Protrusione discale

Mi chiamo luigi ho 33 anni e 14 giorni fa ho subito un intervento di chirurgia mininvasiva (discectomia percutanea) per la riduzione di una protrusione discale in sede l5-s1 e la conseguente decompressione della radice nervosa. A tutt'oggi conservo tutti i problemi che avevo prima dell'intervento (dolore lombare che si irradia al gluteo sinistro, coscia posteriore esterna, ginocchio posteriore e formicolio al piede. Personalmente ero convinto che almeno una parte di questi dolori si risolvessero immediatamente dopo l'intervento come conseguenza della decompressione della radice nervosa, il dolore lombare simile ad un ago che mi punge ogni volta che fletto il busto a destra mi aspettavo di non sentirlo più fin da subito, altri invece immaginavo di doverli sopportare per diverse settimane o mesi, a distanza di due settimane dall'intervento invece tutto sembra come prima e di conseguenza inizio a pormi alcune domande..
Devo credere che sia stato tutto inutile? La "modesta" protrusione che avevo é ancora lì nonostante l'intervento? Devo accettare di convivere a 33 anni con un problema cronico alla gamba sinistra, oppure il mantenersi di tutti i sintomi dopo 2 settimane dall'intervento é del tutto normale?
Grazie anticipatamente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
dopo un intervento per ernia discale (se questo è correttamente indicato) la sintomatologia deve regredire o quanto meno essere di intensità decisamente più modesta rispetto al preintervento, per poi scomparire nel giro di qualche settimana.

Questo in linea di massima! Poi vi sono situazioni particolari con molte variabili che vanno valutate singolarmente e attraverso controlli clinici diretti.
E' quindi difficile rispondere alle Sue domande a distanza, se non a quella che non deve convivere con il dolore.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente