Ernia discale espulsa come tornare come prima?
alve,
sono un ragazzo di 26 anni a cui è stato riscontrata l'ernia al disco.
L'esame RMN lombare del 27 luglio 2011 ha dato questo esito:
"Abolizione della fisiologica lordosi.
Discomalacia disidratativa L3-L4 caratterizzata da riduzione di segnale del disco intersomatico.
A livello L4-L5 si dimostra la presenza di voluminosa ernia discale espulsa in sede mediana-paramediana sinistra massivamente migrata caudalmente con evidente compressione sacco radicolare.
Piccola ernia discale paramediana sinistra L55-S1."
Inizialmente ho avuto forti dolori dalla schiena alla gamba tanto da impedirmi di dormire e lavorare. Ho dovuto così lasciare il lavoro e stare a riposo in attesa dell'operazione consigliata dal neurochirgo.
A distanza di alcuni mesi e con l'assoluto riposo il dolore è quasi sparito, solo alcuni giorni sento un pò di fastidio alla schiena e alla gamba ma è sopportabile.
Inoltre ho fatto un pò di fisioterapia fisica e con i macchinari, e le inizioni di cortisione.
Detto questo vorrei sapere alcune cose:
1- L'operazione mi conviene farla anche se ora sto meglio??
2- il lavoro che facevo è abbastanza pesante, carico e scarico e devo stare molte ore in piedi. Se rinizio a farlo, c'è la possibilità che mi ritornino i forti dolori??
3- Se mi opero poi posso tornare a fare il mio lavoro o è preferibile uno più leggero? Il mio lavoro è anche passione e mi dispiacerebbe molto doverlo lasciare.
Grazie per l'attenzione
sono un ragazzo di 26 anni a cui è stato riscontrata l'ernia al disco.
L'esame RMN lombare del 27 luglio 2011 ha dato questo esito:
"Abolizione della fisiologica lordosi.
Discomalacia disidratativa L3-L4 caratterizzata da riduzione di segnale del disco intersomatico.
A livello L4-L5 si dimostra la presenza di voluminosa ernia discale espulsa in sede mediana-paramediana sinistra massivamente migrata caudalmente con evidente compressione sacco radicolare.
Piccola ernia discale paramediana sinistra L55-S1."
Inizialmente ho avuto forti dolori dalla schiena alla gamba tanto da impedirmi di dormire e lavorare. Ho dovuto così lasciare il lavoro e stare a riposo in attesa dell'operazione consigliata dal neurochirgo.
A distanza di alcuni mesi e con l'assoluto riposo il dolore è quasi sparito, solo alcuni giorni sento un pò di fastidio alla schiena e alla gamba ma è sopportabile.
Inoltre ho fatto un pò di fisioterapia fisica e con i macchinari, e le inizioni di cortisione.
Detto questo vorrei sapere alcune cose:
1- L'operazione mi conviene farla anche se ora sto meglio??
2- il lavoro che facevo è abbastanza pesante, carico e scarico e devo stare molte ore in piedi. Se rinizio a farlo, c'è la possibilità che mi ritornino i forti dolori??
3- Se mi opero poi posso tornare a fare il mio lavoro o è preferibile uno più leggero? Il mio lavoro è anche passione e mi dispiacerebbe molto doverlo lasciare.
Grazie per l'attenzione
[#1]
Direi che se il disturbo è durato tanto ed è stato così intenso, una decompressione va programmata.
Eseguirei un'ulteriore rmn per vedere se è cambiato qualcosa. Presumibilmente il quadro non sarà granche' diverso da quello iniziale per cui, ad una visita neurochirurgica, bisognerà valutare costi/benefici circa il da farsi.
Ad es. se c'è un deficit, non c'è dubbio che l'indicazione chirurgica permane. L'opzione potrebbe essere fra la tecnica chirurgica a cielo aperto (la microdiscectomia con l'uso del microscopio operatore) che è più impegnativa per il paz., e la mininvasiva, che può essere più impegnativa per l'Operatore, ma che offre il vantaggio di minori rischi e maggior velocità e possibilità di ripresa per l'ammalato.
Ormai, come anche il pubblico che legge le rubriche sanitarie dei quotidiani, la tecnica mininvasiva, in senso lato, acquisisce sempre più spazi non solo sottraendolo alle tecniche classiche, ma ampliando le possibilità di ottenere benefici per una maggiore possibilità di porre l'indicazione chirurgica. (Proprio oggi, leggevo su un quotidiano locale, di un intervento in mininvasiva eseguito, per la prima volta e in un rinomato Centro Cardiochirurgico,e riguardante il definitivo trattamento di una malformazione vascolare dell'aorta, proprio nel punto di fuoriuscita dal ventricolo. E tutto ciò con generale soddisfazione oltre che con minimo rischio chirurgico. D'altra parte, in mininvasiva si sostituiscono, da tempo, le valvole cardiache...si eseguono intervento di neurochirurgia...).
