Autotrapianto condrociti ernia discale

Buongiorno,
sono un uomo di 32 anni che ha praticato a buoni livelli body building per circa 10 anni. Da tre anni (non pratico piu' sport pesanti) soffro di un ernia espulsa L5-S1 mediana paramediana sx con disco degenerato. Provato un po' di tutto ma niente di veramente efficace. Il dolore alla gamba sx e' passato dopo circa tre mesi ma da allora ho sempre sofferto di lombalgia. Ho letto qua e la di questa nuova tecnica con la quale si andrebbe a riparare il disco in questione. Volevo sapere se la cosa era veramente possibile, se in linea di massima era applicabile al mio caso e dove fare visite mirate in questa direzione.
Ringrazio in anticipo chiunque mi sappia dare una qualche indicazione, direi che dopo tre anni, scusate l'affermazione, ne ho piene le scatole di questo problema che mi limita parecchio.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
io personalmente non ho esperienza di tale tecnica, anche perchè essa è ancora sperimentale e non è pressochè usata comunemente.
Credo però che non abbia,almeno per ora, grandi vantaggi dal punto di vista tecnico.
Infatti per utilizzare tale metodica è necessario comunque eseguire l'intervento di rimozione dell'ernia espulsa, evitando soltanto l'innesto di un dispositivo metallico al posto del disco.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
buongiorno Dr. Migliaccio,
certo ero a conoscenza del fatto che comunque l'ernia andava rimossa e poi in un secondo momento venivano re-impiantate le cellule prelevate durante la prima operazione. Sul fatto di non avere grandi vantaggi non sono d'accordo con lei, credo ci sia una bella differenza tra un dispositivo metallico ed un disco, certo non nuovo di pacca, fatto di cellule vive. Tra l'altro ho letto qualcosa riguardo le varie protesi discali che il "mercato" propone e di come vengono inserite. Preferirei lasciar perdere, anche perche' in ogni caso nessuna protesi ha una durata eterna e se tutto va bene (facciamo le corna e tocchiamo ferro) ho davanti a me ancora una cinquantina d'anni. La ringrazio cmq per il suo interessamento e la risposta tempestiva. Ogni parere e' ben accetto. Spero ci sia qualche medico che mi sappia dare informazioni piu' dettagliate riguardo questa nuova tecnica.
Grazie di nuovo. Cordiali Saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Si,ma credo che in 50 anni quelle cellule reimpiantate potrebbero di nuovo erniare e quindi avere la recidiva dell'ernia.
Attenderò con Lei le informazioni più dettagliate.

Cordiali saluti anche a Lei
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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Dunque un ultima radiografia fatta il 19 dic 2011 riporta:

Accenno ad anterolistesi di S1 su L5
Iniziali alterazioni degenerative delle articolazioni intervertebrali
Ridotta l'ampiezza dello spazio intersomatico L5-S1

A questo punto, visto che la sciatalgia non e' piu' tornata dopo il periodo iniziale, ma ho SEMPRE sofferto di lombalgia da che mi e' stata diagnosticata l'ernia fino ad ora, cosa e' meglio fare? Un intervento, se si quale? Solo fisioterapia? Altro? Io avevo letto di questa tecnica basata sul trapianto di condrociti ma a dire il vero non so ne chi la pratica, ne dove, ne con che risultati, ne qualcuno cha mi sappia dare indicazioni precise.. Boh..
ipeto ho 32 anni ed un fisico invidiabile, possibile che non si possa fare nulla? A parte protesi o artrodesi che lascio come ultima spiaggia, anzi ultimissima..
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
L'indicazione a un intervento chirurgico la si può dare solo dopo una attenta valutazione degli esami eseguiti,dopo averne eventualmente prescritti di ulteriori, dopo aver ascoltato la storia clinica del paziente, dopo averlo visitato accuratamente.
Nuove metodiche non significa che esse sostituiscano le "vecchie" poichè vi possono essere diverse indicazioni per la medesima patologia.

Leggo che si è evidenziata una anterolistesi. Questa va valutata sia sul piano clinico e della sintomatologia,sia sulle immagini per decidere la terapia adatta che può essere medica o chirurgica.

L'autotrapianto è allo stato attuale sperimentale, ma non credo che in caso di una listesi,per esempio, tale procedura sia indicata.
Eventualmente essa potrà essere attuata contemporaneamente all'innesto.

Un Cemtro dove si stanno studiando le possibilità di trapianto di staminali anche per le discopatie è il Karolinska Institute di Stoccolma.

Auguri