Astrocitoma anaplastico

Buongiorno. Avevo già scritto al vostro sito per illustrare la situazione di mia madre che purtroppo si è spenta domenica scorsa. Dal 2005 soffriva di cefalea, dal 2006 le si erano aggiunti acufeni e rumori in testa. 2 tac al cranio negative a distanza di 1 anno l'una dall'altra (una a fine 2005, una a fine 2006). Un mese fa una nuova tac, stavolta non negativa, ma che presentava una lesione neoplastica di circa 6 cm al talamo sinistro. Il neurochirurgo ha provato in extremis ad operare, ma lei non si è più svegliata dall'intervento. L'esame istologico ha rivelato che la lesione era un astrocitoma anaplastico di III grado. Come è possibile che nessuno dei 17 specialisti da me consultati abbia sospettato la presenza di un tumore?
Può una lesione di questo tipo svilupparsi in pochi mesi? L'ultima tac le è stata fatta al pronto soccorso dove io l'ho portata perchè da alcuni giorni cadeva in continuazione e pronunciava frasi insensate. Vi prego di darmi una risposta perchè non riesco a darmi pace... Se si fosse individuato prima, avrebbe potuto salvarsi? Grazie di cuore se qualcuno potrà dirmi qualcosa.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Mi dispiace sinceramente per la mamma,ma penso che non vi era possibilità di una diagnosi precoce, sia perchè la mamma, a quanto pare, tranne una cefalea, non avvertisse altri disturbi e sia perchè precedenti TAC risultavano negative.
L'astrocitoma del talamo è un tumore molto raro e può crescere, a seconda della localizzazione,in modo silente, ovvero senza particolari sintomi.
D'altra parte nessuno di noi pensa di fare o prescrivere una TAC al mese per una cefalea per monitorare una eventuale crescita tumorale.
Si tranquillizzi,pertanto, e non si faccia venire angosce e sensi di colpa.
Ancora sentite condoglianze
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Utente
Utente
Egregio dott. Migliaccio, la ringrazio tanto per la sua risposta. Quello che mi tormenta è il fatto che sebbene lei lo chiedesse a tutti i vari medici consultati, nessuno era mai d'accordo nel farle fare una risonanza magnetica. Forse avrei dovuto insistere io....ma comunque sia a questo punto mi sembra di capire che non ci sarebbe stato niente da fare. Tutti i medici consultati davano la colpa della cefalea così forte e insistente al suo stato depressivo (soffriva infatti di crisi depressive da anni). Tutti i segni neurologici erano infatti negativi. Oltre alla cefalea, accusava ronzii alle orecchie e nel centro della testa, ma tutti dicevano che si trattava di semplici acufeni, da lei avvertiti in maniera più forte sempre a causa della sua ansia e depressione.Si vede che doveva andare così....
La ringrazio nuovamente della sua gentile risposta.
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