Intervento di decompressione del Nervo Ulnare - Plesso Brachiale
Buongiorno.
Sono stato sottoposto ad un intervento di decompressione del nervo ulnare. La sindrome canalicolare da compressione nella doccia epitrocleo-olecranica del nervo ulnare era localizzata nel tratto a cavallo del gomito sinistro.
Tale intervento è stato eseguito in una struttura privata, quindi interamente a pagamento.
Da premettere che sono un semplice impiegato che non naviga nell'oro, ho cercato di chiedere il rimborso di una quota parte dell'intervento alla mia assicurazione, essendo io titolare di una polizza che copre determinati interventi chirurgigi.
La polizza, che tra l'altro non è gratuita, prevede nelle condizioni generali, il rimborso per gli interventi sul "Plesso Brachiale".
Nonostante ciò, oggi mi è arrivata una risposta di rifiuto da parte dell'assicurazione dove mi si dice che l'intervento di decompressione del nervo ulnare non rientra nella categoria degli interventi sul plesso brachiale.
Adesso vorrei capire soltanto se sono in difetto io, che nella richiesta di rimborso sostengo che l'ulnare sia afferente al plesso brachiale, o sono quelli dell'assicurazione ad aver preso una cantonata?
Non vorrei andare in causa ed avere torto dovendo poi pagare anche le spese d'udianza.
Considerato che per fare quest'intervento ho dovuto anche dar fondo ai risparmi di due anni.
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Sono stato sottoposto ad un intervento di decompressione del nervo ulnare. La sindrome canalicolare da compressione nella doccia epitrocleo-olecranica del nervo ulnare era localizzata nel tratto a cavallo del gomito sinistro.
Tale intervento è stato eseguito in una struttura privata, quindi interamente a pagamento.
Da premettere che sono un semplice impiegato che non naviga nell'oro, ho cercato di chiedere il rimborso di una quota parte dell'intervento alla mia assicurazione, essendo io titolare di una polizza che copre determinati interventi chirurgigi.
La polizza, che tra l'altro non è gratuita, prevede nelle condizioni generali, il rimborso per gli interventi sul "Plesso Brachiale".
Nonostante ciò, oggi mi è arrivata una risposta di rifiuto da parte dell'assicurazione dove mi si dice che l'intervento di decompressione del nervo ulnare non rientra nella categoria degli interventi sul plesso brachiale.
Adesso vorrei capire soltanto se sono in difetto io, che nella richiesta di rimborso sostengo che l'ulnare sia afferente al plesso brachiale, o sono quelli dell'assicurazione ad aver preso una cantonata?
Non vorrei andare in causa ed avere torto dovendo poi pagare anche le spese d'udianza.
Considerato che per fare quest'intervento ho dovuto anche dar fondo ai risparmi di due anni.
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
[#1]
Egr. signore,
e quanto Le è costato? i risparmi di due anni? per un intervento tutto sommato abbastanza semplice e in anestesia locale?
E' chiaro che doveva informarsi prima presso il Suo agente.
La questione può essere di "lana caprina" e le condizioni di Polizza a tal proposito vanno lette bene.
Se per esempio in un comma del contratto assicurativo si parla di copertura per interventi sul plesso brachiale e in un altro si chiarisce inequivocabilmente che non vengono coperti gli interventi sui tronchi nervosi, in tal caso credo che la Compagnia abbia ragione.
Se invece non viene fatta alcuna distinzione tra plesso brachiale e tronchi nervosi periferici, allora Lei ha buoni motivi per richiedere il rimborso.
Cordialmente
e quanto Le è costato? i risparmi di due anni? per un intervento tutto sommato abbastanza semplice e in anestesia locale?
E' chiaro che doveva informarsi prima presso il Suo agente.
La questione può essere di "lana caprina" e le condizioni di Polizza a tal proposito vanno lette bene.
Se per esempio in un comma del contratto assicurativo si parla di copertura per interventi sul plesso brachiale e in un altro si chiarisce inequivocabilmente che non vengono coperti gli interventi sui tronchi nervosi, in tal caso credo che la Compagnia abbia ragione.
Se invece non viene fatta alcuna distinzione tra plesso brachiale e tronchi nervosi periferici, allora Lei ha buoni motivi per richiedere il rimborso.
