Un intervento chirurgico risolve il problema, ma commenta che si tratta pur sempre

Vi segnalo il mio problema ha avuto inizio lo scorso novembre durante una sessione di allenamento di corsa su pista con ripetutte di scarico sui 500 mt. sono stato costretto ad abbandonare l’allenamento, e aimè dal quel giorno anche la corsa, a causa di un forte dolore comparso all’altezza del gluteo DX che mi ha costretto a camminare zoppicando per circa due settimane. Il mio medico curante a da prima prescritto un trattamento per cinque giorni di MUSCORIL e VOLTAREN, ed una visita specilistica ortopedica, senza però risolvere il problema, l’ortopedico nel frattempo mi prescrive una RM del rachide lombo – sacrale, nel frattempo proseguo con il trattamento farmacologico con miotens e cortisonici a dosi crescenti per sei giorni, e neanche questo riesce a farmi passare il dolore. Finalmente il 30/11/07 riesco a fare la R.M. e mi refertano quanto segue:

Testualmente.

E’ stato esplorato il tratto di rachide compreso tra D11 e le ultime vertebre sacrali, le scansioni assiali sono state mirate a livello degli spazi intersomatici L2-L3; L3-L4; L4-L5; L5-S1.
L’indagine ha messo in evidenza marcati aspetti degenerativi del disco intersomatico L5-S1 che presenta una formazione erniaria mediana posteriore estrusa di discrete dimensioni che prende rapporto con le radici nervose emergenti prevalentemente sul lato sinistro senza tuttavia determinare significative compressioni su di esse.
Tra L4-L5 è presente un modico bulging discale con iniziale lieve estrinsecazione erniaria intraforaminale sinistra; minima focalità erniaria si osserva nella stessa sede anche su L3-L4.
Le restanti strutture discali non presentano definite immagini riferibili a protrusioni o ernie e mostrano regolari morfologia e intensità di segnale; i metameri sono regolarmente allineati e non si osservano nel loro contesto alterazioni di segnale di significato patologico.
Il cono midollare appare di regolari morfologia e dimensioni, senza alterazioni di segnale nel suo contesto.

Dopo la R.M. il medico mi prescrive anche una visita neurochirurgica, il neurochirurgo mi spiega che con un intervento chirurgico risolve il problema, ma commenta che si tratta pur sempre di un intervento. Quindi mi prescrive quanto segue senza ottenere alcun risultato.

-Ciclotrazione lombare ed esercizi di stiramento lombare (panca ad inversione)
-Esercizi di rinforzo addominale e lombare + ginnastica posturale lombare.

Nel frattempo da dicembre bisettimanlmente faccio piscina e per tre volte la settimana faccio bici da strada.
Ultimamente provo un abozzo di corsa ma dopo circa 15 o 20 minuti il dolore alla natica DX con estensione verso l’inserzione dei muscoli abdutttori inizia a farsi sentire arrivo a circa 30’ poi devo fermarmi costringendomi a camminare zoppicando ed Il dolore si protrae anche i giorni successivi.
Secondo l’ortopedico ed il fisioterapista non potrei più correre.
Bene ormai e da tempo che ho smesso di correre, e pratico bisettimanalmente solo il nuoto (stile e dorso), ma alla mattina ho dei blocchi alla schiena al livello L5-S1, durante la giornata poi ho dei forti dolori all'interno cosce a livello degli abduttori laterali, oltre che a delle fitte piu o meno intense alla schiena.
Chiedo un Vs. consulto su cosa sia meglio fare, visto che ormai l'attività sportiva e ridotta al minimo e il problema anzichè migliorare peggiora. Io sarei ben propenso a sottopormi ad intervento chirurgico, oppure ??? (chiedo a voi) visto che ormai sono stufo di aver perso tempo e tanto denaro con fisioterapisti e maneggiatori vari. Dopo l'intervento potrò riprendere una vita regolare, con una regolare attività sportiva dedicandomi magari ad altri sport come il ciclismo ed abbandonando la corsa visto che nel mio caso e particolarmente lesionistica.
Grazie ancora a tutti voi.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Dalla descrizione della RMN, è stata riscontrata un 'ernia discale in L5-S1 espulsa che è causa dei Suoi sintomi.
Ritengo che, soprattutto in assenza di un miglioramento, l'intervento chirurgico sia la soluzione necessaria, anche se la decisione definitiva la si può prendere dopo aver visionato le immagini e dopo averLa visitata.
In linea generale l'intervento è praticamente privoo di rischi se effettuato da persona esperta e la ripresa delle proprie attività sportive e lavorative è la regola.
Sul perchè il collega, pur dando indicazione all'intervento, glielo ha sconsigliato, non so risponderLe, in quanto io ritengo che a volte i rischi del non-intervento sono maggiori dei rischi dell'intervento.

Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio per la sua valutazione, inizio ad informarmi per prenotare l'intervento.
Cordialmente.
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Utente
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Ho chiesto ulteriori consulti che sconsigliavano l'intervento o quanto meno lo consideravano come ultima soluzione, in un'ulteriore visita ortopedica il medico mi ha prescritto 25 sedute di ginastica posturale e nel frattempo ho proseguito le attività di nuoto in piscina, da metà Aprile non ho avuto più nessun sintomo. Ho ripreso anche gli allenamenti sportivi agonistici. Traendo le debite conclusioni posso affermare che se il medico fa 60 il restante 40 lo fa il fisioterapista e questa figura professionale deve essere adeguatamente preparata, tra l'altro è la figura più onerosa, nel mio caso il conto complessivo è arrivato a circa 1800 € dopo aver passato in rassegna 4 fisioterapisti e dopo averne viste di tutti i colori, tra balle spaziali, macchine miracolose, "considerando il fatto che sono un ingegnere informatico ne ho sentte veramente delle grosse" la classica seduta di pura ginnastica associata a dei massaggi localizzati nel tratto interessato a risolto il problema.
Grazie a tutti.