Ictus cerebrale in caso di emofilia gruppo a

Gentili Dottori,

Desidero rivolgermi urgentemente per chiedere il Vostro prezioso parere medico. Si tratta del mio padre, ha 54 anni, e soffre di emofilia di gruppo A. Purtroppo, stasera è successa una cosa gravissima, ictus cerebrale (ematoma di tutto lato destra), emorragia ancora non è stata fermata.
Dopo che lui si sentiva male già dal pomeriggio 15:00, e venuto in ospedale solo verso le 20:30 e quasi alle 21:00 hanno fatto Tac. Lui si trova fuori Italia, dove in città di 250.000 abitanti non hanno neanche un reparto di neurochirurgia o ematologia.

In Tac si risulta una forte emorragia cerebrale di lato destra, ed inoltre, anche si vede la presenza del’ictus precedente, che non sapevamo nemmeno (vecchi invasioni o cose simili), lui comunque si soffre di emicranie di lato destra. Tutta la strada in ambulanza ha vomitato fortissimo, era diverse volte cosciente e chiedeva all’assistente di fare la puntura e che a lui si passerà il dolore. Ma dopo le ore 21:00 o più tardi (non mi riccordo adesso l’ora precisa) è messo in stato incosciente.

La diagnosi è ictus per emorragia cerebrale lato destra, ma il problema è più grave perché ha l’emofilia, e quindi l’emorragia non si ferma. Ha parlato adesso stanotte chiamando al dottore lì, e lui mi ha spiegato questo.

Mi ha riferito che non è trasportabile, e hanno messo il mio padre in terapia intensiva (anche se loro non hanno in ospedale non reparto di neurochirurgia, neanche quello di ematologia, ecc. come io ho scritto prima)..
Hanno visitato lui 2 anestesiologi e 1 neurologo.
Hanno messo a lui il catetere nella gola per far respirare i polmoni perché da solo non riusciva, la puntura come io ho capito parlando telefonicamente, non hanno fatto perché hanno la paura di emorragia, quindi hanno scaricato la sangue non so da dove, forse dalla vena, perché di solito come ha detto il dottore si tratta di sangue di una iniezione (tipo da siringa), invece lui c’è aveva quasi un bicchiere pieno, e ancora non riescono di fermare emorragia cerebrale. Tutto lato di destra ha ematoma, che spinge lato sinistra.
Forse, se loro arrivassero prima in ospedale qualcosa poteva cambiare?

Vorrei chiederVi gentilmente cosa si può fare in questi casi? Come fermare questa emorragia, e se per qualche prezioso miracolo riusciranno a fermare emorragia abbiamo qualche minima speranza? Pensarci solo, che oggi era stato così allegro e poi, questa cosa. Mi scuso se ho scritto in modo sbagliato, ma mi capirete, sono in stato ancora sotto shock.


Vi ringrazio di cuore per il Vostro preziosissimo aiuto!
[#1]
Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
Gentile Signora
mi scuso per il ritardo nella nostra risposta, spero suo padre stia meglio!
Alla sua domanda su cosa si può fare e che speranze ci sono, la risposta è diretta: va trasferito in un centro ospedaliero dotato di ematologia e neurochirurgia, oltre che di terapia intensiva.
La cura immediata dell'emofilia è il trattamento sostitutivo con fattore VIII che riduce il rischio emorragico. Sono segnalati in letteratura nuovi trattamenti (octocog).
Per la cura della emorragia cerebrale è indispensabile la permanenza in neurochirurgia. Non è detto che il versamento di sangue debba essere trattato chirurgicamente (dipende dalla grandezza e dalla sede anatomica, oltre che dalle condizioni del paziente) ma vanno prevenute e trattate tutte le complicanze dell'emorragia, a partire dalla ipertensione endocranica. Tutto questo appunto si può fare solo in regime di ricovero in neurochirurgia.
Le porgo i miei più cordiali auguri

Dr. Alessandro  Rinaldi

[#2]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentile Dottor Alessandro Rinaldi,

La ringrazio di cuore per La Sua preziosa risposta e consulenza.

Purtroppo, mio padre se ne andato, aveva solamente 57 anni!
I medici non hanno potuto fare niente, da mercoledi sera di 5 settembre quando e' sucessa emorragia fino alla domenica del 11 settembre, praticamente senza nessun intervento per ritirare questa sangue del cervello. Hanno messo sotto le macchine per far respirare, flebo (ma senza il fattore VIII), inoltre la medicina li' e' assolutamente a pagamento, ma senza risultato.Inoltre, non e' computerizzzato nessun ospedale, ecc.

E' un dolore profondo ed inconsolabile.

Mi dispiace anche per gli altri pazienti e bambini che vivono in terribile realta' di quello vergognoso paese. Non c'e' nemmeno i Medici senza frontiere, caritas, non ci sono aiuti umanitarie,non sono rispettati i diritti umani; tutto paese e' coperto di ammianto (compreso le scuole e reparte di nascita'), ecc.

Credo, che la gente dovra' sapere che l'Affrica esiste anche in Europa, sopratutto quando si parla di paese del terzo mondo, e' Ucraina. E terribile...

La ringrazio di nuovo e Le porgo i miei cordiali saluti,

utente
[#3]
Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
Gent. Signora
sono molto triste per suo padre. La sua eta' in effetti doveva permettergli ancora tante belle cose nella vita. Sono molto triste per il messaggio che lei ci da della inaccessibilita' alle cure nel suo paese, l'Ucraina. Sarebbe bello pensare ad una vigilanza che impedisca questo genere di situazioni ma andrebbe contro le regole di sovranita' nazionale. Mi auguro che Medicitalia possa almeno rappresentare un punto di riferimento per una pubblica denuncia di questi fatti anomali.
Le sono vicino
i piu' cordiali saluti
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