Tutto inizio' con una crisi epilettica al braccio sx
Salve,
qualche settimana fa ho avuto una crisi epilettica al braccio sx. Da allora non riesco piu' a muoverlo; ho la piena sensibilita' ma la motorieta' e' nulla. Gli esami effettuati (RM e PET) hanno evidenziato una presenza tumorale che sembrerebbe essere secondaria (dalla forma); tuttavia al momento non si riesce a trovare il tumore primario. Esiste il caso di solo tumore secondario ?
Una volta rimosso il tumore chirurgicamente, e' possibile recuperare la piena funzionalita' dell' arto ?
Tecnicamente la rimozione chirurgica riguarda solo la parte terminale della forma tumorale o anche le evenuali ramificazioni ? E con che compromissione del cervello (statisticamente, se esiste una statistica del genere) ?
Grazie mille per il supporto.
qualche settimana fa ho avuto una crisi epilettica al braccio sx. Da allora non riesco piu' a muoverlo; ho la piena sensibilita' ma la motorieta' e' nulla. Gli esami effettuati (RM e PET) hanno evidenziato una presenza tumorale che sembrerebbe essere secondaria (dalla forma); tuttavia al momento non si riesce a trovare il tumore primario. Esiste il caso di solo tumore secondario ?
Una volta rimosso il tumore chirurgicamente, e' possibile recuperare la piena funzionalita' dell' arto ?
Tecnicamente la rimozione chirurgica riguarda solo la parte terminale della forma tumorale o anche le evenuali ramificazioni ? E con che compromissione del cervello (statisticamente, se esiste una statistica del genere) ?
Grazie mille per il supporto.
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Esisistono metastasi cerebrali definite "precoci", che si manifestano senza che sia possibile definire il primitivo. L'esame istologico dopo asportazione chirurgica permette di avere una idea più precisa su quale possa essere il primitivo.
Le metastasi cerebrali hanno la tendenza a produrre molto edema attorno ad esse provocando disturbi funzionali. Una volta rimosse la riduzione dell'edema comporta anche un miglioramento funzionale.
La rimozione chirurgica riguarda la massa visibile alla risonanza magnetica e intraoperatoriamente. Se opportunamento eseguito, anche con l'aiuto di tecniche di mappaggio cerebrale se necessarie (dipende dalla localizzazione) l'intervento non comporta nessuna particolare compromissione.
Le metastasi cerebrali hanno la tendenza a produrre molto edema attorno ad esse provocando disturbi funzionali. Una volta rimosse la riduzione dell'edema comporta anche un miglioramento funzionale.
La rimozione chirurgica riguarda la massa visibile alla risonanza magnetica e intraoperatoriamente. Se opportunamento eseguito, anche con l'aiuto di tecniche di mappaggio cerebrale se necessarie (dipende dalla localizzazione) l'intervento non comporta nessuna particolare compromissione.
Dr. Christian Brogna, MD, PhD
Neurochirurgo
[#3]
Utente
Salve,
l'operazione e' andata bene. L'esame istologico ha permesso di stabilire che si trattava di un primitivo anche se considerato "aggressivo" e quindi con tendenza recidiva. Attualmente sono in terapia riabilitativa e in settimana iniziero' un ciclo di 6 settimane di radio e chemio terapia.
Spero possa recupare l'uso del braccio, fermo ormai da oltre 1 mese, e della gamba (pensantezza accusata dopo l'intervento, probabilmente si tratta di un ematoma che dovrebbe riassorbirsi a breve).
A proposito del braccio vorrei sapere se esiste una casistica che possa indicare in che percentuale un recupero e' possibile. So che non e' facile da pronosticare anche statistiche alla mano, ma e' solo per capire se esiste la possibilitá o se dopo un mese di completa immobilitá devo considerarlo molto difficile.
Grazie molte per il supporto.
l'operazione e' andata bene. L'esame istologico ha permesso di stabilire che si trattava di un primitivo anche se considerato "aggressivo" e quindi con tendenza recidiva. Attualmente sono in terapia riabilitativa e in settimana iniziero' un ciclo di 6 settimane di radio e chemio terapia.
Spero possa recupare l'uso del braccio, fermo ormai da oltre 1 mese, e della gamba (pensantezza accusata dopo l'intervento, probabilmente si tratta di un ematoma che dovrebbe riassorbirsi a breve).
A proposito del braccio vorrei sapere se esiste una casistica che possa indicare in che percentuale un recupero e' possibile. So che non e' facile da pronosticare anche statistiche alla mano, ma e' solo per capire se esiste la possibilitá o se dopo un mese di completa immobilitá devo considerarlo molto difficile.
Grazie molte per il supporto.
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Sono felice che la sua operazione abbia avuto un buon esito.
Riguardo alla possibilità di recupero bisogna riconoscere che il nostro cervello ha capacità "plastiche" straordinarie. Se la corteccia motoria e le fibre sottocorticali deputate al movimento del braccio sono integre ed solo "funzionalmente e transitoriamente" disconnesse, avrà possibilità di recuperare. E' necessario attendere ed esercitarsi con esercizi fisioterapici per poter sapere l'effettivo recupero.
Con i migliori auguri,
Riguardo alla possibilità di recupero bisogna riconoscere che il nostro cervello ha capacità "plastiche" straordinarie. Se la corteccia motoria e le fibre sottocorticali deputate al movimento del braccio sono integre ed solo "funzionalmente e transitoriamente" disconnesse, avrà possibilità di recuperare. E' necessario attendere ed esercitarsi con esercizi fisioterapici per poter sapere l'effettivo recupero.
Con i migliori auguri,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 04/03/2012.
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