Retrolistesi

Buongiorno, vi scrivo per un vostro personale parere..il mio compagno , 40 anni, alto 1,90 , peso 100 kg , accusa già da alcuni anni problemi con la schiena, da un mese avverte delle fitte abbastanza costanti nella fascia lombare (soprattutto quando deve alzarsi ),non ha dolori alle gambe , fa fatica a star seduto più di 20 minuti di fila; ha preso per 7 giorni Indoxen e Deltacortene.....in attesa della Rmn..che ha dato questo risultato:
Rettilineizzazione della lordosi .
modesta retrolistesi di L5 su S1.
Nella norma i primi due dischi lombari.
il disco compreso tra L3-L4 è disidratato con
modesta protusione globale del margine posteriore senza che si riconoscano
focalità erniarie .
al passaggio L4-L5 il disco è disidratato con evidente
protusione globale del margine posteriore, reperto un pò più accentuato sul
versante di destra ove impronta il sacco durale.

Anni fa , è stato "liquidato" dicendogli che non c'è tanto da fare..
Un dolore così forte non si è presentato da 2 anni.
Lo so che in questi casi va studiata la Rmn e va fatta una visita approfondita, e il semplice referto è poco ma
vorrebbe solo un consiglio su come muoversi.....a chi rivolgersi..se meglio ad un neurochirurgo, fisiatra od ortopedico?
Esistono delle manipolazioni in grado di migliorare questi problemi?o bisogna pensare alla chirurgia?
in attesa di una vostra risposta,vi ringraziamo anticipatamente,
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
gentile signora,
giustamente lei premette che non è possibile fare una diagnosi a distanza,e io aggiungo ancor di più indicare una terapia.
Nella patologia della colonna vertebrale la terapia può essere variabile, ovvero sia medica che chirurgica o fisioterapica, ma tali provvedimenti non sono interscambiabili a piacere.
Voglio dire che, quando già in prima istanza è indicato l'intervento chirurgico, scegliere terapie alternative, significa a volte perdere del tempo prezioso.
Gli specialisti della patologia vertebrale sono quelli da lei opportunamente indicati ed essi intervengono a seconda delle indicazioni cliniche che possono essere valutate solo attraverso la visita diretta.

Ora,nel caso specifico del suo compagno,se ha fatto delle cure sia mediche che fisiatriche senza apprezzabili benefici, è verosimile che l'ipotesi chirurgica sia da percorrere.
Se invece non è mai stata prospettata la possibilità di una terapia riabilitativa, il consiglio è quello di consultare un fisiatra.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
Dott. Giovanni Migliaccio