Ernia cervicale in presenza di stabilizzazione chirurgica dente dell'epistrofeo
salve ho 33 anni e nel 2007 ho subito la frattura scomposta del dente dell'epistrofeo. stabilizzata con intervento neurochirurgico. Da 9 giorni la torsione del collo è accompagnata da "scrocchi". Sotto consiglio del neurologo ho effettuato tac e risonanza dalla quale risulta: "Rettilineizzazione della fisiologica lordosi cervicale, in asse le strutture del tratto esaminato. Allo spazio c3-c4 e c4-c5 protrusione disco anulare posteriore ad ampio raggio pre foraminale bilaterale con minimi segni di compressione sulle strutture meningo midollari. Allo spazio c6-c7 protrusione osteodiscale posteriore ad ampio raggio con grossolana ernia discale in sede mediana paramediana preforaminale sinistra con segni di compressione sulle strutture meningo midollari e sulla tasca radicolare omolaterale. Allo spazio c7-d1 protrusione osteodiscale posteriore ad ampio raggio preforaminale bilaterale con caratteri pauci ernieri in sede mediano sottolegamentoso con segni di compressione sulle strutture meningo midollari. Allo spazio d2-d3 e d4-d5 modesta protrusione disco anulare posteriore ad ampio raggio con minimi segnio di compressione sul sacco durale. Non segni di mielopatia cervicale. Diametri canalari ai limiti di norma. Non alterazioni di intensità di segnale dei tessuti molli paravertebrali. Alcune piccole obiettività linfonodali in sede laterocervicale bilaterali".
Quale terapia mi consigliate? è il caso di operarmi nuovamente?
Quale terapia mi consigliate? è il caso di operarmi nuovamente?
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Gentile Utente,
il consiglio è di sottoporsi ad una valutazione neurochirurgica per effettuare una valutazione clinica e visionare l'esame eseguito. Se non sono presenti sintomi radicolari (cervicobrachialgia) o midollari (debolezza prevalentemente distale agli arti), ovvero se si tratta di un'ernia asintomatica, una condotta di attesa può essere una valida opzione.
Cordiali saluti,
il consiglio è di sottoporsi ad una valutazione neurochirurgica per effettuare una valutazione clinica e visionare l'esame eseguito. Se non sono presenti sintomi radicolari (cervicobrachialgia) o midollari (debolezza prevalentemente distale agli arti), ovvero se si tratta di un'ernia asintomatica, una condotta di attesa può essere una valida opzione.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la cortese risposta.
a dire il vero ho già fatto la visita neurochirurgica con un medico dello staff che mi operò nel 2007. Secondo quest'ultimo le ernie sono molto piccole e non possono essere causa degli scrocchi che sento. Tuttavia ho anche consultato un ortopedico che, al contrario, ha rilevato che le ernie ci sono e non sono così piccole e si dovrebbe valutare se operarle o meno. Di qui la mia confusione: da una parte c'è un discordante parere di due medici, dall'altra un dolore persistente e accompagnato da torpore del braccio destro.
rinnovando la stima e la gratitudine per la cortese e celere risposta resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e se vuole sono disponibile ad inviarle la mia ultima risonanza.
a dire il vero ho già fatto la visita neurochirurgica con un medico dello staff che mi operò nel 2007. Secondo quest'ultimo le ernie sono molto piccole e non possono essere causa degli scrocchi che sento. Tuttavia ho anche consultato un ortopedico che, al contrario, ha rilevato che le ernie ci sono e non sono così piccole e si dovrebbe valutare se operarle o meno. Di qui la mia confusione: da una parte c'è un discordante parere di due medici, dall'altra un dolore persistente e accompagnato da torpore del braccio destro.
rinnovando la stima e la gratitudine per la cortese e celere risposta resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e se vuole sono disponibile ad inviarle la mia ultima risonanza.
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Nel nostro paese la gestione della patologia discoartrosica cervicale è generalmente a carico dei neurochirurghi. Inoltre la presneza di quelle che lei chiama scrocchi non hanno in realtà rilevanza clinica.
Per le parestesie all'arto superiore può essere utile uno studio EMG arti superiori.
Cordiali saluti,
Per le parestesie all'arto superiore può essere utile uno studio EMG arti superiori.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 15/03/2012.
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