Parestesie brachiali e facciali post tamponamento
Gentilissimi,
verso metà Luglio ho subito un tamponamento molto forte con l'auto. Ero il soggetto trasportato e sebbene indossassi la cintura di sicurezza ho riportato dopo poche ore dei dolori lancinanti a petto, schiena e soprattutto al braccio sinistro. Purtroppo al momento dell'impatto avevo il braccio teso con la mano appoggiata al sedile ed ero leggermente voltata verso il mio compagno.
Dalle rx è risultata una rettilineaizzazione del rachide cervicale. Ho presentato e detto sin da subito di avere parestesie profuse a metà del 4° e 5° dito della mano, il medico ha preferito così procedere con una terapia di carattere cortisonico che ha sfiammato un pò i muscoli. Successivamente mi sono sottoposta ad una EMG che ha diagnosticato una modesta sofferenza del nervo ulnare.
Al momento sto facendo una terapia di Lyrica ed integratori che mi sta dando effettivamente un pò di sollievo. Da qualche giorno si stanno presentando sempre più di frequente sia scosse al braccio che scatti al dito medio, oltre che avvertire freddo alle ultime due dita, inoltre si stanno ripetendo sempre più di frequente parestesie al volto nel lato sinistro che si irradiano da metà mento a metà del labbro inferiore sino a tutta la guancia sin sotto l'occhio. Quest'ultimo elemento già l'avevo segnalato in precedenza ma mi è stato detto che si tratta di una cosa normale.
Attualmente sono in attesa di fare delle rx con iperestensione ed iperflessione del rachide cervicale e una risonanza magnetica del tratto cervico dorsale.
Momentaneamente mi è stata diagnosticata una cervico brachialgia con interessamento del nervo ulnare (da probabile stiramento) e una dorsalgia.
Potete darmi cortesemente un vostro parere a riguardo?
Grazie mille. Per qualsiasi ulteriore spiegazione sono a disposizione
verso metà Luglio ho subito un tamponamento molto forte con l'auto. Ero il soggetto trasportato e sebbene indossassi la cintura di sicurezza ho riportato dopo poche ore dei dolori lancinanti a petto, schiena e soprattutto al braccio sinistro. Purtroppo al momento dell'impatto avevo il braccio teso con la mano appoggiata al sedile ed ero leggermente voltata verso il mio compagno.
Dalle rx è risultata una rettilineaizzazione del rachide cervicale. Ho presentato e detto sin da subito di avere parestesie profuse a metà del 4° e 5° dito della mano, il medico ha preferito così procedere con una terapia di carattere cortisonico che ha sfiammato un pò i muscoli. Successivamente mi sono sottoposta ad una EMG che ha diagnosticato una modesta sofferenza del nervo ulnare.
Al momento sto facendo una terapia di Lyrica ed integratori che mi sta dando effettivamente un pò di sollievo. Da qualche giorno si stanno presentando sempre più di frequente sia scosse al braccio che scatti al dito medio, oltre che avvertire freddo alle ultime due dita, inoltre si stanno ripetendo sempre più di frequente parestesie al volto nel lato sinistro che si irradiano da metà mento a metà del labbro inferiore sino a tutta la guancia sin sotto l'occhio. Quest'ultimo elemento già l'avevo segnalato in precedenza ma mi è stato detto che si tratta di una cosa normale.
Attualmente sono in attesa di fare delle rx con iperestensione ed iperflessione del rachide cervicale e una risonanza magnetica del tratto cervico dorsale.
Momentaneamente mi è stata diagnosticata una cervico brachialgia con interessamento del nervo ulnare (da probabile stiramento) e una dorsalgia.
Potete darmi cortesemente un vostro parere a riguardo?
Grazie mille. Per qualsiasi ulteriore spiegazione sono a disposizione
[#1]
Gentile signorina,
La risposta Le arriva con un po' di ritardo per cui,prima di ipotizzare diagnosi, dovremmo sapere se ha eseguito gli approfondimenti radiologici e il loro esito.
La sofferenza dell'ulnare potrebbe essere la conseguenza di uno stiramento dello stesso vista la posizione delll'arto superiore al momento dell'incidente.
Non credo ci siano particolari problemi. I sintomi dovrebbero risolversi nell'arco di qualche mese.
Cordialità ed auguri
La risposta Le arriva con un po' di ritardo per cui,prima di ipotizzare diagnosi, dovremmo sapere se ha eseguito gli approfondimenti radiologici e il loro esito.
La sofferenza dell'ulnare potrebbe essere la conseguenza di uno stiramento dello stesso vista la posizione delll'arto superiore al momento dell'incidente.
