Protrusione erniaria cervicale
ho effettuato una risonanza magnetica con questo risultato:
Regolare la morfologia del midollo e degli spazi subaracnoidei perimidollari. il segmento rachideo ha perso la fisiologica lordosi per assumere andamento rettilineo. Da c4-c5 a c6-c7 sono apprezzabili alterazioni degenaritive discali che si associano a modificazioni spondilosiche e uncoartrosiche. In c4-c5 una focalità erniaria sottolegamentosa mediana-paramediane destra contatta appena la superfice anteriore del sacco durale. In c5-c6 protrusione eniaria posteriore ad ampia raggio si associa a modeste manifestazioni di osteofitosi margino- somatica laterale con impronta sul sacco durale e parziale impegno delle regioni preforaminali. In c6-c7 una modesta protrusione discale posteriore contatta appena la superfice anteriore del sacco durale.
visto il risultato, dietro consiglio del mio medico mi sono rivolta ad un neurochirurgo, il quale mi ha detto che devo operarmi al più presto per mettere una protesi fra c5-c6 e rimuovere l'ernia o riscio di peggiorare fino ad avere problemi di paralisi. giustamente impaurita, mi sono rivolta ad un altro neurochirurgo il quale mi ha detto che è solo un problema tensivo, che le ernie sono del tutto trascurabili eche devo fare solo un ciclo di tens e massaggi e prendere per tre mesi Efexor cp al mattino e sibelium 5 2cp dopo cena per 50 giorni, per allentare la tensione muscolare. I miei disturbi al momento sono dolore e tensione nel tratto cervicale bilaterale, dolore alla spalla destra con diramazione verso l'avamblaccio e il polso nella zona sotto il dito pollice e stesso disturbo al braccio sinistro. Le mani sono spesso formicolanti e a destra ho meno sensibilità alle dita pollice indice. devo fare attenzione a non eseguire bruschi movimenti di estensione per non incorrere in fitte lancinanti al collo e mi renco conto di non afferrare le cose con le mani tanto che spesso faccio cadere quello che afferro. A quale dei due professori da me interpellati devo dare retta, considerando di non aver molta voglia di operarmi, ma di non sentirmi stressata oltre la media da prendere degli psicofarmaci? qual'è l'approccio migliore in una situazione come la mia?
Regolare la morfologia del midollo e degli spazi subaracnoidei perimidollari. il segmento rachideo ha perso la fisiologica lordosi per assumere andamento rettilineo. Da c4-c5 a c6-c7 sono apprezzabili alterazioni degenaritive discali che si associano a modificazioni spondilosiche e uncoartrosiche. In c4-c5 una focalità erniaria sottolegamentosa mediana-paramediane destra contatta appena la superfice anteriore del sacco durale. In c5-c6 protrusione eniaria posteriore ad ampia raggio si associa a modeste manifestazioni di osteofitosi margino- somatica laterale con impronta sul sacco durale e parziale impegno delle regioni preforaminali. In c6-c7 una modesta protrusione discale posteriore contatta appena la superfice anteriore del sacco durale.
visto il risultato, dietro consiglio del mio medico mi sono rivolta ad un neurochirurgo, il quale mi ha detto che devo operarmi al più presto per mettere una protesi fra c5-c6 e rimuovere l'ernia o riscio di peggiorare fino ad avere problemi di paralisi. giustamente impaurita, mi sono rivolta ad un altro neurochirurgo il quale mi ha detto che è solo un problema tensivo, che le ernie sono del tutto trascurabili eche devo fare solo un ciclo di tens e massaggi e prendere per tre mesi Efexor cp al mattino e sibelium 5 2cp dopo cena per 50 giorni, per allentare la tensione muscolare. I miei disturbi al momento sono dolore e tensione nel tratto cervicale bilaterale, dolore alla spalla destra con diramazione verso l'avamblaccio e il polso nella zona sotto il dito pollice e stesso disturbo al braccio sinistro. Le mani sono spesso formicolanti e a destra ho meno sensibilità alle dita pollice indice. devo fare attenzione a non eseguire bruschi movimenti di estensione per non incorrere in fitte lancinanti al collo e mi renco conto di non afferrare le cose con le mani tanto che spesso faccio cadere quello che afferro. A quale dei due professori da me interpellati devo dare retta, considerando di non aver molta voglia di operarmi, ma di non sentirmi stressata oltre la media da prendere degli psicofarmaci? qual'è l'approccio migliore in una situazione come la mia?