In alternativa, cioè senza far nulla nonostante l'indicazione, nel Suo caso, potrebbe insorgere un ben più grave deficit neurologico ad entrambi gli arti inf...
Direi di non rischiare e di riaffidarsi al Neurochirurgo che La sta seguendo per una definitiva soluzione.
Se ha piacere, faccia conoscere gli ulteriori sviluppi.
Auguri cordiali.
Eseguirei un'ulteriore rmn per vedere se è cambiato qualcosa. Presumibilmente il quadro non sarà granche' diverso da quello iniziale per cui, ad una visita neurochirurgica, bisognerà valutare costi/benefici circa il da farsi.
Ad es. se c'è un deficit, non c'è dubbio che l'indicazione chirurgica permane. L'opzione potrebbe essere fra la tecnica chirurgica a cielo aperto (la microdiscectomia con l'uso del microscopio operatore) che è più impegnativa per il paz., e la mininvasiva, che può essere più impegnativa per l'Operatore, ma che offre il vantaggio di minori rischi e maggior velocità e possibilità di ripresa per l'ammalato.
Ormai, come anche il pubblico che legge le rubriche sanitarie dei quotidiani, la tecnica mininvasiva, in senso lato, acquisisce sempre più spazi non solo sottraendolo alle tecniche classiche, ma ampliando le possibilità di ottenere benefici per una maggiore possibilità di porre l'indicazione chirurgica. (Proprio oggi, leggevo su un quotidiano locale, di un intervento in mininvasiva eseguito, per la prima volta e in un rinomato Centro Cardiochirurgico,e riguardante il definitivo trattamento di una malformazione vascolare dell'aorta, proprio nel punto di fuoriuscita dal ventricolo. E tutto ciò con generale soddisfazione oltre che con minimo rischio chirurgico. D'altra parte, in mininvasiva si sostituiscono, da tempo, le valvole cardiache...si eseguono intervento di neurochirurgia...).
In alternativa, cioè senza far nulla nonostante l'indicazione, nel Suo caso, potrebbe insorgere un ben più grave deficit neurologico ad entrambi gli arti inf...
Direi di non rischiare e di riaffidarsi al Neurochirurgo che La sta seguendo per una definitiva soluzione.
Se ha piacere, faccia conoscere gli ulteriori sviluppi.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
grazie dell'attenzione. Di specialisti ne ho senti tra Neurochirurghi, Fisioterapisi e Medici vari, alcuni mi dicono di operarmi altri sono contrari all operazione soprattutto perchè sono giovane e adesso sto bene senza dolore, e dicono che dopo l'operazione potei soffrire di mal di schiena a vita, queste sono le cose che mi sono dette quindi in questo momento mi trovo spiazzato. vorrei sapere un suo parere. dopo un operazione cosi posso tornare a fare tutti i tipi di lavoro? ovvio stando attendo nel alzare i pesi e magari mettendo una panciera di quelle fatte apposta per i lavori pesanti. il post intervento di riposo quanto dura? le complicazioni quali potrebbero essere?
grazie dell attenzione
grazie dell attenzione
[#3]
Dipende da come è la situazione prima dell'intervento (quanto tempo è durata la patologia, quanto improvvisamente è insorta, che danni ha precedentemente già comportato...).
Dipende da che tipo di approccio chirurgico viene messo in atto, da come viene seguito il post-operatorio, da quanta predisposizione abbia la Sua colonna a presentare disturbi simili...
Se un paz. ha mal di schiena non è perchè sia stato operato, ma perchè la Sua schiena è predisposta, ed ancor maggiori ed importanti disturbi il paz. avverte se, nonostante una precisa indicazione chirurgica, tralascia di sottoporsi all'intervento.
Cordialmente
Dipende da che tipo di approccio chirurgico viene messo in atto, da come viene seguito il post-operatorio, da quanta predisposizione abbia la Sua colonna a presentare disturbi simili...
Se un paz. ha mal di schiena non è perchè sia stato operato, ma perchè la Sua schiena è predisposta, ed ancor maggiori ed importanti disturbi il paz. avverte se, nonostante una precisa indicazione chirurgica, tralascia di sottoporsi all'intervento.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 61.8k visite dal 14/12/2011.
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