Cordialmente
[#2]
Utente
Spett.le Dott. Migliaccio,
considerando che il mio stipendio è molto basso, per mettere da parte i quasi 5000 euro che mio malgrado ho dovuto utilizzare per l'intervento, ho impiegato all'incirca due anni.
Sulla polizza, non ci sono cause di esclusione nelle quali io rientro, né viene fatta distinzione tra plesso brachiale e tronchi nervosi periferici.
Tra l'altro questa polizza mi è stata affibbiata involontariamente nel momento in cui ho sottoscritto un prestito e, non avendo un agente di riferimento, ho dovuto rivolgermi inizialmente all'inefficiente call center della compagnia assicurativa.
In pratica è stato come brancolare nel buio.
Ho rivolto la domanda su questo forum, in quanto non essendo io un medico e, pur documentandomi su vari siti ed enciclopedie on line, ho avuto timore di incappare in un qualche errore.
Mi rivolgerò dunque ad una associazione di consumatori per ottenere ragione su questo spiacevole inconveniente nel quale sono occorso.
Ancor peggiore è la situazione riguardante il post intervento, in quanto, pur essendo stato operato quasi due mesi fa da un noto cattedrato italiano, ad oggi non sono affatto scomparsi i fastidi alle dita della mano; la sensazione di torpore e formicolio all'anulare, al mignolo ed alla palmo della mano è identica a prima che mi operassi.
La spiegazione datami dal medico è che ho atteso troppo prima di sottopormi all’intervento di decompressione: i sintomi sono comparsi quattro mesi e mezzo prima dell’intervento.
In tutta franchezza sto cercando di affrontare un problema alla volta; voglio credere nella buona fede del medico e confidare nel fatto che secondo lui, col tempo questi fastidi tenderanno a sparire.
Stante la Sua esperienza ed onestà intellettuale, Lei cosa ne dice?
Ha ragione il Suo collega medico che mi ha operato?
Oppure sono un inguaribile illuso buonista destinato a rimanere con una mano funzionante per metà?
Ancora grazie e cordiali saluti.
considerando che il mio stipendio è molto basso, per mettere da parte i quasi 5000 euro che mio malgrado ho dovuto utilizzare per l'intervento, ho impiegato all'incirca due anni.
Sulla polizza, non ci sono cause di esclusione nelle quali io rientro, né viene fatta distinzione tra plesso brachiale e tronchi nervosi periferici.
Tra l'altro questa polizza mi è stata affibbiata involontariamente nel momento in cui ho sottoscritto un prestito e, non avendo un agente di riferimento, ho dovuto rivolgermi inizialmente all'inefficiente call center della compagnia assicurativa.
In pratica è stato come brancolare nel buio.
Ho rivolto la domanda su questo forum, in quanto non essendo io un medico e, pur documentandomi su vari siti ed enciclopedie on line, ho avuto timore di incappare in un qualche errore.
Mi rivolgerò dunque ad una associazione di consumatori per ottenere ragione su questo spiacevole inconveniente nel quale sono occorso.
Ancor peggiore è la situazione riguardante il post intervento, in quanto, pur essendo stato operato quasi due mesi fa da un noto cattedrato italiano, ad oggi non sono affatto scomparsi i fastidi alle dita della mano; la sensazione di torpore e formicolio all'anulare, al mignolo ed alla palmo della mano è identica a prima che mi operassi.
La spiegazione datami dal medico è che ho atteso troppo prima di sottopormi all’intervento di decompressione: i sintomi sono comparsi quattro mesi e mezzo prima dell’intervento.
In tutta franchezza sto cercando di affrontare un problema alla volta; voglio credere nella buona fede del medico e confidare nel fatto che secondo lui, col tempo questi fastidi tenderanno a sparire.
Stante la Sua esperienza ed onestà intellettuale, Lei cosa ne dice?
Ha ragione il Suo collega medico che mi ha operato?
Oppure sono un inguaribile illuso buonista destinato a rimanere con una mano funzionante per metà?
Ancora grazie e cordiali saluti.
[#3]
Caro signore,
sulla indicazione all'intervento non posso pronunciarmi in assenza di ogni documentazione e valutazione clinica.
