I seguenti risultati
buonasera approffitto ancora della vostra disponibilità e cortesia per sottoporvi questa domanda a nome di mio marito che ha effettuato una rm. per ernia del disco con i seguenti risultati:
tratto lombare con accenno a roto-scoliosi: Ridotta la fisiologia lordosi. Non lesioni ossee a focolaio in atto; a più livelli riconoscibili angiomi vertebrali, il maggiore nel contesto del corpo D11 in mediana-paramediana sinistra e nei piani dorsali, raggiunge diametro di cira 21 millimetri. Note di spondilo-disco-artrosi con barre artrosiche disco-somatiche responsabli di impronta sulla parete ventrale del sacco durale,reperti più significativi ai passaggi compresi nel tratto L3-S1 dove coesistono salienze discali mediane-paramedian, al passaggio L4-L5 con delicato effetto compressivo sulle corrispondenti emergenze radicolari dal sacco, al passaggio L5-S1 con aspetto di vera e propria ernia mediana-paramediana bilaterale con effetto compressivo sulla parete ventrale del sacco durale,fatto più evidente in paramediana sinistra e sulla corrispondente emergenza radicolare omolaterale dal sacco. Coesiste riduzione bilaterale e multimetamerica dello stretto inter-disco-articolare, a tratti associato parziale impegno discale alla base dei forami di coniugazione.Non ulteriori procidenze discali significative. Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda. Conservato il diametro sagittale dello speco vertebrale. Se fosse possibile con parole chiare capire la situazione reale e quello che è si può fare,se necessita di intervento e a quale specialista rivolgersi, dato che comunque questa situazione di protrae dal 2007 senza soluzione. vi ringrazio ancora della vostra disponibilità e vi saluto cordialmente
tratto lombare con accenno a roto-scoliosi: Ridotta la fisiologia lordosi. Non lesioni ossee a focolaio in atto; a più livelli riconoscibili angiomi vertebrali, il maggiore nel contesto del corpo D11 in mediana-paramediana sinistra e nei piani dorsali, raggiunge diametro di cira 21 millimetri. Note di spondilo-disco-artrosi con barre artrosiche disco-somatiche responsabli di impronta sulla parete ventrale del sacco durale,reperti più significativi ai passaggi compresi nel tratto L3-S1 dove coesistono salienze discali mediane-paramedian, al passaggio L4-L5 con delicato effetto compressivo sulle corrispondenti emergenze radicolari dal sacco, al passaggio L5-S1 con aspetto di vera e propria ernia mediana-paramediana bilaterale con effetto compressivo sulla parete ventrale del sacco durale,fatto più evidente in paramediana sinistra e sulla corrispondente emergenza radicolare omolaterale dal sacco. Coesiste riduzione bilaterale e multimetamerica dello stretto inter-disco-articolare, a tratti associato parziale impegno discale alla base dei forami di coniugazione.Non ulteriori procidenze discali significative. Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda. Conservato il diametro sagittale dello speco vertebrale. Se fosse possibile con parole chiare capire la situazione reale e quello che è si può fare,se necessita di intervento e a quale specialista rivolgersi, dato che comunque questa situazione di protrae dal 2007 senza soluzione. vi ringrazio ancora della vostra disponibilità e vi saluto cordialmente
Gentile signora,
l'indicazione a un intervento chirurgico non scaturisce solo da quanto può emergere da un esame strumentale, ma anche e soprattutto dalla valutazione clinica dei segni e sintomi del paziente.
Lei,tra l'altro, non ci dice nulla dei sintomi accusati da Suo marito,da quanto tempo coesistono, le loro caratteristiche ecc.
Chiedendo nella sezione di Neurochirurgia a quale specialista rivolgersi, dovrebbe aspettarsi come scontata la risposta.
Comunque gli specialisti che si occupano di tali patologie sono oltre ai neurochirurghi, gli ortopedici esperti in chirurgia vertebrale.
Cordialmente
l'indicazione a un intervento chirurgico non scaturisce solo da quanto può emergere da un esame strumentale, ma anche e soprattutto dalla valutazione clinica dei segni e sintomi del paziente.
Lei,tra l'altro, non ci dice nulla dei sintomi accusati da Suo marito,da quanto tempo coesistono, le loro caratteristiche ecc.
Chiedendo nella sezione di Neurochirurgia a quale specialista rivolgersi, dovrebbe aspettarsi come scontata la risposta.
Comunque gli specialisti che si occupano di tali patologie sono oltre ai neurochirurghi, gli ortopedici esperti in chirurgia vertebrale.
Cordialmente

Utente
ringrazio per la sollecitudine della risposta. Non ho precisato che nel 2007 all'improvviso mio marito si è bloccato per diversi gg. e dopo alcuni accertamenti è risultata un'ernia al disco curata con antinfiammatori e ginnastica. Ma più volte nel corso degli anni si è ripetuto lo stesso episodio, recentemente da circa un mese e mezzo in seguito a dolori molto forti alla gamba sono state fatte delle radiografie dove risulta un infiammazione del trocantero e in questi gg. fatta la rm per l'ernia in quanto il dolore si irradiava anche alla schiena con i risultati come sopra descritti. La cosa che ci preoccupa è la presenza di vari angiomi vertebrali perchè mio marito ha un grosso angioma alla base della nuca alla quale non hanno dato grande importanza e vorremmo sapere se è collegato e se questi angiomi sono pericolosi o si possono sviluppare nel tempo in tumori maligni. Ringrazio nuovamente della disponibilità
Gentile signora,
i sintomi possono essere collegati alla patologia discale emersa in L5-S1.
Gli angiomi vertebrali solitamente sono asintomatici.
Cordialmente
i sintomi possono essere collegati alla patologia discale emersa in L5-S1.
Gli angiomi vertebrali solitamente sono asintomatici.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 21/01/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.