Ernia preforaminale l5-s1

Gentili Dott.ri,
ho 36 anni e mi è stata dignosticata un'ernia preforaminale L5-S1.
L'esito riporta questo:Canale rachideo nei limiti per dimensioni.
Cono midollare in sede, regolare per forma, spessore ed intensità del segnale.
Il disco L5-S1 è un po' ridotto in spessore, presenta note degenerative ed ernia preforaminale dx che occupa i piani adiposi del recesso laterale e comprime l'emergenza radicolare S1 di destra.
Dai primi dolori abbastanza fastidiosi comparsi a dicembre è andata sempre peggiorando, da aprile ad adesso ho visto solo un peggioramento.
Sto facendo l'ozono terapia, ne ho già fatte 4 senza nessun miglioramento, e sto facendo inizioni di muscoril e voltaren assieme per il dolore, prendo anche il brufen da 600mg ma adesso che i dolori sono sempre più forti non mi dà alcun sollievo.
Ho un continuo dolore alla coscia nella parte inferiore, e fatico a camminare perchè è come se avessi un continuo crampo al polpaccio.
Da circa 10 gg ho anche iniziato ad avere un forte dolore alla schiena proprio nel punto in cui si trova l'ernia.
Faccio fatica a stare seduta per più di qualche minuto e dormo poco perchè in qualsiasi posizione sento dolore.
Vi prego di darmi un consiglio sul da farsi, dovrei operarmi?
Devo andare da un chiropratico? Mi hanno detto che si possono fare anche le inizieoni di cortisone per sfiammare, ma il mio modico me le sconsigliava perchè soffro di ansia e attacchi di panico.
Quali sono le varie soluzioni? Ho visto che si parla di microchirurgia e discolisi.
A me è stato proposta l'operazione tramite endoscopia(discolisi) ma essendo la mia ernia molto lateralizzata non mi assicurano il risultato.
Vi sarei molto grata se poteste dirmi quale soluzione attuare.
Grazie mille
Chiara

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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Utente,
se i Suoi disturbi sono a dx, cioè dallo stesso lato della protrusione, mi sembrerebbe indicato un trattamento mininvasivo che tolga la "forza premnente" sulla radice nervosa e che Le procura i disturbi di cui soffre.
Legga i miei articoli in MinForma sull'argomento per avere chiara la descrizione della procedura e delle possibilità di risultato.
Altri trattamenti palliativi non mi sembra il caso di tentare visti risultati (non) ottenuti.
Le infiltrazioni con cortisone andrebbero classificati in tale novero, e solo per questo non li consiglio nel Suo caso.
Sarebbe opportuno che un Neurochirurgo La valutasse clinicamente, stabilendo la correlazione fra immagini rmn e la restante sintomatologia.
Auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Vincenzo Della Corte, la ringrazio molto della sua risposta.
Volevo solo chiederle quali tipo di per operazioni sono le mininvasive?
A me è stata proposta la discolisi, ma vorrei sapere quali altri metodi esistono, dato che nel mio caso in endoscopia non mi hanno dato certezza, di risultati essendo la mia ernia molto laterale.
La ringrazio.
Cordiali saluti.
Chiara Gianella

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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.ma Sig.a,
per tecnica mininvasiva mi riferisco a quella segnalata nei MinForma che Le ho segnalati.
Non ho particolare fiducia nella discolisi (chimica, fisica...)per i risultati che ho riscontrato nei paz. giunti alla mia osservazione...
Cordiali saluti,