Stabilizzazione vertebrale lesionata e degenerata
salve,ho 40 anni,7 anni fa ,in seguito a una caduta da 9 metri,ho avuto lo scoppio di L3(sono caduto toccando il suolo con i talloni) ,questo trauma fu trattato chirurgicamente con la stabilizzazione di L3 attraverso barre in titanio chiamato sistema colorado,i dolori sono sempre persistiti con continui formicolii alle gambe,e come se non bastasse ,dopo 2 anni dall operazione ad una RM si evidenzia una lesione di una barra di titanio ,che tuttora continua a darmi seri fastidi ,mi chiedo il motivo dell insistenza dei medici nel voler solo sostituire le barre con lo stesso sistema in quanto ho saputo che esistono altri sistemi di fissaggio più efficaci,mi chiedo anche fino a quando riuscirò a camminare avendo questo problema? .
l ultimo esame effettuato è RM RACHIDE LOMBO-SACRALE
Tecnica di esame : FSE immagini T1 e T2 dip.2 pian
REFERTO:
Postumi traumatici con frattura disco-somatica della limitante superiore di L3 trattata chirurgicamente mediante impianto di sistema di stabilizzazione con viti interpendincolari fissate su L2,L3 e L4.Il canale spinale è di regolare ampiezza.
Si rilevano modificazioni degenerative con fenomeni disidratativi a carico dei dischi che presentano una notevole riduzione del segnale nella sequenza T2 dip.
non si osservano immagini patologiche di tipo francamente estrusivo-erniario.
Il cono midollare è in sede di volume e segnale regolare.
gradirei sapere oltretutto quali altre conseguenze future potrei avere e quali altre soluzioni potrebbero essere efficaci per tali sofferenze .
grazie cordiali saluti
l ultimo esame effettuato è RM RACHIDE LOMBO-SACRALE
Tecnica di esame : FSE immagini T1 e T2 dip.2 pian
REFERTO:
Postumi traumatici con frattura disco-somatica della limitante superiore di L3 trattata chirurgicamente mediante impianto di sistema di stabilizzazione con viti interpendincolari fissate su L2,L3 e L4.Il canale spinale è di regolare ampiezza.
Si rilevano modificazioni degenerative con fenomeni disidratativi a carico dei dischi che presentano una notevole riduzione del segnale nella sequenza T2 dip.
non si osservano immagini patologiche di tipo francamente estrusivo-erniario.
Il cono midollare è in sede di volume e segnale regolare.
gradirei sapere oltretutto quali altre conseguenze future potrei avere e quali altre soluzioni potrebbero essere efficaci per tali sofferenze .
grazie cordiali saluti
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Neurochirurgo, Ortopedico
Gentile utente, la cosa più importante da verificare è, secondo il mio parere, se l'impianto è stabile o no. In caso di instabilità potrebbe sussistere l'indicazione alla revisione, ma ciò dipende dal parere dei neurochirurghi che lei consulterà, possibilmente dopo aver eseguito una RX diretta della zona interessata, eseguita in piedi e con prove dinamiche in proiezione laterale.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 13/03/2012.
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