Mielopatia
Buongiorno Professore, mia madre da circa due anni a questa parte sta perdendo man mano le funzioni degli arti inferiori, è stata ricoverata presso una struttura ospedaliera già nel 2011 dove mi è stato detto che non c’è nulla da fare.
Sono presenti alterazioni piuttosto gravi sia livello encefalico che cervicale e lombare.
Volevo capire se ci fosse anche solo qualche piccola possibilità di rallentare o regredire il processo degenerativo.
Sono presenti alterazioni piuttosto gravi sia livello encefalico che cervicale e lombare.
Volevo capire se ci fosse anche solo qualche piccola possibilità di rallentare o regredire il processo degenerativo.
[#1]
Gentile Utente,
purtroppo le informazioni che riporta sono troppo esigue per darle un parere. Da quanto scrive non si evince una diagnosi precisa alla base dei sintomi di sua madre e quindi non è possibile darle delle indicazioni.
Occorre che riporti almeno la diagnosi di dimissione del reparto dove è stata ricoverata ed il referto degli esami diagnostici eseguiti.
Cordiali saluti,
purtroppo le informazioni che riporta sono troppo esigue per darle un parere. Da quanto scrive non si evince una diagnosi precisa alla base dei sintomi di sua madre e quindi non è possibile darle delle indicazioni.
Occorre che riporti almeno la diagnosi di dimissione del reparto dove è stata ricoverata ed il referto degli esami diagnostici eseguiti.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
[#2]
Utente
ecco un esame aggiornato
Data e ora esame: 10/08/2012 11:44
Tipo Esame: RM CERVELLO E TRONCO ENCEFALICO,RM COLONNA LOMBOSACRALE,RM COLONNA CERVICALE,RM COLONNA TORACICA
Esame eseguito senza somministrazione ev di mdc paramagnetico.
Focali iperintensità di segnale apprezzabili nelle sequenze T2 e FLAIR in corrispondenza della sostanza bianca periventricolare e dei centri semiovali riferibili a focolai di gliosi su verosimile base ipoperfusiva sottocorticale cronica.
Esiti stabilizzati poromalacici di lesioni vascolari ischemiche a sede lenticolo-capsulare, peritrigonale (la maggiore in sede anteriore destra del diametro di circa 17mm) ed ippocampale bilaterale.
Conservata l'iperintensità in T2 della endolinfa e perilinfa della coclea e dei canali semicircolari bilateralmente.
Strutture della linea mediana in asse. Sovrarappresentati gli spazi liquorali intra ed extra - ventricolari per fenomeni neuro involutivi.
Ipertrofia mucosa dei turbinati nasali e cisti da ritenzione in sede mascellare sinistra RM CERVICALE
Alterazione della morfologia e del trofismo dei singoli metameri, in presenza di avanzati aspetti degenerativi cervicouncartrosici.
Modificazione di segnale dei dischi intervertebrali, ridotti in altezza, con fenomeni di ipointensità di segnale nelle sequenze a TR lungo per condizione di discomalacia.
Gli spazi intersomatici da C2 a C7 sono tutti ridotti in ampiezza e si osservano ai vari livelli esaminati barre artrosiche discosomatiche posteriori mediane paramediane che riducono in ampiezza bilateralmente il recesso laterale del canale vertebrale e l'ingresso dei forami di coniugazione, provocando compressione sul midollo e sul decorso radicolare a tali livelli.
Il canale vertebrale in questo tratto succitato ne risulta ridotto in ampiezza con forma a "clessidra". In sede midollare, per tutta l'estensione del tratto esaminato, sono apprezzabili irregolarità del profilo del cono midollare ed alterazione di segnale di aspetto iperintenso nelle sequenze a TR lungo per presenza di verosimili alterazioni gliotiche di tipo riparativo per stenosi serrata.
Si consiglia valutazione clinica e, qualora ritenuto clinicamente opportuno, completamento d'indagine mediante esame EMG.
RM DORSALE
Regolare il trofismo e la morfologia dei singoli metameri esaminati, in presenza di diffusi fenomeni spondilosindesmofitici.
Modificazione di segnale dei dischi intervertebrali, ridotti in altezza, con fenomeni di ipointensità di segnale nelle sequenze a TR lungo per condizione di discomalacia, senza evidenti immagini riferibili a protrusioni patologiche
Regolare morfologia e segnale del cono midollare
RM LOMBOSACRALE
Condizione di canale anatomico stretto per brevità congenita dei peduncoli ed ipertrofia dei leg. gialli.
Regolare il trofismo dei singoli metameri, in quadro di iperlordosi lombare con sacro orizzontalizzato e diffusi aspetti spondiloartrosici.
Modificazione di segnale dei dischi intervertebrali, ridotti in altezza, con fenomeni di ipointensità di segnale nelle sequenze a TR lungo per condizione di discomalacia.
Gli spazi intersomatici da LI a L5 sono tutti ridotti in ampiezza e si osservano ai vari livelli esaminati barre artrosiche discosomatiche posteriori mediane paramediane che riducono in ampiezza bilateralmente il recesso laterale del canale vertebrale e ('ingresso dei forami di coniugazione, provocando compressione sulla cauda e sul decorso radicolare a tali livelli. Il canale vertebrale in questo tratto succitato ne risulta ridotto in ampiezza con forma a "clessidra". Protrusione globale posteriore del disco in L5-S1
lpertrofia su base degenerativa delle articolazioni interapofisarie, con fenomeni di flogosi in fase acuta.
