Produzione osteofitosica

salve, essendo stato operato di ernia cervicale con inserimento di protesi fisse ai livelli c4-c5 e c5-c6, dopo due mesi e mezzo dall'intervento faccio una RMN di controllo:
PRODUZIONE OSTEOFITOSICA A SEDE POSTERIORE PARASAGITTALE DESTRA C4-C5; A SEDE POSTERIORE MEDIANA PARAMEDIANA DESTRA C5-C6 CON IMPRONTA SUL SACCO DURALE E LIEVE; A SEDE POSTERIORE PARAMEDIANA SINISTRA C2-C3 E C3-C4.
DI REGOLARE AMPIEZZA IL CANALE SPINALE.
Chiedo cortesemente a chi disposto a rispondere cosa significa tutto ciò. Grazie
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Dr. Diego Garbossa Neurochirurgo, Microchirurgo 57 1
La produzione di osteofiti significa che in parte i legamenti della sua colonna stanno ossificando. Non è di per se una cosa di cui ci si deve preoccupare a patto che l'ossificazione non entri in conflitto con il midollo o le radici. L'unica cosa importante nella sua patologia e se adesso dopo l'intervento i suoi disturbi sono passati o no..
Per il resto non si preoccupi troppo del resto faccia i suoi controlli presso il centro in cui è stato operato.

Dr. D. Garbossa,Specialista in Neurochirurgia A.O. Città della Salute e della Scienza,"Molinette", Torino
Università di Torino

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Utente
Utente
Dot. Garbossa, la ringrazio per la risposta, in verità la sintomatologia postoperatoria è notevolmente migliorata, la mia preoccupazione è data da quell'impronta sul sacco durale. Se continua potrebbe anche entrare in contatto con il midollo? Poi dovrei subire un altro intervento? Grazie per la cortese attenzione, cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
Il tutto dipende dall'andamento clinico. Se Lei sta bene e i sintomi sono migliorati,non dovrebbero esserci motivi di preoccupazione.
In ogni caso bisognerebbe visionare le immagini post operatorie della RM (sarebbe stato meglio effettuare una TC che per le strutture ossee e calcifiche ha una maggior risoluzione) e confrontarle con le precedenti.

Cordialmente
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Utente
Utente
Egr. Dot. Migliaccio La ringrazio per la cordiale disponibilità della risposta. I sintomi sono molto migliorati ma le mie preoccupazioni sono soprattutto per il futuro, che comportamenti devo adoperare affinchè il quadro clinico non peggiori? dovevo iniziare della fisioterapia, ma ora voglio prima capire se la cosa possa essere controproducente; inoltre eventualmente dovessi ricorrere ad un nuovo intervento chirurgico, andrebbe rimossa la protesi che è stata impiantata, visto che l'impronta sul sacco durale interessa un livello gia trattato chirurgicamente o come avverrebbe?
Nel ringraziarLa della cortese disponibilità Le porgo ordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
"chi vuol esser lieto sia,del doman non v'è certezza" scriveva Lorenzo il Magnifico.
Mi perdoni la citazione, ma è per dirLe che non mi sembra il caso di preoccuparsi.
Con l'età i problemi artrosici non certo regrediscono e possono interessare diversi settori dell'apparato scheletrico, ma non è detto che possano diventare clinicamente significativi.
Se il quadro clinico dovesse peggiorare nel tempo, allora si affronterà il problema e si valuterà il da farsi a seconda della condizione che si sarà presentata.
Nel caso particolare (ma non potendo vedere le immagini, non posso esprimere alcun giudizio) potrebbe esserci qualche problema se gli osteofiti non dovessero esser stati asportati adeguatamente.

Con cordialità
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Utente
Utente
Egr. Dot Migliaccio La ringrazio per le esaurienti risposte e relativamente al pensiero del "Magnifico" ritengo che mai parole furono più appropriate (e la ringrazio per avermele ricordate). Domani farò un controllo presso il medico che mi ha operato, un controllo che approccerò in modo sicuramente più proficuo, soprattutto grazie a quanto da Lei e dal Dot. Garbossa scritto nelle missive da me ricevute. Le chiedo solo se posso farLe sapere dell'esito di questo controllo.
RingraziandoLA invio cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Certamente,ci tengo come anche,ne sono sicuro, il collega Garbossa
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Utente
Utente
Gentilissimi dot., ho effettuato il controllo presso il medico che mi ha operato, il quale dal confronto delle immagini pre e post-operatorio ha confermato che il midollo è libero e che ci sono degli osteofiti laterali che non comportano nessun problema. Inoltre, il medico, studiando bene le immagini ha affermato con certezza che quello che ha tratto in inganno chi ha stilato il referto dell'ultima RMN è una sorta di artefatto creatosi per effetto del titanio, di cui sono fatte le protesi, che nelle zone interessate ha creato zone di riflesso (forse ha usato un altro termine che non ricordo) tali da far pensare a qualcosa che improntasse il sacco durale. Vi ringrazio dell'attenzione che mi avete concesso e per aver contributo, ancor prima del controllo effettuato, a far sì che io potessi affrontare il problema con maggiore tranquillità (che non è assolutamente poco). Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
In effetti le protesi alla RM producono una immagine che può far temere la compressione del midollo e la dislocazione della stessa.
Per questo, per controllare sia il posizionamento della protesi sia la presenza di osteofiti, è necessario eseguire anche un radiogramma standard del rachide cervicale.
Se, come Lei afferma, i sintomi del pre-intervento sono migliorati, come già detto, non c'è motivo di preoccupazione.

Buona Domenica
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Utente
Utente
Ho effettuato una radiografia sia il giorno seguente l'intervento (8/11/2011) che un mese e mezzo dopo (21/11) e da quest'ultima immagine risulta:
CORRETTO POSIZIONAMENTO DELLE PROTESI CHE RISULTANO CONTENUTE NELLO SPAZIO INTERSOMATICO. CORRETTO L'ALLINEAMENTO DELLE LINEE VERTEBRALI. ASSENZA DI TUMEFAZIONI DELLE PARTI MOLLI PERIVERTEBRALI.
il medico mi ha detto di fare un'altra radiografia di controllo a sei mesi dalla precedente (giugno 2012). Le chiedo, andrebbe fatta forse più a breve tempo?

Buona Domenica
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
No! va bene dopo sei mesi.