Non credo ci siano particolari problemi. I sintomi dovrebbero risolversi nell'arco di qualche mese.
Cordialità ed auguri
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
anzitutto la ringrazio della risposta.
Le rx in posizioni dinamiche, in iperflessione e iperestensione hanno evidenziato una rettilineizzazione del rachide cervicale. I forami sono regolari.
Ho eseguito da qualche giorno la risonanza magnetica cervico dorsale ed attendo il referto. Le parestesie e i dolori al braccio continuano anche se fortunatamente sembrano rientrare (e sto anche imparando a convivere con i dolori!).
Per quanto riguarda le parestesie facciali mi è stata consigliata una visita neurologica per capire se ci possa essere stato anche uno stiramento del trigemino.
Le posso chiedere cortesemente a riguardo che tipo di test svolge il neurologo per poter comprendere se effettivamente vi è stato un interessamento del trigemino?
Nel frattempo mi sto sottoponendo a sedute di elettrostimolazione che sembrano dare dei risultati, mentre la massoterapia che mi era stata prescritta è stata sospesa per via dei dolori che mi causava.
La ringrazio ancora,
Cordialità
anzitutto la ringrazio della risposta.
Le rx in posizioni dinamiche, in iperflessione e iperestensione hanno evidenziato una rettilineizzazione del rachide cervicale. I forami sono regolari.
Ho eseguito da qualche giorno la risonanza magnetica cervico dorsale ed attendo il referto. Le parestesie e i dolori al braccio continuano anche se fortunatamente sembrano rientrare (e sto anche imparando a convivere con i dolori!).
Per quanto riguarda le parestesie facciali mi è stata consigliata una visita neurologica per capire se ci possa essere stato anche uno stiramento del trigemino.
Le posso chiedere cortesemente a riguardo che tipo di test svolge il neurologo per poter comprendere se effettivamente vi è stato un interessamento del trigemino?
Nel frattempo mi sto sottoponendo a sedute di elettrostimolazione che sembrano dare dei risultati, mentre la massoterapia che mi era stata prescritta è stata sospesa per via dei dolori che mi causava.
La ringrazio ancora,
Cordialità
[#3]
Gentile signora,
dopo una distorsione muscoloscheletrica cervicale (colpo di frusta) i sintomi che riferisce sono abbastanza compatibili, ma solo quelli in sede cervicale e all'arto superiore.
Lo stiramento del trigemino non è possibile in questo caso.
Se Lei riferisce parestesie facciali, bisogna valutare se esse corrispondono alle zone cutanee di innervazione del nervo trigemino che sono "confinanti" con le zone innervate da radici nervose provenienti dalle vertebre C2-C3 (cioè la seconda e terza vertebra cervicale) i cui rami si distribuiscono alla zona posteriore del collo (la nuca) alla sede occipitale e parietale alta del cranio fino a interessare parte del viso poco anteriormente all'orecchio e parte della mandibola.
Le parestesie in tali zone spesso sono confuse con parestesie nel territorio del V nervo cranico(il trigemino)
L'iperestensione del rachide può irritare tali radici e produrre le sensazioni nelle sedi suddette e può, erroneamente, essere interpretata come di competenza del trigemino.
Per chiarire tutto ciò, ovvero per una diagnosi differenziale, è necessaria l'accurata visita neurologica.
Cordialmente
dopo una distorsione muscoloscheletrica cervicale (colpo di frusta) i sintomi che riferisce sono abbastanza compatibili, ma solo quelli in sede cervicale e all'arto superiore.
Lo stiramento del trigemino non è possibile in questo caso.
Se Lei riferisce parestesie facciali, bisogna valutare se esse corrispondono alle zone cutanee di innervazione del nervo trigemino che sono "confinanti" con le zone innervate da radici nervose provenienti dalle vertebre C2-C3 (cioè la seconda e terza vertebra cervicale) i cui rami si distribuiscono alla zona posteriore del collo (la nuca) alla sede occipitale e parietale alta del cranio fino a interessare parte del viso poco anteriormente all'orecchio e parte della mandibola.
Le parestesie in tali zone spesso sono confuse con parestesie nel territorio del V nervo cranico(il trigemino)
L'iperestensione del rachide può irritare tali radici e produrre le sensazioni nelle sedi suddette e può, erroneamente, essere interpretata come di competenza del trigemino.
Per chiarire tutto ciò, ovvero per una diagnosi differenziale, è necessaria l'accurata visita neurologica.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 21/08/2012.
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