Disectomia ernia piccola
salve vi scrivo perchè sono a dir poco disperata per la mia situazione.
In breve, nell'estate 2009 ho avuto una lomboscaitalgia acuta con crampi ovunque alle gambe ed in particolare alle dita del piede sinistro. Passai l'estate a letto con medicinali siringhe, poi dopo una risonanza è emersa una piccola ernia lombare che fuoriusciva da entrambe le parti, per cui a marzo 2010 ho subito un intervento di nucleplastica. A maggio dello stesso anno mi sono sposata e nell'ottobre sempre dello stesso anno sono rimasta in attesa. Ho partorito con parto naturale nel luglio 2011 e quella estate sono stata bene. Hom cominciato ad avere nuovamente crampi alle gambe lomboscaitalgia anche alla gamba dx ora dall'ottobre dell'anno scorso. Avevo dolori per 2-3 giorni ma non mi bloccavano completamente. ora invece sono da due mesi a letto con nuovamente questi dolori e sempre con siringhe, medicinali etc..
Dalla risonanza è emerza niuovamente la presenza di questa ernia ed il medico che mi operò l'anno prima mi ha riproposto l'intervento di nucleoplastica nuovamente. Io sinceramente le ho detto che non volevo in quanto avendo una bimba piccola sono sottoposta a sforzi ripetuti, per cui non servirebbe a nulla. Vorrei qualcosa di definitivo! Esiste? lui mi ha detto che può anche operarmi togliermi l'ernia e mettere il disco nuovo solo che siccome ho 30 anni lui non è molto propenso. Allora ho consultato un altro neurochirurgo che mi ha detto prima di arrivare all'intervento è meglio tentare dcon un busto, dicloreum e muscoril in pillole e esercizi di tonificazione dei muscoli dorsali e lombari ed eventualmente ionoforesi.
Sono confusa, perchè cerco qualcosa di definitivo che elimini il problema, poichè oltre al da fare che mi da mia figlia, vorrei nel giro di 2 anni programmare un'altra gravidanza. se facessi come mi ha detto il secondo neurochirurgo potrei risolvere il problema? le infiltrazioni di ionoforesi farebbero rientrare l'ernia? e comunque potrebbe sempre riuscire a distanza di qualche anno? Perchè rimandare l'intervento? perchè non si potrebbe fare a 30 anni? ci sono complicazioni, problemi dopo negli anni? Siccome è piccola ci sarebbero problemi per un intervento di disectomia? il secondo neurologo mi ha detto che sarebbe come sparare col cannona ad un puglo di mosche
cosa mi consigliate? ho già inizato gli esercizi ma comunque il crampi alle gambe mi bloccano e non riesco ad uscire di casa! sono disperata perchè sto negando a mia figlia un'estate serena.
aiutatemi! vi prego!
In breve, nell'estate 2009 ho avuto una lomboscaitalgia acuta con crampi ovunque alle gambe ed in particolare alle dita del piede sinistro. Passai l'estate a letto con medicinali siringhe, poi dopo una risonanza è emersa una piccola ernia lombare che fuoriusciva da entrambe le parti, per cui a marzo 2010 ho subito un intervento di nucleplastica. A maggio dello stesso anno mi sono sposata e nell'ottobre sempre dello stesso anno sono rimasta in attesa. Ho partorito con parto naturale nel luglio 2011 e quella estate sono stata bene. Hom cominciato ad avere nuovamente crampi alle gambe lomboscaitalgia anche alla gamba dx ora dall'ottobre dell'anno scorso. Avevo dolori per 2-3 giorni ma non mi bloccavano completamente. ora invece sono da due mesi a letto con nuovamente questi dolori e sempre con siringhe, medicinali etc..
Dalla risonanza è emerza niuovamente la presenza di questa ernia ed il medico che mi operò l'anno prima mi ha riproposto l'intervento di nucleoplastica nuovamente. Io sinceramente le ho detto che non volevo in quanto avendo una bimba piccola sono sottoposta a sforzi ripetuti, per cui non servirebbe a nulla. Vorrei qualcosa di definitivo! Esiste? lui mi ha detto che può anche operarmi togliermi l'ernia e mettere il disco nuovo solo che siccome ho 30 anni lui non è molto propenso. Allora ho consultato un altro neurochirurgo che mi ha detto prima di arrivare all'intervento è meglio tentare dcon un busto, dicloreum e muscoril in pillole e esercizi di tonificazione dei muscoli dorsali e lombari ed eventualmente ionoforesi.
