Nevralgia nervo pudendo

Gentili dottori, la mia storia clinica inizia oramai un anno fa, quando dopo una intensa attività ciclistica agonistica, ho inizato ad avere dei sintomi debilitanti.
Dopo innumerevoli visite mediche, terapie inutili e trattamenti vari, mi hanno diagnosticato una nevralgia bilaterale del nervo pudendo.
Diagnosi fatta per esclusione, essendomi sottoposto a TAC e RMN ed PES sacrali.
Ora, per precisione di informazioni, sono in cura con trattamenti di infiltrazioni ai nervi pudendi.
La mia domanda è questa e spero di trovare risposte: se le infiltrazioni non servissero, dovrei procedere per vagliare la possibilità di un impianto di neuromodulazione sacrale o pudendale?
Sarebbe l'ultima spiaggia per tornare ad una normalità?
Serve realmente un intervento di decompressione?

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile utente
L'infiltrazione del nervo pudendo può essere considerata una indagine diagnostica,nel senso che se si assiste, in seguito all'infiltrazione del pudendo, alla scomparsa della sintomatologia dolorosa riferita, questa è probabilmente da attribuire ad una nevralgia del pudendo.
Un esame elettromiografico(EMG) del pudendo con lo sudio dei tempi di latenza è l'esame che evidenzia una sofferenza di questo nervo.
La necessita di un intervento di decompressione è indicato se realmente esiste una compressione del nervo.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com