Ernia lombare e cervicale
Buon giorno sono una donna ho 36 anni soffro molto di dolori il 6/4/2011 mi sono operata un ernia l4 l5 ma adesso ci sono giorni che nn riesco a mettermi nemmeno le scarpe così ho ripetuto la rm e adesso vi scrivo la risposta se è possibile sapere un vostro parere per piacere .esiti di pregressa emilaminectomia e flavectomia ds l4 l5 fibrosi cicatriziale epidurale il disco intervertebrale l4 l5 è di spessore e segnale ridotto e presenta una sporgenza focale del contorno posteriore compatibile con recidiva ernia discale a sede mediana e paramediana ds che importa la parete del sacco durale e comprime le corrispondenti radice nervose.note di artrosi somatica l4 l5.conserva la statica del rachide e l ampienza del canale vertebrale.normale aspetto dei dischi intersomatici agli altri livelli esaminati.regolare sede e segnale del cono midollare e delle radici della cauda equina.esame rm cervicale.note artrosi somatica c5 c6 c7 dove si associa spianamento della fisiologica lordosi ed incipiente osteofitosi marginale.conservata l ampiezza del canale spinale osseo centrale .il disco intersomatico c5 c7 è di spessore e segnale ridotto per fenomeni degenerativi e presenta una piccola ernia del contorno posteriore a sede mediana e paramediana ds che impronta la parete del midollo e le radici nervose da esso emergenti .una seconda ernia molto iniziale si apprezza sul contorno posteriore del disco intersomatico c5 c6 a sede mediana.regolare aspetto e segnale dei dischi intervertebrali agli altri livelli esplorati.regolare morfologia e segnale del midollo cervicale.per piacere mi può spiegare se devo avere un altro intervento.grazie
[#1]
Se Lei ha recidiva dei disturbi lombosciatalgici, direi che i presupposti per un reintervento ci sono.
Tuttavia, questa volta considererei indispensabile non procedere col metodo classico (come la prima volta), considerati i maggiori rischi di reinterevnto, per le tenaci aderenze presenti, oltre che per la recidiva erniaria.
Direi che questa volta si dovrebbe procedere solo con la tecnica mininvasiva per il, di gran lunga, minore rischio chirurgico possibile. Se ha piacere legga i miei articoli in MinForma sull'argomento.
Auguri cordiali.
Tuttavia, questa volta considererei indispensabile non procedere col metodo classico (come la prima volta), considerati i maggiori rischi di reinterevnto, per le tenaci aderenze presenti, oltre che per la recidiva erniaria.
Direi che questa volta si dovrebbe procedere solo con la tecnica mininvasiva per il, di gran lunga, minore rischio chirurgico possibile. Se ha piacere legga i miei articoli in MinForma sull'argomento.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 25/01/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.