Una cervicobrachialgia una rm tratto cervicale
Egregio Dottore,
Ho effettuato a settembre 2011 a causa di una cervicobrachialgia una RM tratto cervicale. Questo è l'esito:
CERVICO-BRACHIALGIA
Osteocondrosi delle superfici somatiche affrontate di C6 e C7 sul versante anteriore con osteofitosi spigolo-somatiche a tale livello.
Dischi intersomatici modicamente disidratati con minima riduzione d'ampiezza di C6-C7.
In C5-C6 il disco protrube ad ampio raggio con maggiore focalità intraforaminale dx che riduce il clivaggio adiposo con la radice spinale ivi decorrente.
In C6-C7 si osserva protrusione discale paramediana dx con impronta sul sacco durale.
La fisiatra mi ha prescritto un ciclo di cortisone ma senza nessun effetto.
Il braccio destro è debole sin dal mattino, il mignolino al tatto risulta differente dalla mano sinistra con un dolore in estensione sul deltoide anteriore e sul bicipite.
Pratico nuoto due volte alla settimana.
Ho effettuato la visita da due neurochirurghi che mia hanno consigliato l'operazione ed un ortopedico mi ha confermato la stessa cosa.
Nel dubbio alla fine di gennaio 2012 ho effetuato un'altra RM e questo è il risultato.
RACHIDE CERVICALE
In corrispondenza diC6-C7 il disco sporge posteriormente, con una protrusione mediana-paramediana destra, che impronta sul sacco durale.
Si rileva, altresì, un inflessione del profilo anteriore del sacco durale a C5 C6, condizionata da una protusione discale ad ampio raggio di curvatura.
Inoltre i dischi di entrambi i livelli mostrano una deidratazione del nucleo polposo, di significativo degenerativo, essendo assotigliati e ipointensi nella sequenza a lunghi TR; il dato appare spiccato a C6-C7, ove sono visibili manifestazioni artrosiche somatiche, sotto forma di una conversione adiposa del midollo della spongiosa e di irregolarità osteofitosiche marginali.
L'ampiezza del canale risulta sostanzialmente conservata e, alsuo interno, il midollo si presenta regolare per calibro, segnale e contorni.
RACHIDE DORSALE
I dischi del tratto compreso tra D1-D10 mostrano una deidratazione del nucleo polposo, su base degenerativa, essendo ipointensi nella sequeza a lunghi TR; non sono visibili, comunque, immaginiche possono essere ricondotte ad ernie discale.
Coesistono irregolarità osteofitosiche marginali, di natura artrosica sui rispettivi corpi contrapposti.
Qual'è la soluzione migliore?
Sono alla tastiera che Le stò scrivendo e il braccio dx sembra molle debole e senza forza contando che dovrebbe essere quello più forte rispetto al sx.
Grazie
Ho effettuato a settembre 2011 a causa di una cervicobrachialgia una RM tratto cervicale. Questo è l'esito:
CERVICO-BRACHIALGIA
Osteocondrosi delle superfici somatiche affrontate di C6 e C7 sul versante anteriore con osteofitosi spigolo-somatiche a tale livello.
Dischi intersomatici modicamente disidratati con minima riduzione d'ampiezza di C6-C7.
In C5-C6 il disco protrube ad ampio raggio con maggiore focalità intraforaminale dx che riduce il clivaggio adiposo con la radice spinale ivi decorrente.
In C6-C7 si osserva protrusione discale paramediana dx con impronta sul sacco durale.
La fisiatra mi ha prescritto un ciclo di cortisone ma senza nessun effetto.
Il braccio destro è debole sin dal mattino, il mignolino al tatto risulta differente dalla mano sinistra con un dolore in estensione sul deltoide anteriore e sul bicipite.
Pratico nuoto due volte alla settimana.
Ho effettuato la visita da due neurochirurghi che mia hanno consigliato l'operazione ed un ortopedico mi ha confermato la stessa cosa.
Nel dubbio alla fine di gennaio 2012 ho effetuato un'altra RM e questo è il risultato.
RACHIDE CERVICALE
In corrispondenza diC6-C7 il disco sporge posteriormente, con una protrusione mediana-paramediana destra, che impronta sul sacco durale.
Si rileva, altresì, un inflessione del profilo anteriore del sacco durale a C5 C6, condizionata da una protusione discale ad ampio raggio di curvatura.
Inoltre i dischi di entrambi i livelli mostrano una deidratazione del nucleo polposo, di significativo degenerativo, essendo assotigliati e ipointensi nella sequenza a lunghi TR; il dato appare spiccato a C6-C7, ove sono visibili manifestazioni artrosiche somatiche, sotto forma di una conversione adiposa del midollo della spongiosa e di irregolarità osteofitosiche marginali.
L'ampiezza del canale risulta sostanzialmente conservata e, alsuo interno, il midollo si presenta regolare per calibro, segnale e contorni.
RACHIDE DORSALE
I dischi del tratto compreso tra D1-D10 mostrano una deidratazione del nucleo polposo, su base degenerativa, essendo ipointensi nella sequeza a lunghi TR; non sono visibili, comunque, immaginiche possono essere ricondotte ad ernie discale.
Coesistono irregolarità osteofitosiche marginali, di natura artrosica sui rispettivi corpi contrapposti.
Qual'è la soluzione migliore?
Sono alla tastiera che Le stò scrivendo e il braccio dx sembra molle debole e senza forza contando che dovrebbe essere quello più forte rispetto al sx.
Grazie
[#1]
Caro signore,
con il limite dell'impossibilità di visionare le immagini dello studio RMN eseguito ed in relazione alle notizie cliniche che riporta sembrerebbero esserci gli estremi per una soluzione chirurgica al problema. Sebbene l'esame clinico chiarirebbe molti dubbi, potrebbe essere utile completare la diagnostica con un esame elettromiografico degli arti superiori, al fine di identificare con certezza il livello lesionale (visto che le due ernie C5-C6 e C6-C7 sono entrambe lateralizzate a destra, congrue con la sintomatologia...) e verificare l'integrità funzionale delle radici nervose in oggetto.
Dato che già ha un deficit di forza sarebbe il caso prendere una decisione in tempi stretti onde evitare che quel disturbo di forza diventi permanente o fatichi a migliorare.
Saluti
con il limite dell'impossibilità di visionare le immagini dello studio RMN eseguito ed in relazione alle notizie cliniche che riporta sembrerebbero esserci gli estremi per una soluzione chirurgica al problema. Sebbene l'esame clinico chiarirebbe molti dubbi, potrebbe essere utile completare la diagnostica con un esame elettromiografico degli arti superiori, al fine di identificare con certezza il livello lesionale (visto che le due ernie C5-C6 e C6-C7 sono entrambe lateralizzate a destra, congrue con la sintomatologia...) e verificare l'integrità funzionale delle radici nervose in oggetto.
Dato che già ha un deficit di forza sarebbe il caso prendere una decisione in tempi stretti onde evitare che quel disturbo di forza diventi permanente o fatichi a migliorare.
Saluti
Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 03/02/2012.
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