possono essenzialmente estrinsecarsi solo a livello del campo operatorio, quale una raccolta ematica (destinata a riassorbirsi), un'infezione della ferita (trattabile con antibiotici) od un parziale interessamento deficitario di una sola radice nervosa spinale.
Come vede sono i cosiddetti rischi chirurgici tipici della zona d'intervento, ma necessariamente molto meno importanti di quelli possibili con la tecnica classica a cielo aperto ed infinitamente meno importanti dei rischi che si corrono a lasciare le cose così come stanno.
Chiaramente i rischi sono solo teorici e tali normalmente restanto con entrambe le tecniche chirurgiche in parola.
Naturalmente, tutto ciò che è stato detto ha un valore "di tipo on-line" prescindendo dalla visione delle immagini radiologiche e dalla visita specialistica cui Lei dovrebbe sottoporsi presso un Neurochirurgo.
Ma ha letto gli articoli in MinForma che Le avevo consigliato?
La sostanza delle risposte ai Suoi interrogativi è già ivi esposta.
Cordialmenete.
Una compressione alta, cioè alle prime vertebre lombari,può portare danni alle radici nervose spinali della cauda equina con deficit sensitivo / motori all'arto inf. (ed anche al controlaterale) con possibilità di deficit nel controllo sfinteriale. Il danno, visto che il frammento viene descritto risalito, può anatomicamente interessare anche il cono midollare, che è la parte terminale del midollo spinale.
Gli eventuali maggiori rischi chirurgici, con la mininvasiva, in considerazione della lateralità dell'approccio, possono essenzialmente estrinsecarsi solo a livello del campo operatorio, quale una raccolta ematica (destinata a riassorbirsi), un'infezione della ferita (trattabile con antibiotici) od un parziale interessamento deficitario di una sola radice nervosa spinale.
Come vede sono i cosiddetti rischi chirurgici tipici della zona d'intervento, ma necessariamente molto meno importanti di quelli possibili con la tecnica classica a cielo aperto ed infinitamente meno importanti dei rischi che si corrono a lasciare le cose così come stanno.
Chiaramente i rischi sono solo teorici e tali normalmente restanto con entrambe le tecniche chirurgiche in parola.
Naturalmente, tutto ciò che è stato detto ha un valore "di tipo on-line" prescindendo dalla visione delle immagini radiologiche e dalla visita specialistica cui Lei dovrebbe sottoporsi presso un Neurochirurgo.
Ma ha letto gli articoli in MinForma che Le avevo consigliato?
La sostanza delle risposte ai Suoi interrogativi è già ivi esposta.
Cordialmenete.
[#4]
Utente
Siamo molto preoccupati, anche perchè il nostro medico ci ha parlato dell'intervento come ultima possibilità per casi simili, in quanto secondo lui ci sono terapie molto efficaci che addirittura potrebbero assorbire in parte il frammento (lui parlava di disidratazione se non sbaglio). Per il momento, essendo completamente scomparso il dolore, consigliava di fare solo del nuoto. Sicuramente lunedì stesso fisseremo la visita con il neurochirurgo ma volevo chiederLe se nell'attesa ci sono movimenti, sforzi o attività che vanno evitati.
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 07/09/2012.
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