Utile valutazione specialistica.
Data e ora esame: 10/08/2012 11:44
Tipo Esame: RM CERVELLO E TRONCO ENCEFALICO,RM COLONNA LOMBOSACRALE,RM COLONNA CERVICALE,RM COLONNA TORACICA
Esame eseguito senza somministrazione ev di mdc paramagnetico.
Focali iperintensità di segnale apprezzabili nelle sequenze T2 e FLAIR in corrispondenza della sostanza bianca periventricolare e dei centri semiovali riferibili a focolai di gliosi su verosimile base ipoperfusiva sottocorticale cronica.
Esiti stabilizzati poromalacici di lesioni vascolari ischemiche a sede lenticolo-capsulare, peritrigonale (la maggiore in sede anteriore destra del diametro di circa 17mm) ed ippocampale bilaterale.
Conservata l'iperintensità in T2 della endolinfa e perilinfa della coclea e dei canali semicircolari bilateralmente.
Strutture della linea mediana in asse. Sovrarappresentati gli spazi liquorali intra ed extra - ventricolari per fenomeni neuro involutivi.
Ipertrofia mucosa dei turbinati nasali e cisti da ritenzione in sede mascellare sinistra RM CERVICALE
Alterazione della morfologia e del trofismo dei singoli metameri, in presenza di avanzati aspetti degenerativi cervicouncartrosici.
Modificazione di segnale dei dischi intervertebrali, ridotti in altezza, con fenomeni di ipointensità di segnale nelle sequenze a TR lungo per condizione di discomalacia.
Gli spazi intersomatici da C2 a C7 sono tutti ridotti in ampiezza e si osservano ai vari livelli esaminati barre artrosiche discosomatiche posteriori mediane paramediane che riducono in ampiezza bilateralmente il recesso laterale del canale vertebrale e l'ingresso dei forami di coniugazione, provocando compressione sul midollo e sul decorso radicolare a tali livelli.
Il canale vertebrale in questo tratto succitato ne risulta ridotto in ampiezza con forma a "clessidra". In sede midollare, per tutta l'estensione del tratto esaminato, sono apprezzabili irregolarità del profilo del cono midollare ed alterazione di segnale di aspetto iperintenso nelle sequenze a TR lungo per presenza di verosimili alterazioni gliotiche di tipo riparativo per stenosi serrata.
Si consiglia valutazione clinica e, qualora ritenuto clinicamente opportuno, completamento d'indagine mediante esame EMG.
RM DORSALE
Regolare il trofismo e la morfologia dei singoli metameri esaminati, in presenza di diffusi fenomeni spondilosindesmofitici.
Modificazione di segnale dei dischi intervertebrali, ridotti in altezza, con fenomeni di ipointensità di segnale nelle sequenze a TR lungo per condizione di discomalacia, senza evidenti immagini riferibili a protrusioni patologiche
Regolare morfologia e segnale del cono midollare
RM LOMBOSACRALE
Condizione di canale anatomico stretto per brevità congenita dei peduncoli ed ipertrofia dei leg. gialli.
Regolare il trofismo dei singoli metameri, in quadro di iperlordosi lombare con sacro orizzontalizzato e diffusi aspetti spondiloartrosici.
Modificazione di segnale dei dischi intervertebrali, ridotti in altezza, con fenomeni di ipointensità di segnale nelle sequenze a TR lungo per condizione di discomalacia.
Gli spazi intersomatici da LI a L5 sono tutti ridotti in ampiezza e si osservano ai vari livelli esaminati barre artrosiche discosomatiche posteriori mediane paramediane che riducono in ampiezza bilateralmente il recesso laterale del canale vertebrale e ('ingresso dei forami di coniugazione, provocando compressione sulla cauda e sul decorso radicolare a tali livelli. Il canale vertebrale in questo tratto succitato ne risulta ridotto in ampiezza con forma a "clessidra". Protrusione globale posteriore del disco in L5-S1
lpertrofia su base degenerativa delle articolazioni interapofisarie, con fenomeni di flogosi in fase acuta.
Utile valutazione specialistica.
[#3]
Gentile Utente,
da quanto trascrive sono presenti alterazioni ischemiche croniche del parenchima cerebrale, alterazioni cervicali midollari compatibili con una mielopatia spondilogenetica (dovuta a osteofiti, ovvero a becchi ossei artrosici) e una stenosi lombare.
Per stabilire un eventuale iter terapeutico occorre che faccia sottoporre sua madre ad una valutazione neurochirurgica.
Il trattamento della mielopatia cervicale, che sicuramente è uno dei motivi principali del progressivo peggioramento clinico della paziente è possibile, ma va bilanciato con l'età della paziente, la sua condizione internistica e i risultati della valutazione clinica.
Cordiali saluti,
da quanto trascrive sono presenti alterazioni ischemiche croniche del parenchima cerebrale, alterazioni cervicali midollari compatibili con una mielopatia spondilogenetica (dovuta a osteofiti, ovvero a becchi ossei artrosici) e una stenosi lombare.
Per stabilire un eventuale iter terapeutico occorre che faccia sottoporre sua madre ad una valutazione neurochirurgica.
Il trattamento della mielopatia cervicale, che sicuramente è uno dei motivi principali del progressivo peggioramento clinico della paziente è possibile, ma va bilanciato con l'età della paziente, la sua condizione internistica e i risultati della valutazione clinica.
Cordiali saluti,
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