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Dr. Giovanni Migliaccio †
Neurochirurgo
13.7k 398
Gentile signora,
come spesso vado ripetendo in consulti simili,la chirurgia non è un optional che si può scegliere come avere o non avere il navigatore in auto o i sedili in pelle.
La terapia chirurgica è appunto una terapia che serve a curare una patologia che può essere curata solo con la chirurgia,al pari di una terapia medica che serve per curare una patologia che può essere curata solo con atti medici e non chirurgici.
Detto questo,io non posso esprimermi e fare da arbitro fra i due colleghi,essenzialmente perchè non ho la possibilità di visionare le immagini e,soprattutto,di valutare i Suoi sintomi attraverso la visita,unica "procedura" che consente di fare la diagnosi e di indicare la terapia.
Devo però precisare che i sintomi dovuti a una compressione di una o più radici nervose ad opera di un'ernia discale e/o di protuberanze osteo.vertebrali (osteofiti),regrediscono se viene rimossa la compressione su di esse e tale rimozione è possibile solo chirurgicamente. Eventuali terapie mediche intervengono sul sintomo,ma non sulla causa.
Da quanto Lei riferisce a proposito della sintomatologia,posso solo intuire la necessità di un intervento,ma la conferma,come Le dicevo, può essere data solo a seguito dii un esame obiettivo.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
come spesso vado ripetendo in consulti simili,la chirurgia non è un optional che si può scegliere come avere o non avere il navigatore in auto o i sedili in pelle.
La terapia chirurgica è appunto una terapia che serve a curare una patologia che può essere curata solo con la chirurgia,al pari di una terapia medica che serve per curare una patologia che può essere curata solo con atti medici e non chirurgici.
Detto questo,io non posso esprimermi e fare da arbitro fra i due colleghi,essenzialmente perchè non ho la possibilità di visionare le immagini e,soprattutto,di valutare i Suoi sintomi attraverso la visita,unica "procedura" che consente di fare la diagnosi e di indicare la terapia.
Devo però precisare che i sintomi dovuti a una compressione di una o più radici nervose ad opera di un'ernia discale e/o di protuberanze osteo.vertebrali (osteofiti),regrediscono se viene rimossa la compressione su di esse e tale rimozione è possibile solo chirurgicamente. Eventuali terapie mediche intervengono sul sintomo,ma non sulla causa.
Da quanto Lei riferisce a proposito della sintomatologia,posso solo intuire la necessità di un intervento,ma la conferma,come Le dicevo, può essere data solo a seguito dii un esame obiettivo.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
[#2]
Utente
gentilissimo dottor Migliaccio,
la ringrazio della risposta e capisco che per lei sia impossibile fare un consulto via mail, ma vorrei solo sapere, secondo la sua esperienza, a quali conseguenze posso andare incontro se continuo a curarmi con gli antidolorifici senza ricorrere all'intervento. Consideri che ho un lavoro abbastanza pesante, la mattina lavoro per una ditta di pulizie e la sera lavo piatti per ore in un ristorante. La ringrazio di nuovo e la saluto
la ringrazio della risposta e capisco che per lei sia impossibile fare un consulto via mail, ma vorrei solo sapere, secondo la sua esperienza, a quali conseguenze posso andare incontro se continuo a curarmi con gli antidolorifici senza ricorrere all'intervento. Consideri che ho un lavoro abbastanza pesante, la mattina lavoro per una ditta di pulizie e la sera lavo piatti per ore in un ristorante. La ringrazio di nuovo e la saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 05/06/2012.
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