Sono confusa, perchè cerco qualcosa di definitivo che elimini il problema, poichè oltre al da fare che mi da mia figlia, vorrei nel giro di 2 anni programmare un'altra gravidanza. se facessi come mi ha detto il secondo neurochirurgo potrei risolvere il problema? le infiltrazioni di ionoforesi farebbero rientrare l'ernia? e comunque potrebbe sempre riuscire a distanza di qualche anno? Perchè rimandare l'intervento? perchè non si potrebbe fare a 30 anni? ci sono complicazioni, problemi dopo negli anni? Siccome è piccola ci sarebbero problemi per un intervento di disectomia? il secondo neurologo mi ha detto che sarebbe come sparare col cannona ad un puglo di mosche
cosa mi consigliate? ho già inizato gli esercizi ma comunque il crampi alle gambe mi bloccano e non riesco ad uscire di casa! sono disperata perchè sto negando a mia figlia un'estate serena.
aiutatemi! vi prego!
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Pur coi limiti del consulto on-line, Le dico che il tentare, in questa fase, un ulteriore trattamento conservativo è da considerare razionale.
I trattamenti da Lei ipotizzati non sono idonei a far rientrare l'ernia ma a togliere l'infiammazione a livello della radice spinale.
Indubbiamente bisognerebbe vedere le immagini della rmn, ed anche visitarLa, per avere un quadro più preciso della Sua situazione oggettiva, ma, in assenza di deficit motori o di sensibilità, propenderei per un trattamento ancora conservativo.
Un trattamento chirurgico con gabbietta, lo considero un po' "eccessivo" anche perchè, all'intervento, una volta tolta la parte degenerata del disco, non è detto che, in prosieguo di tempo, non si degeneri, e quindi dia fastidio, un'altra porzione di esso.
Se, effettivamente, l'ernia è piccola e non si vuole eseguire un trattamento con microdiscectomia a cielo aperto, e, come ho detto, dopo un ulteriore trattamento conservativo, si può prendere in considerazione la possibilità di un intervento in mininvasiva (legga a questo proposito i miei articoli in MinForma che ho scritto sull'argomento) che riuscirebbe molto meno traumatico per la colonna, più diretto a liberare dalle cause di sofferenza la radice spinale perchè fatto per via intraforaminale (forame dove la radice viene pizzicata abbastanza agevolmente in considerazione delle strettoia anatomica che percorre) e perchè capace di offrire un post-operatorio più agevole rispetto ai post degli interventi classici con o senza immissione di protesi artificiali.
Se ha piacere, dia notizie degli ulteriori sviluppi della Sua situazione.
Cordialità
I trattamenti da Lei ipotizzati non sono idonei a far rientrare l'ernia ma a togliere l'infiammazione a livello della radice spinale.
Indubbiamente bisognerebbe vedere le immagini della rmn, ed anche visitarLa, per avere un quadro più preciso della Sua situazione oggettiva, ma, in assenza di deficit motori o di sensibilità, propenderei per un trattamento ancora conservativo.
Un trattamento chirurgico con gabbietta, lo considero un po' "eccessivo" anche perchè, all'intervento, una volta tolta la parte degenerata del disco, non è detto che, in prosieguo di tempo, non si degeneri, e quindi dia fastidio, un'altra porzione di esso.
Se, effettivamente, l'ernia è piccola e non si vuole eseguire un trattamento con microdiscectomia a cielo aperto, e, come ho detto, dopo un ulteriore trattamento conservativo, si può prendere in considerazione la possibilità di un intervento in mininvasiva (legga a questo proposito i miei articoli in MinForma che ho scritto sull'argomento) che riuscirebbe molto meno traumatico per la colonna, più diretto a liberare dalle cause di sofferenza la radice spinale perchè fatto per via intraforaminale (forame dove la radice viene pizzicata abbastanza agevolmente in considerazione delle strettoia anatomica che percorre) e perchè capace di offrire un post-operatorio più agevole rispetto ai post degli interventi classici con o senza immissione di protesi artificiali.
