Sono una ragazza con putroppo problemi di capelli diradati e sottili temo che, nonostante le cure

vorrei sapere se per eliminare un osteoma cranico in sede parietale destra (dimensioni di estensione alla base 3cm X 3 cm)la terapia chirurgica è l'unica soluzione e se si, se essa a differenza di molti anni fa può essere considerata molto meno invasiva di allora (un tempo si sollevava un ampio fazzoletto di cuoio capelluto e poi si procedeva all'operazione di eliminazione dell'osteoma). Oggi sarebbe possibile tale operazione con un singolo taglietto dalle dimensioni minime indispensabili? sono una ragazza con putroppo problemi di capelli diradati e sottili temo che, nonostante le cure ai capelli e se l'operazione è invasiva, sulla zona del cuoio capelluto soggetta a "tagli" non mi ricrescono più i capelli! ovviamente mi rendo conto che in prossimità della cicatrice non ricresceranno ma la mia preoccupazione è che questa non ricrescita riguardi una zona più ampia. Preciso che l'osteoma (c'è l'ho da quando avevo 16 anni e ora ne ho 32)non mi ha mai dato problemi di salute. Grazie.
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Signora,sarebbe importante potersi rendere conto visivamente di quanto riferisce, specie per quello che riguarda lo spessore della lesione. Tuttavia dai dati descritti sembrerebbe possibile affermare che l'intervento chirurgico è l'unica soluzione disponibile, ma nel suo caso ritengo che l'asintomaticità e l'assenza di modificazioni di tale lesione da Lei riferiti nell'arco di 16 anni possano consentire un atteggiamento attendistico.Pertanto Le consiglierei al momento solo di seguirla nel tempo e attivarsi in caso di comparsa di sintomatologia.
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Utente
Utente
il fatto è che sono costretta ad avere sempre la stessa pettinatura (molto semplice e comune)e se tira un po' di vento o devo mettere una cuffia in testa oppure un cappello si nota l'osteoma, quindi devo evitare tutte queste situazioni. Sono decisa a toglierlo ma vorrei avere per lo meno una mini garanzia del fatto che un intervento del genere possa essere fatto nella maniera più delicata possibile tenendo conto che la chirurgia ha fatto dei passi avanti e che se una volta si pensava solo ad operare ora invece si tende a preservare quella che è l'estetica post-operatoria del paziente(si pensi alla laparoscopia, ache se non è questo il caso). Potrei operarmi con tranquillità ed avere un buon risultato senza rischiare di "cadere dalla padella nella brace" cioè mi tolgo l'osteoma ma rimango con un buco in testa privo di capelli? Grazie
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Signora,
è chiaro che se l'osteoma comporta un evidente, come lei dice, danno estetico, ciò costituisce anche un'indicazione al trattamento chirurgico. Tuttavia mi preme doverle dire che non è possibile dirle di più sulle conseguenze postoperatorie da lei temute se non vengono esaminate con completezza e attenzione le immagini radiologiche che lei dovrebbe peraltro avere già eseguito (TAC encefalo con finestre per osso con studio mirato dell'area interessata).Sento di poterla assicurare comunque sul fatto che sia molto difficile che la chirurgia le causi "un buco in testa privo di capelli", dato che qualunque intervento chirurgico cranico viene normalmente effettuato tramite un'incisione talora anche molto ampia ma non è assolutamente detto che il paziente subisca per questo evidenti danni estetici.
Rimango comunque a sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Barone
La ringrazio per le sua confortevole risposta e in relazione ad una maggiore informazione da parte mia per quanto riguarda il mio osteoma ho pensato di allegare il referto medico di una TAC svolta il 14/09/1992 presso l’istituto Besta di Milano ( questa è senza contrasto ma la prima è stata con il contrasto):
“In fossa posteriore il IV ventricolo è in sede mediana, di normale morfologia e dimensioni. Non si osservano alterazioni di densità del parenchima cerebellare o del tronco encefalico. Si segnala la presenza di una mega cisterna magna. In sede sovratentoriale il sistema ventricolare è in sede, con cavità ventricolari laterali ingrandite, in rapporto all’età della paziente. Non vi sono impronte patologiche lungo i suoi profili. Sono tendenzialmente ampi gli spazi subaracnoidei al vertice in rapporto all’età della paziente. Non si riconoscono aree di alterata intensità nel parenchima celebrale. Le foto atte alla documentazione delle parti ossee dimostrano la presenza di iperostosi a partenza dal tavolato esterno, a margini ben definiti, situata in regione coronarica destra al vertice. La base di impianto è di circa 2 centimetri (aggiungo io, che era un po’ di più!), la sua densità è omogenea ed è in prima ipotesi un piccolo osteoma.
Conclusioni: Osteoma destro al vertice in sede coronaria destra. Non lesioni focali nel parenchima celebrale.”
L’ultima TAC eseguita nel 2002 a Casetra diceva “ l’esame T.C. del cranio, eseguito senza per fusione di mezzo di contrasto e.v., confrontato con il precedente esame (1995) ha mostrato un modico aumento di volume (aggiungo io, che è arrivato a 3 cm) dell’osteoma parietale destro già descritto. Assenza di aree di alterata densità a carico del tessuto encefalico. Il sistema ventricolare sopra e sotto-tentoriale è in sede e regolare. Spazi sub-aracnoidei della volta e della base normali.”
Considerando tutto questo è possibile che l’osteoma mi venga tolto semplicemente “rasandolo” al suolo cranico e non necessariamente toglierlo come un tappo di bottiglia e chiudere il vuoto lasciato nel cranio da una speciale pasta cementante? La prima opzione non mi fa molta paura mentre la seconda mi terrorizza (anche perchè penso che la degenza sia lunga e comlessa).
Grazie.
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Neurochirurgo, Chirurgo maxillo facciale attivo dal 2001 al 2014
Neurochirurgo, Chirurgo maxillo facciale
Non ho nulla da aggiungere a quanto già chiaramente scritto dal Dr. Barone.

Cordialmente

FE
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Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Gentile Signora,
l'asportazione di un osteoma cranico è un intervento chirurgico abbastanza banale. Mi sento di tranquillizzarla per quanto riguarda il danno estetico, visto l'avvento negli utimi anni di tecniche mini-invasive e di altri tipi di suture.
Ovviamente, prima di prendere in considerazione l'intervento, deve conpletare le indagini con una TAC cranio con scansione per l'osso.
Spero di esserLe stato di aiuto e può contattarmi per ogni ulteriore informazione.

Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592334 - 374
Fax. 080/5592001

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia

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Utente
Utente
Finalmente il giorno 20 sono stata sottoposta all'intervento di cranioplastica (con protesi in metil metacrilato) per l’asportazione dell'osteoma, però, come conseguenza dell’operazione, nella sede in cui prima c’era l’osteoma mi ritrovo un voluminoso bernoccolo e i medici che mi hanno operato mi hanno assicurato che scomparirà, al massimo, entro ……1 mese! Vi chiedo se sia veramente possibile che ci voglia tanto tempo per “sgonfiarsi”!
Grazie