Operazione ernia al disco

Buonasera,
ho 48 anni e
sono stata operata di ernia al disco (l4-L5) a sinistra nel 2003. Dopo riabilitazione ho condotto una vita normale, anche sotto il profilo sportivo. Nel 2010 ho iniziato a sentire nuovamente dolori prima sopportabili per poi nel 2011 invalidanti al punto che nel marzo 2011 sono stata operata.(sempre l4-l5 a sx) Tornata a casa dolori sempre a sinistra peggio di prima con addirittura una lieve mancanza di sensibilita' sotto il piede sempre sinistro. Questo sintomo lo ho avvertito appena uscita dalla sala operatoria.Nuova risonanza e verdetto fatale:ernia sempre piu' grossa l4-l5 come se non fossi mai stata operata. Operata nuovamente a maggio (e sono tre) con esiti direi soddisfacenti. Ad oggi ho sempre avuto lievi dolori (altezza gluteo) alternati a destra e poi a sinistra. Ultimamente si sono localizzati sulla parte destra, senza pero' interessare quasi mai la gamba. Cammino regolarmente e velocemente e vado a nuotare.Sto' seguendo sedute di fisioterapia, con esiti non del tutto buoni. Oggi, su consiglio del fisioterapista, ho effettuato una rx colonna lombo-sacrale con questo esito: lieve scoliosi ad ampio raggio destro-convessa.Emisacralizzazione bilaterale di L5 con riduzione dello spazio articolare presacrale. Spondiloartrosi L4-L5 con sclerosi delle limitanti contrapposte e marcata riduzione dello spazio intersomatico corrispondente. Conservati gli altri. Regolari le articolazioni sacroiliache. Concludo dicendoVi che come quadro generale, a giorni sto' benino mentre altri giorni ho dolori forti ma sopportabili (sempre zona gluteo DX). La sensibilita' mi e' quasi del tutto tornata mentre la forza e' sempre stata ottima. Cosa mi consigliate?? Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Credo che dopo tre interventi, finalmente, la situazione sia soddisfacente.
Il dolore al gluteo potrebbe dipendere da un'ernia in L5-S1, ma solo una visita e una RM potrebbero chiarirlo.
Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio Dr. Migliaccio, provvedo a prenotarmi una RM per poi comunicarLe l'esito. Lei non crede, comunque, che dopo la terza operazione L4-L5 non fosse stato meglio fare la tanto pubblicizzata "stabilizzazione"? Non Le nego che in un caso mi era stata consigliata.
Cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non lo so, signora! Gli interventi chirurgici non sono standardizzati e trovano la loro indicazione e l'attuazione delle varie tecniche secondo molte variabili individuali.
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti
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Neurochirurgo, Ortopedico attivo dal 2012 al 2018
Neurochirurgo, Ortopedico
Sarebbe utile sapere cosa è effettivamente stato eseguito durante l'ultimo intervento: a tal fine occorrerebbe leggere la descrizione dell'intervento chirurgico (semplice discectomia con lisi aderenziale, artrodesi intersomatica (PLIF o TLIF), osteosintesi rigida o flessibile ecc.). Nel caso sia stata eseguita soltanto la discectomia, occorre procedere ad radiografia diretta della colonna lombosacrale in ortostatismo, con proiezioni laterali dinamiche (oppure RMN dinamica lombosacrale, esame più sofisticato, ma non indispensabile al momento), al fine di escludere una franca instabilità, che, in caso affermativo, richiederebbe una "stabilizzazione". Altra ipotesi diagnostica è la presenza di sacroileite, che può essere facilmente svelata da una semplice radiografia del bacino: in questo caso la terapia è molto più semplice.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
Le affermazioni del collega sono condivisibili, ma hanno carattere generale e, almeno per il momento, non dovrebbero riguardare il Suo caso, in considerazione che lo stato clinico sembra essere più che soddisfacente.
Con cordialità