Se ha piacere, dia notizie degli ulteriori sviluppi della Sua situazione.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
grazie infinite dottore per il suo consiglio. il dottore che mi ha operata in precedenza ora se dovessi fare l'intervento mi farebbe (Come riportato sulla carta) PLIF+ stabilizzazione L4-L5.
Ho letto molto in rete ma sinceramente ci sono tante cose più o meno vero ed io non sò proprio che pensare. potrebbe delucidarmi sui dubbi che ho? Cioè:
1. è vero che la ionoforesi potrebbe far rientrare l'ernia?
2. è pericoloso un trattamento di ionoforesi?
3. chi esegue il trattamento? a chi rivolgersi?
4. l'ernia può creare disfunzioni a livello del controllo degli stimoli intestinali? io ho notato che ho difficoltà a trattenere sia la pipì che il resto.
5. col tempo il busto e la ginnastica ppotrebbero far rientrare l'ernia?
6. è vero che col tempo l'ernia si disidrata e quindi dia meno fastidio?
7. se l'ernia fuoriesce c'è rischio che le vertebre si schiaccino?
8. se non tolta in tempo l'ernia, il nervo sciatico potrebbe lesionarsi?
9. c'è rischio che l'intervento porti a paralisi?
10. la cicatrice interna dell'intervento può dare fastidio?
11. quali sono i rischi di questo tipo di intervento?
12. l'intervento può portare ad un indebolimento o deterioramento della colonna vertebrale.
Comunque per quanto riguarda il mio stato attuale ho ripreso nuovamente le cure farmacologiche ma senza esito visto che una volta passato l'effetto il dolore anche da sdraiata ce l'ho sempre così come il fatto che non riesca a cammninare da due mesi. cosa faccio? entrabi i dottori che mi hanno visitata mi hanno detto che ho un calo di forze e di sensibilità alla gamba sx ed un poco a quella dx.
Ho letto molto in rete ma sinceramente ci sono tante cose più o meno vero ed io non sò proprio che pensare. potrebbe delucidarmi sui dubbi che ho? Cioè:
1. è vero che la ionoforesi potrebbe far rientrare l'ernia?
2. è pericoloso un trattamento di ionoforesi?
3. chi esegue il trattamento? a chi rivolgersi?
4. l'ernia può creare disfunzioni a livello del controllo degli stimoli intestinali? io ho notato che ho difficoltà a trattenere sia la pipì che il resto.
5. col tempo il busto e la ginnastica ppotrebbero far rientrare l'ernia?
6. è vero che col tempo l'ernia si disidrata e quindi dia meno fastidio?
7. se l'ernia fuoriesce c'è rischio che le vertebre si schiaccino?
8. se non tolta in tempo l'ernia, il nervo sciatico potrebbe lesionarsi?
9. c'è rischio che l'intervento porti a paralisi?
10. la cicatrice interna dell'intervento può dare fastidio?
11. quali sono i rischi di questo tipo di intervento?
12. l'intervento può portare ad un indebolimento o deterioramento della colonna vertebrale.
Comunque per quanto riguarda il mio stato attuale ho ripreso nuovamente le cure farmacologiche ma senza esito visto che una volta passato l'effetto il dolore anche da sdraiata ce l'ho sempre così come il fatto che non riesca a cammninare da due mesi. cosa faccio? entrabi i dottori che mi hanno visitata mi hanno detto che ho un calo di forze e di sensibilità alla gamba sx ed un poco a quella dx.
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Naturalmente non ho la possibilità di darLe indicazioni pratiche ed i Colleghi, che La hanno seguita e visitata ed hanno visionate le immagini rmn, sono molto più idonei del sottoscritto a darLe consigli ed indicazioni.
Provo a rispondre, in via teorica:
La ionoforesi non fa rientrare l'ernia, non è pericolosa (se eseguita correttamente e con farmaci idonei alla bisogna) e il Fisiatra è il Medico Specialista cui è opportuno rivolgersi.