La persistenza dei sintomi a due mesi dall'intervento potrebbe ancora considerarsi nella norma (in particolare per i disturbi della sensibilità), mentre per la sintomatologia dolorosa, se fosse rimasta invariata, forse sarebbe il caso di eseguire una ecografia e una elettromiografia.
Cordialmente
sulla indicazione all'intervento non posso pronunciarmi in assenza di ogni documentazione e valutazione clinica.
La persistenza dei sintomi a due mesi dall'intervento potrebbe ancora considerarsi nella norma (in particolare per i disturbi della sensibilità), mentre per la sintomatologia dolorosa, se fosse rimasta invariata, forse sarebbe il caso di eseguire una ecografia e una elettromiografia.
Cordialmente
[#4]
Utente
Grazie Dott. Migliaccio per la alacre risposta.
La sintomatologia dolorosa non è mai stata eccessiva. Solo di notte, nei mesi prima di essere sottoposto ad intervento, poche volte ho sofferto di dolori sulla punta del dito mignolo. Mi è capitato di svegliarmi con la sensazione che qualcuno stesse "martellandomi" il mignolo sulla punta del polpastrello.
Successivamente all'intervento, questa sintomatologia è scomparsa.
La ridotta sensibilità delle due dita, invece, è rimasta identica a prima.
Così come la sensazione di debolezza della mano.
Gioco con una pallina di gommapiuma, stringendola ripetutamente per circa una mezz’ora al giorno, sforzandomi di mantenere la mano in attività.
Non ho provato ancora ad eseguire esercizi ginnici, tipo flessioni o trazioni alla sbarra. Voglio attendere ancora un paio di mesi.
Nella speranza che nel frattempo tale dolore scompaia.
Il mio medico di famiglia, tra l'altro mi ha consigliato di utilizzare degli integratori naturali per "nutrire" il nervo (integratori a base di acido alfa-lipoico, curcuma fitosoma e vitamine del gruppo B).
Ne ho fatto un uso costante per quasi un mese ma, con scarsi risultati.
Secondo lui, dovrei comunque continuare con questa terapia, in netto contrasto con quanto sostenuto dal medico che mi ha operato.
So che Lei non ha visionato la mia documentazione clinica ma, a Suo giudizio, in casi analoghi al mio una simile terapia, posto che non nuoccia, può portare un effettivo giovamento?
Ancora grazie per la professionalità, cortesia ed umanità dimostrata, considerando che prima di adesso non mi è stato mai possibile interloquire in maniera così esaustiva e cordiale con gli altri medici con i quali ho dovuto relazionarmi.
La sintomatologia dolorosa non è mai stata eccessiva. Solo di notte, nei mesi prima di essere sottoposto ad intervento, poche volte ho sofferto di dolori sulla punta del dito mignolo. Mi è capitato di svegliarmi con la sensazione che qualcuno stesse "martellandomi" il mignolo sulla punta del polpastrello.
Successivamente all'intervento, questa sintomatologia è scomparsa.
La ridotta sensibilità delle due dita, invece, è rimasta identica a prima.
Così come la sensazione di debolezza della mano.
Gioco con una pallina di gommapiuma, stringendola ripetutamente per circa una mezz’ora al giorno, sforzandomi di mantenere la mano in attività.
Non ho provato ancora ad eseguire esercizi ginnici, tipo flessioni o trazioni alla sbarra. Voglio attendere ancora un paio di mesi.
Nella speranza che nel frattempo tale dolore scompaia.
Il mio medico di famiglia, tra l'altro mi ha consigliato di utilizzare degli integratori naturali per "nutrire" il nervo (integratori a base di acido alfa-lipoico, curcuma fitosoma e vitamine del gruppo B).
Ne ho fatto un uso costante per quasi un mese ma, con scarsi risultati.
Secondo lui, dovrei comunque continuare con questa terapia, in netto contrasto con quanto sostenuto dal medico che mi ha operato.
So che Lei non ha visionato la mia documentazione clinica ma, a Suo giudizio, in casi analoghi al mio una simile terapia, posto che non nuoccia, può portare un effettivo giovamento?
Ancora grazie per la professionalità, cortesia ed umanità dimostrata, considerando che prima di adesso non mi è stato mai possibile interloquire in maniera così esaustiva e cordiale con gli altri medici con i quali ho dovuto relazionarmi.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.7k visite dal 10/01/2012.
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