Il grasso intorno alla tasca radicolare
Salve, sono un uomo ho 51 anni, sin da ragazzo ho accusato disturbi di mal di schiena, ma mai niente di importante, bastava qualche giorno di riposo o qualche puntura antidolorifica e tornavo a fare la vita di sempre, premetto che ho una piccola azienda agricola. Da agosto 2011 ho avuto un episodio molto doloroso che mi ha causato grossi problemi nel deambulare, mi hanno consigliato di fare un ciclo di ossigeno-ozonoterapia, per circa 2 mesi il dolore rimaneva subdolo, ma mi consentiva la normale attività quotidiana.
Da novembre ad tuttoggi, il dolore si è ripresentato in maniera acuta, il quale si protae dalla schiena alla natica dx, da non poter trovare nessuna posizione, nè a letto nè seduto, mi permette di stare una diecina di minuti nella posizione eretta. Dietro consiglio del mio medico faccio una RM, della quale si allega copia.
Il referto che mi viene rilasciato dall'ente esegutrice della RM riporta quanto di seguito:
Ernia discale postero laterale dx del disco intersomatico L4- L5 con materiale discale scivolato in corrispondenza del recesso laterale dx della V vertebra lombare dove il grasso intorno alla tasca radicolare di L5 non è riconoscibile. il disco intersomatico L5 -S1 presenta iniziale fenomeni degenerativi caratterizzati da riduzione in altezza e caduta di segnale in T2 ed appare inoltre protruso all'interno epidurale e minor misura sul sacco durale. Regolare morfologia e segnale dei rimanenti dischi intersomatici visualizzati, normale morfologia e segnale del cono midollare.
Ho consultato un ortopedico, il quale riconosce la presenza di quest'ernia e mi consiglia una cura di 2 fiale di Contramal e Depalgos 5 ml al dì per la durata di 45 giorni, nel frattempo ho ripreso un altro ciclo di ossigeno-ozonoterapia, nella prima fase riscontro un legeero sollievo tanto da permettermi di riposare la notte, ma il dolore persiste ancora in maniera molto fastidiosa, basta un colpo di tosse o uno starnuto o lo stare per più di dieci minuti seduto in macchina, che tutto ritorna come in origine.
Sia l'ortopedico che il medico da cui effettuo le infiltrazioni di ozono mi consigliano di continuare con questa metodica.
Ora mi ritrovo in una situazione di grande confusione perchè non so cosa fare....
Sicuro della sua attenzione le chiedo un suo parere. "cosa mi conviene fare?"
Cordialità
Da novembre ad tuttoggi, il dolore si è ripresentato in maniera acuta, il quale si protae dalla schiena alla natica dx, da non poter trovare nessuna posizione, nè a letto nè seduto, mi permette di stare una diecina di minuti nella posizione eretta. Dietro consiglio del mio medico faccio una RM, della quale si allega copia.
Il referto che mi viene rilasciato dall'ente esegutrice della RM riporta quanto di seguito:
Ernia discale postero laterale dx del disco intersomatico L4- L5 con materiale discale scivolato in corrispondenza del recesso laterale dx della V vertebra lombare dove il grasso intorno alla tasca radicolare di L5 non è riconoscibile. il disco intersomatico L5 -S1 presenta iniziale fenomeni degenerativi caratterizzati da riduzione in altezza e caduta di segnale in T2 ed appare inoltre protruso all'interno epidurale e minor misura sul sacco durale. Regolare morfologia e segnale dei rimanenti dischi intersomatici visualizzati, normale morfologia e segnale del cono midollare.
Ho consultato un ortopedico, il quale riconosce la presenza di quest'ernia e mi consiglia una cura di 2 fiale di Contramal e Depalgos 5 ml al dì per la durata di 45 giorni, nel frattempo ho ripreso un altro ciclo di ossigeno-ozonoterapia, nella prima fase riscontro un legeero sollievo tanto da permettermi di riposare la notte, ma il dolore persiste ancora in maniera molto fastidiosa, basta un colpo di tosse o uno starnuto o lo stare per più di dieci minuti seduto in macchina, che tutto ritorna come in origine.
Sia l'ortopedico che il medico da cui effettuo le infiltrazioni di ozono mi consigliano di continuare con questa metodica.
Ora mi ritrovo in una situazione di grande confusione perchè non so cosa fare....
Sicuro della sua attenzione le chiedo un suo parere. "cosa mi conviene fare?"
Cordialità
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Dopo il fallimento di tanti tentativi conservativi, resta indicato il trattamento chirurgico che, da solo, può essere definitivamente risolutivo. E ciò prima che la situazione si aggravi comportando danni che possono essere anche irreversibili.
Ritengo, sentita la descrizione della rmn, che Lei possa, e debba, essere operato col metodo mininvasivo ed in anestesia locale (legga, se ha piacere, gli articoli in MinForma che ho scritto sull'argomento).
Se gradisce, faccia conoscere gli ulteriori risultati.
Cordialità
Ritengo, sentita la descrizione della rmn, che Lei possa, e debba, essere operato col metodo mininvasivo ed in anestesia locale (legga, se ha piacere, gli articoli in MinForma che ho scritto sull'argomento).
Se gradisce, faccia conoscere gli ulteriori risultati.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 25/01/2012.
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