L'ernia può provocare i disturbi sfinteriali che Lei segnala (ma, in questi casi, non si tratta solo di piccole ernie).
Il busto e la ginnasticato non fanno regredire l'ernia.
L'ernia col tempo può disidratarsi ma se c'è l'indicazione a decomprimere le radici adesso il rinandare significa fare stabilizzare i danni alle radici spinali.
Se tutto il disco fuoriesce le due vertebre si "toccano".
I danni da compressione radicolare possono anche essere permanenti su tutte le radici non solo su quelleche poi danno origine allo sciatico.
La cicatrice interna può essere lesiva contro i nervi e per questo, quando è possibile, si preferisce un trattamento il meno invasivo possibile.
Fra i rischi dell'intervento, in teoria, comportano possibili accentuazione dei deficit ma, come Le ho accennato, ancor maggiore può essere il rischio a non far niente.
I rischi, teorici, dell'intervento, credo di averli esposti e determinati tipi di intervento grandemente invasi possono indebolire la colonna, ma se dovesse essere necessario bisognerà farlo per evitare guai peggiori.
Cordialità,
Provo a rispondre, in via teorica:
La ionoforesi non fa rientrare l'ernia, non è pericolosa (se eseguita correttamente e con farmaci idonei alla bisogna) e il Fisiatra è il Medico Specialista cui è opportuno rivolgersi.
L'ernia può provocare i disturbi sfinteriali che Lei segnala (ma, in questi casi, non si tratta solo di piccole ernie).
Il busto e la ginnasticato non fanno regredire l'ernia.
L'ernia col tempo può disidratarsi ma se c'è l'indicazione a decomprimere le radici adesso il rinandare significa fare stabilizzare i danni alle radici spinali.
Se tutto il disco fuoriesce le due vertebre si "toccano".
I danni da compressione radicolare possono anche essere permanenti su tutte le radici non solo su quelleche poi danno origine allo sciatico.
La cicatrice interna può essere lesiva contro i nervi e per questo, quando è possibile, si preferisce un trattamento il meno invasivo possibile.
Fra i rischi dell'intervento, in teoria, comportano possibili accentuazione dei deficit ma, come Le ho accennato, ancor maggiore può essere il rischio a non far niente.
I rischi, teorici, dell'intervento, credo di averli esposti e determinati tipi di intervento grandemente invasi possono indebolire la colonna, ma se dovesse essere necessario bisognerà farlo per evitare guai peggiori.
Cordialità,
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Utente
grazie davvero per i chiarimenti che mi ha dato. ho letto inoltre i suoi articoli in merito alla chirurgia mininvasiva e vorrei chierderle a parte l'intervento di nucleoplastica quali sono altri interventi in mininvasiva? è possibile rimuovere l'ernia in questo modo? oppure onde evitare si riformi sarebbe meglio eliminare tutto il disco e mettere una protesi?
[#5]
Utente
Ho letto anche questo articolo: Ozono nell’ernia del disco: efficace nell'80% dei casi. presente sul sito. Si tratta della ionoforesi? è un intervento vero e proprio? qui sembra che funzioni nella maggioranza dei casi, ma non toglie l'ernia giusto? oppure disidradando il disco la dovrebbe far rientrare?
[#6]
L'ozono nel disco non è la stessa cosa della ionoforesi (quest'ultima, diciamo, agisce sui sintomi conseguenti alla causa, ma non incide sulla causa, cioè la discopatia). L'ozono ha una funzione, sia pur con meccanismi diversi, simile alla nucleoplastica ed ha dato numerose delusioni, forse al pari di altri metodi fisici o chimici sul disco (Lei non è un caso eccezionale).
Per quanto concerne gli interventi in mininvasiva, dagli articoli può dedurre le risposte alle Sue domande e per quanto concerne la eventuale protesi Le ho già risposto.
Saluti cordiali.
Per quanto concerne gli interventi in mininvasiva, dagli articoli può dedurre le risposte alle Sue domande e per quanto concerne la eventuale protesi Le ho già risposto.
Saluti cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 19/07/2012.
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