I seguenti risultati

buonasera approffitto ancora della vostra disponibilità e cortesia per sottoporvi questa domanda a nome di mio marito che ha effettuato una rm. per ernia del disco con i seguenti risultati:
tratto lombare con accenno a roto-scoliosi: Ridotta la fisiologia lordosi. Non lesioni ossee a focolaio in atto; a più livelli riconoscibili angiomi vertebrali, il maggiore nel contesto del corpo D11 in mediana-paramediana sinistra e nei piani dorsali, raggiunge diametro di cira 21 millimetri. Note di spondilo-disco-artrosi con barre artrosiche disco-somatiche responsabli di impronta sulla parete ventrale del sacco durale,reperti più significativi ai passaggi compresi nel tratto L3-S1 dove coesistono salienze discali mediane-paramedian, al passaggio L4-L5 con delicato effetto compressivo sulle corrispondenti emergenze radicolari dal sacco, al passaggio L5-S1 con aspetto di vera e propria ernia mediana-paramediana bilaterale con effetto compressivo sulla parete ventrale del sacco durale,fatto più evidente in paramediana sinistra e sulla corrispondente emergenza radicolare omolaterale dal sacco. Coesiste riduzione bilaterale e multimetamerica dello stretto inter-disco-articolare, a tratti associato parziale impegno discale alla base dei forami di coniugazione.Non ulteriori procidenze discali significative. Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda. Conservato il diametro sagittale dello speco vertebrale. Se fosse possibile con parole chiare capire la situazione reale e quello che è si può fare,se necessita di intervento e a quale specialista rivolgersi, dato che comunque questa situazione di protrae dal 2007 senza soluzione. vi ringrazio ancora della vostra disponibilità e vi saluto cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
l'indicazione a un intervento chirurgico non scaturisce solo da quanto può emergere da un esame strumentale, ma anche e soprattutto dalla valutazione clinica dei segni e sintomi del paziente.
Lei,tra l'altro, non ci dice nulla dei sintomi accusati da Suo marito,da quanto tempo coesistono, le loro caratteristiche ecc.
Chiedendo nella sezione di Neurochirurgia a quale specialista rivolgersi, dovrebbe aspettarsi come scontata la risposta.
Comunque gli specialisti che si occupano di tali patologie sono oltre ai neurochirurghi, gli ortopedici esperti in chirurgia vertebrale.

Cordialmente
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Utente
Utente
ringrazio per la sollecitudine della risposta. Non ho precisato che nel 2007 all'improvviso mio marito si è bloccato per diversi gg. e dopo alcuni accertamenti è risultata un'ernia al disco curata con antinfiammatori e ginnastica. Ma più volte nel corso degli anni si è ripetuto lo stesso episodio, recentemente da circa un mese e mezzo in seguito a dolori molto forti alla gamba sono state fatte delle radiografie dove risulta un infiammazione del trocantero e in questi gg. fatta la rm per l'ernia in quanto il dolore si irradiava anche alla schiena con i risultati come sopra descritti. La cosa che ci preoccupa è la presenza di vari angiomi vertebrali perchè mio marito ha un grosso angioma alla base della nuca alla quale non hanno dato grande importanza e vorremmo sapere se è collegato e se questi angiomi sono pericolosi o si possono sviluppare nel tempo in tumori maligni. Ringrazio nuovamente della disponibilità
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
i sintomi possono essere collegati alla patologia discale emersa in L5-S1.
Gli angiomi vertebrali solitamente sono asintomatici.

Cordialmente