Voluminosa ernia l4-l5
Salve, mia moglie a causa di fortissima lombosciatalgia si è recata al pronto soccorso ed in seguito alla Tac le è stat adiagnosticata una voluminosa ernia L4 L5 mediana paramediana totalmente espulsa. I medici del PS richiedono la consulenza neurochirurgica e le viene sconsigliato l'intervento per vedere se entro 60 giorni il dolor e regredisse tramite le infiltrazioni. Più passavano i giorni e più peggiorava finchè, dopo oltre 30 giorni il cirurgo la mette in lista d'attesa per l'intervento in modo che, al rientro delle sue ferie di circa 3 settimane, avrebbe valutato meglio cosa fare. Intanto mia moglie dopo appena due giorni dall'ultima visita non riesce più ad urinare ed il piede destro non riusciva più a muoverlo e decido quindi di portarla presso un altro ospedale dove la operano d'urgenza perchè rischia di tenervi per sempre questi deficit.
Vorrei gentilemnte sapere da voi se effettivamente questi deficit possono restare per sempre oppure se tramite apposite cure possono regredire per normalizzarsi.
Grazie anticipatamente per la vostra risposta.
Vorrei gentilemnte sapere da voi se effettivamente questi deficit possono restare per sempre oppure se tramite apposite cure possono regredire per normalizzarsi.
Grazie anticipatamente per la vostra risposta.
[#1]
Non c'è una regola fissa; dipende da tanti fattori, quali la velocità con cui si sono stabiliti i deficit, il tipo di lesione che le singole radici hanno subito, quale è lo stato generale...
Il Suo Chirurgo potrà essere più preciso non fosse altro perchè ha visto il campo operatorio e sa cosa e come è stato possibile ovviare a determinate situazioni procanti danni...
Una certa prognosi può anche essere ricavata osservando come e con quale velocità sono regrediti determinati aspetti dell'obiettività clinica che, magari, lo stesso paziente non sa cogliere a pieno.
Cordialità .
Il Suo Chirurgo potrà essere più preciso non fosse altro perchè ha visto il campo operatorio e sa cosa e come è stato possibile ovviare a determinate situazioni procanti danni...
Una certa prognosi può anche essere ricavata osservando come e con quale velocità sono regrediti determinati aspetti dell'obiettività clinica che, magari, lo stesso paziente non sa cogliere a pieno.
Cordialità .
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Egr. signore,
mi sembra di capire che i deficit accusati da Sua moglie prima dell'intervento siano rimasti invariati.
Se così è non vi è alcuna responsabilità del chirurgo che ha eseguito l'intervento,mentre credo che ci siano degli elementi di censura sul comportamento del chirurgo che,pur in presenza di un'ernia espulsa, ha rinviato l'intervento a dopo le sue ferie.
Per quanto riguarda un recupero dei deficit, concordo con quanto precisato dal collega Della Corte.
Cordialità ed auguri
mi sembra di capire che i deficit accusati da Sua moglie prima dell'intervento siano rimasti invariati.
Se così è non vi è alcuna responsabilità del chirurgo che ha eseguito l'intervento,mentre credo che ci siano degli elementi di censura sul comportamento del chirurgo che,pur in presenza di un'ernia espulsa, ha rinviato l'intervento a dopo le sue ferie.
Per quanto riguarda un recupero dei deficit, concordo con quanto precisato dal collega Della Corte.
Cordialità ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 22/08/2012.
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