Protrusione lombo-sacrale L4-L5 e alterazione del segnale midollare
Buonasera sono Matteo e ho 26 anni,
nell'estate 2006 iniziai ad avvertire un dolore invalidante alla schiena, che mi condusse al quasi totale arresto motorio.
Dopo le cure del caso iniziai un percorso fisioterapico correttivo.
Solo nel novembre 2008 riuscii a sottopormi ad una RM lombo-sacrale (senza contrasto), di cui riporto l'ampio referto:
"Inflessione sinistroversa, sul piano frontale, del tratto esaminato, che mostra riduzione della fisiologica lordosi.
Cono midollare in sede; non lesioni espansive intradurali.
Note spondilosiche diffuse e sporadici avvallamenti di limitanti somatiche, in esiti osteocondritici, ben evidente in particolare nel piatto inferiore di L4.
Simmetrico l'orientamento delle rime articolari interapofisarie posteriori, caratterizzate da modeste alterazioni degenaritive osteocondriali, prevalenti in L4-L5 ed L5-S1.
Conservati i diametri canalari lombari.
Allo spazio L4-L5, di ampiezza ridotta, si apprezza, su alterazioni degenarative, protrusione discale ad ampio raggio, contenuta, postero-mediana paramediana, determinante lieve impronta sul sacco durale, posteriormente e sulle tasche radicolari, all'emergenza, nelle regioni preforaminali, ivi maggiore a sinistra; concomita, a tale livello, alterazione del segnale midollare, tipo Modic. II°, in contiguità delle limitanti somatiche contrapposte, nonché formazione angiomatosa sul versante somatico antero-inferiore di L4.
Valutazione cliniclo-specialistica."
Dei vari medici ascoltati, riporto il parere del più autorevole del luogo, il quale mi rassicurava consigliandomi di implementare l'attività fisica precedentemente svolta. Solo, nel caso in cui, dopo almeno un anno non fosse sparito il dolore mi consigliava di sottopormi a manipolazioni di decompressione con nuovi macchinari.
Escludeva categoricamente l'intervento chirurgico.
Sono così arrivato al Natale 2011, praticando ogni sorta di sport, fatto in precedenza e non: calcio, calcetto, jogging, ciclismo, nuoto, palestra, boxe, sci, ecc.
Stretching a volontà. Esercizi per scaricare la schiena.
Tutto quanto per eliminare il dolore.
La situazione è migliorata nel senso che il dolore di fondo non è invalidante al 100% (anche perché quando aumenta assumo immediatamente antinfiammatori, via orale e/o intramuscolare).
Ma io mi sento un invalido.
Provo dolore per ogni cosa che faccio (vestirmi, andare al bagno, fare l'amore, tutto).
A questo punto Vi chiedo umilmente un percorso da intraprendere al fine di eliminare il problema nel miglior modo oggi possibile.
Vi ringrazio anticipatamente
nell'estate 2006 iniziai ad avvertire un dolore invalidante alla schiena, che mi condusse al quasi totale arresto motorio.
Dopo le cure del caso iniziai un percorso fisioterapico correttivo.
Solo nel novembre 2008 riuscii a sottopormi ad una RM lombo-sacrale (senza contrasto), di cui riporto l'ampio referto:
"Inflessione sinistroversa, sul piano frontale, del tratto esaminato, che mostra riduzione della fisiologica lordosi.
Cono midollare in sede; non lesioni espansive intradurali.
Note spondilosiche diffuse e sporadici avvallamenti di limitanti somatiche, in esiti osteocondritici, ben evidente in particolare nel piatto inferiore di L4.
Simmetrico l'orientamento delle rime articolari interapofisarie posteriori, caratterizzate da modeste alterazioni degenaritive osteocondriali, prevalenti in L4-L5 ed L5-S1.
Conservati i diametri canalari lombari.
Allo spazio L4-L5, di ampiezza ridotta, si apprezza, su alterazioni degenarative, protrusione discale ad ampio raggio, contenuta, postero-mediana paramediana, determinante lieve impronta sul sacco durale, posteriormente e sulle tasche radicolari, all'emergenza, nelle regioni preforaminali, ivi maggiore a sinistra; concomita, a tale livello, alterazione del segnale midollare, tipo Modic. II°, in contiguità delle limitanti somatiche contrapposte, nonché formazione angiomatosa sul versante somatico antero-inferiore di L4.
Valutazione cliniclo-specialistica."
Dei vari medici ascoltati, riporto il parere del più autorevole del luogo, il quale mi rassicurava consigliandomi di implementare l'attività fisica precedentemente svolta. Solo, nel caso in cui, dopo almeno un anno non fosse sparito il dolore mi consigliava di sottopormi a manipolazioni di decompressione con nuovi macchinari.
Escludeva categoricamente l'intervento chirurgico.
Sono così arrivato al Natale 2011, praticando ogni sorta di sport, fatto in precedenza e non: calcio, calcetto, jogging, ciclismo, nuoto, palestra, boxe, sci, ecc.
Stretching a volontà. Esercizi per scaricare la schiena.
Tutto quanto per eliminare il dolore.
La situazione è migliorata nel senso che il dolore di fondo non è invalidante al 100% (anche perché quando aumenta assumo immediatamente antinfiammatori, via orale e/o intramuscolare).
Ma io mi sento un invalido.
Provo dolore per ogni cosa che faccio (vestirmi, andare al bagno, fare l'amore, tutto).
A questo punto Vi chiedo umilmente un percorso da intraprendere al fine di eliminare il problema nel miglior modo oggi possibile.
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Salve,
le indagini che ha condotto e le terapie conseguenti fanno propendere per una lombalgia cronica , ma è necessaria una valutazione clinica ed un esame obiettivo per poter formulare un giudizio clinico più attendibile .Sarebbe forse opportuno che si rivolga ad uno specialista in terapia antalgica per ottimizzare la terapia per os ma soprattutto per valutare la possibilità di trattamenti infiltrativi mirati al fine di migliorare il suo status clinico.
Nel caso non l'abbia ancora effettuata le consiglio anche una visita neurochirurgica.
Cordiali Saluti
Dr.Cristiano Piangatelli
piangatelli@alice.it
le indagini che ha condotto e le terapie conseguenti fanno propendere per una lombalgia cronica , ma è necessaria una valutazione clinica ed un esame obiettivo per poter formulare un giudizio clinico più attendibile .Sarebbe forse opportuno che si rivolga ad uno specialista in terapia antalgica per ottimizzare la terapia per os ma soprattutto per valutare la possibilità di trattamenti infiltrativi mirati al fine di migliorare il suo status clinico.
Nel caso non l'abbia ancora effettuata le consiglio anche una visita neurochirurgica.
Cordiali Saluti
Dr.Cristiano Piangatelli
piangatelli@alice.it
Dr. cristiano piangatelli
[#3]
Nel caso di lombalgie croniche è necessario ottimizzare la terapia antalgica per os, spesso però nonostante una terapia massimale permane una condizione di dolore che compromette la qualità di vita per cui si può in questi casi procedere ad infiltrazioni mirate lombari od epidurali antalgiche che permettono di ottenere il massimo risultato in termini di analgesia ed azione antiinfiammatoria, considerando sempre che tali terapie non sostituiscono in nessun caso l'intervento chirurgico laddove risulti necessario.
Cordiali Saluti
dr.Cristiano Piangatelli
piangatelli@alice.it
Cordiali Saluti
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piangatelli@alice.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10k visite dal 18/12/2011.
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